Merate: sport e politiche di salvaguardia con la Roseda
In una serata che ha saputo fondere l’impegno sociale con la passione sportiva, la Rotellistica Roseda di Merate ha organizzato un seminario formativo e preventivo dedicato alle politiche di safeguarding nelle società sportive. Svoltosi mercoledì 5 marzo presso la Sala Civica di Merate, l'evento ha visto la partecipazione di diversi appassionati, alcuni dei quali giunti da fuori provincia, uniti dalla volontà di approfondire un tema attuale e fondamentale per la tutela e la crescita dei giovani atleti.

Il presidente Filippo Elli ha aperto la serata ringraziando i presenti per aver preso parte ad un incontro di grande rilevanza informativa. Ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un importante tassello nel percorso di crescita della società, già attenta alle problematiche legate alla tutela dei minori, ma sempre pronta a migliorarsi e ad aggiornarsi sulle nuove normative.

La parola è poi passata alla relatrice della serata, la dottoressa Daniela Rossi, esperta in psicologia sociale e dello sviluppo con specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale. Con una citazione di Nelson Mandela – “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare e unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare.” – la relatrice ha introdotto il tema, evidenziando come lo sport, oltre a essere un’attività fisica, sia un potente strumento di educazione, inclusione e crescita sociale.

Durante il suo intervento, la dottoressa Rossi ha illustrato l’importanza dei modelli organizzativi (MOG) e dei codici di condotta, strumenti indispensabili per prevenire e gestire abusi, molestie e discriminazioni nell’ambito sportivo. Ha spiegato che tali strumenti si basano su un percorso articolato: dalla precisa analisi dei rischi alla definizione di protocolli specifici per la gestione delle segnalazioni, fino alla nomina di un Responsabile Safeguarding, figura indipendente e trasparente, incaricata di monitorare e intervenire tempestivamente in situazioni a rischio. L’approfondimento ha tratto ulteriore sostegno dalle informazioni contenute nelle linee guida pubblicate dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR), documento di riferimento per la Rotellistica Roseda che, ha fornito un valido contributo informativo per contestualizzare maggiormente l'argomento.

L’evento si è configurato non solo come un momento di formazione, ma anche come esempio concreto del modo in cui la tradizione sportiva può evolversi, integrando nuovi strumenti e linee guida atte a garantire un ambiente sano, sicuro e inclusivo per tutti i tesserati.
La Rotellistica Roseda di Merate, già da tempo attenta a questi temi, ha in questo modo ribadito il proprio impegno nel perseguire standard elevati di tutela, contribuendo alla costruzione di una società sportiva in cui il benessere e la dignità di ogni atleta siano valori imprescindibili.

Il presidente Filippo Elli ha aperto la serata ringraziando i presenti per aver preso parte ad un incontro di grande rilevanza informativa. Ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti un importante tassello nel percorso di crescita della società, già attenta alle problematiche legate alla tutela dei minori, ma sempre pronta a migliorarsi e ad aggiornarsi sulle nuove normative.

La parola è poi passata alla relatrice della serata, la dottoressa Daniela Rossi, esperta in psicologia sociale e dello sviluppo con specializzazione in psicoterapia sistemico-relazionale. Con una citazione di Nelson Mandela – “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare e unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare.” – la relatrice ha introdotto il tema, evidenziando come lo sport, oltre a essere un’attività fisica, sia un potente strumento di educazione, inclusione e crescita sociale.

Durante il suo intervento, la dottoressa Rossi ha illustrato l’importanza dei modelli organizzativi (MOG) e dei codici di condotta, strumenti indispensabili per prevenire e gestire abusi, molestie e discriminazioni nell’ambito sportivo. Ha spiegato che tali strumenti si basano su un percorso articolato: dalla precisa analisi dei rischi alla definizione di protocolli specifici per la gestione delle segnalazioni, fino alla nomina di un Responsabile Safeguarding, figura indipendente e trasparente, incaricata di monitorare e intervenire tempestivamente in situazioni a rischio. L’approfondimento ha tratto ulteriore sostegno dalle informazioni contenute nelle linee guida pubblicate dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR), documento di riferimento per la Rotellistica Roseda che, ha fornito un valido contributo informativo per contestualizzare maggiormente l'argomento.

L’evento si è configurato non solo come un momento di formazione, ma anche come esempio concreto del modo in cui la tradizione sportiva può evolversi, integrando nuovi strumenti e linee guida atte a garantire un ambiente sano, sicuro e inclusivo per tutti i tesserati.

M.Pen.