Metalmeccanica: in calo del 4.2% la produzione 2024

Sono stati diffusi oggi, 6 marzo, i risultati dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica-Meccatronica italiana. Questi in sintesi i dati nazionali che emergono dall’analisi della Federazione.

Nel quarto trimestre 2024 la produzione metalmeccanica-meccatronica si è contratta del 5,6%, portando il dato annuale ad una riduzione del 4,2%. Una situazione più critica rispetto a quella di tutta l’industria che ha registrato un calo nel periodo ottobre-dicembre del 2,2% e del 2,5% dell’intero anno.

L’export metalmeccanico/meccatronico del 2024 si è chiuso a 277 miliardi di euro, pari ad una contrazione del 3,8% (a/a), molto più marcata rispetto al -0,4% registrato a livello nazionale. Verso la Ue le esportazioni sono diminuite del 4,6% (-10,4% verso la Germania), mentre extra Ue del -2,9% (-11,4% verso gli Stati Uniti). Il 40% delle imprese metalmeccaniche ha visto una diminuzione dell’export verso la Germania nel 2024.

Quasi la metà delle imprese (48%) dichiara di aver registrato un calo del fatturato nel 2024 rispetto all’anno precedente, mentre per il 38% il margine operativo lordo è diminuito.

L’11% delle imprese valuta “cattiva o pessima” la situazione della liquidità aziendale.
Cresce sensibilmente il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (+33,2% sul 2023): per quella ordinaria le ore autorizzate sono aumentate del 68,4%. (Per consultare l’indagine: www.federmeccanica.it)

Anche nelle province di Lecco e Sondrio si registra un rallentamento, pur in una situazione in sostanziale tenuta. «Se prosegue, e per alcuni versi si accentua, l’instabilità del contesto internazionale, e se non aiuta la crescita dei costi energetici, il sistema produttivo del nostro territorio dimostra di far fonte ad una situazione certamente complessa senza perdere solidità nei suoi fondamentali. Anche il dato relativo alla Cassa Integrazione, nelle nostre province, va letto considerando che l’effettivo utilizzo resta al momento su livelli ben inferiori rispetto alle richieste» commenta Giacomo Riva, Presidente della Categoria Merceologica Metalmeccanica e Meccatronica di Confindustria Lecco e Sondrio.

«Questo non significa che siamo liberi dalle preoccupazioni. Al contrario, monitoriamo attentamente ogni sviluppo ed auspichiamo che, sia a livello nazionale sia europeo, si mettano finalmente in atto politiche industriali non di corto raggio, ma di prospettiva, mettendo al centro il sistema produttivo come asset competitivo di primaria importanza» conclude Giacomo Riva.

Per quanto attiene nello specifico al livello territoriale, i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio mostrano come tra luglio e dicembre 2024 le imprese metalmeccaniche delle due province confermino di fatto le previsioni di rallentamento e mostrino dinamiche di diminuzione per tutti e tre gli indicatori esaminati.

La variazione mediamente riscontrata a livello tendenziale si attesta a circa nove punti percentuali e mezzo (-9,3%) mentre il dato congiunturale misurato rispetto ai livelli della prima metà del medesimo anno è in media pari al -8,4%.

Si rileva fiducia per i primi sei mesi del 2025 e le realtà del campione segnalano un’inversione di tendenza rispetto alla fase di moderata diminuzione che ha interessato il 2024: si attende infatti un incremento per la domanda e l’attività produttiva (in media +1,7%) a fronte di un assestamento del fatturato (-0,4%).

Il tasso medio di utilizzo degli impianti di produzione registra una diminuzione di circa quattro punti percentuali durante il secondo semestre 2024; il dato passa infatti dal 73,3% rilevato a giugno al 69,2% di settembre.

Le aziende metalmeccaniche di Lecco e di Sondrio confermano di saper sfruttare con successo una delle leve competitive che caratterizzano il tessuto manifatturiero dei due territori, l’internazionalizzazione, generando una quota rilevante del proprio fatturato vendendo a clienti di tutto il mondo. Durante la seconda metà del 2024 le esportazioni hanno pesato per oltre due quinti (40,6%) delle vendite complessive e sono risultate principalmente indirizzate verso i paesi dell’Europa Occidentale (21,5% del fatturato totale). Ulteriori aree di interesse sono gli Stati Uniti (5%), l’Est Europa (4,6%), i BRICS (2,8%), l’Asia Occidentale (2,5%) e l’America Centro-Meridionale (2,1%).

Sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime le imprese metalmeccaniche del campione hanno indicato la presenza di alcuni elementi di disturbo nel corso del secondo semestre 2024. Le criticità non hanno riguardato tanto l’andamento delle quotazioni dei listini dei fornitori, perlopiù diminuite in caso di variazione, bensì gli effetti derivanti dalle inefficienze ancora presenti lungo le catene di fornitura, nonché la combinazione di queste ultime con il rincaro delle quotazioni energetiche, con il risultato finale di determinare un innalzamento dei costi di produzione per circa un’azienda su tre (33,5%) e una contrazione della marginalità aziendale per oltre la metà del campione (54,3%).

I giudizi formulati dalle realtà del campione rispetto al loro rapporto con gli Istituti di credito nel corso del semestre luglio-dicembre 2024 hanno tracciato un quadro di prevalente mantenimento delle condizioni, indicato da quasi nove realtà su dieci sia per quanto riguarda i costi di accesso al credito (85,7%), sia in relazione alla disponibilità delle banche a concederlo (89,3%).

Anche per quanto concerne la valutazione della liquidità aziendale non si riscontrano particolari campanelli di allarme ma una situazione nella norma o soddisfacente per oltre otto realtà su dieci (82%).

Si conferma diffusamente orientato alla stabilità anche lo scenario occupazionale, caratterizzato da una prevalenza di indicazioni di mantenimento dei livelli (73,3%) durante la seconda metà del 2024, a cui si accompagnano giudizi di aumento (10,5%) e riduzione (16,2%) che assumono entità simili.

Anche le previsioni per l’andamento degli organici tra gennaio e giugno 2025 confermano il permanere del quadro delineato per il secondo semestre 2024.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.