Faresalute: servono nuovi volontari per Medicina e accoglienza

“Il ruolo del volontario è irrinunciabile” così lo ha definito il dottor Paolo Dionigi Rossi, direttore della Struttura Complessa di Medicina Generale del San Leopoldo Mandic.
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Il primario dottor Rossi

Intervenuto alla serata convocata da Faresalute per reclutare nuove forze, il medico ha avuto parole di elogio per coloro che si mettono a disposizione del malato aiutandolo a districarsi nei “percorsi” ospedalieri e ha quindi spiegato la necessità del suo reparto di avere una figura che faccia da punto di riferimento per fornire indicazioni di base, sgravando così il personale sanitario già oberato da incombenze.
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È “Faresalute”, associazione presieduta da Giovanni Mandelli che ha raccolto l’impegnativo testimone della dottoressa Carla Magni, a occuparsi del servizio di accoglienza al presidio ospedaliero meratese.
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Carla Magni e Giovanni Mandelli

Nella hall, infatti, identificati con felpe di colore rosso inizialmente e ora blu, i volontari svolgono principalmente due compiti: assistono l’utenza al totem, ex tu passi, nella prenotazione di esami, accesso ai prelievi e tutto quanto il sistema offre. In secondo luogo offrono indicazioni per raggiungere i reparti, gli ambulatori, gli studi medici per le visite. Come spiegato anche dal dottor Rossi quando il paziente entra in ospedale spesso non vede nemmeno i cartelli informativi perché è confuso, preoccupato, ha il pensiero orientato verso l’esame che deve svolgere. La presenza di una persona formata e informata è dunque fondamentale perché va a sgravare eventuali “approcci” con l’operatore sanitario che può dedicarsi così interamente a svolgere il suo lavoro.
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È quello che serve al Day Hospital oncologico in Medicina dove afferiscono anche i pazienti reumatologici. Dalle ore 8, infatti, in reparto converge l’utenza dei due servizi e questo comporta una presenza massiccia di persone con le proprie esigenze, emotività, richieste. Serve dunque qualcuno che rassicuri e tranquillizzi su tempi, orari, attese. Una sorta di filtro tra chi arriva per trattamenti, ritiro farmaci, visite e il personale allo sportello che può così proseguire nella sua attività. Una trentina di persone in un arco temporale ristretto che diventano altrimenti di difficile gestione per i sanitari come hanno spiegato le infermiere Monica, Raffaella, Donatella intervenute alla serata.
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Monica, Donatella, Raffaella

Nuovi volontari (12 nuovi “aspiranti” si sono presentati all’incontro in aula riunioni scientifiche) che vadano a rimpolpare le file di Faresalute potrebbero consentire non solo di avviare questo servizio in medicina a partire dalle 7.30 circa ma anche di ampliare quello di accoglienza svolto nella hall (oggi con tre persone per turno dalle 8 alle 10.30 e dalle 10.30 alle 13).
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Il signor Spada, responsabile del coordinamento volontari

Si tratta di un impegno importante e delicato, ma per riprendere le parole del dottor Rossi, “irrinunciabile”, con apposita formazione e con la presenza sempre in caso di necessità degli operatori sanitari.

Chi fosse interessato può contattare l’associazione tramite mail all’indirizzo faresalute@gmail.com

S.V.

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