Merate: Comitato Pace, si astiene Prospettive. No al contributo di 2.500 €/anno
L’ultima ora, delle quasi quattro di durata del Consiglio comunale di Merate, è stata dedicata all’esame della tariffa Tari 2025, al progetto di realizzazione del nuovo laboratorio presso l’Osservatorio di Merate e all’adesione al Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli. I primi due punti sono già stati ampiamente illustrati su queste colonne.
Più tempo ha preso l’adesione al Comitato, per l’intervento della consigliera di “Prospettive per Merate, Paola Panzeri. Posto – ha esordito – che la pace è di tutti e non ha colore politico, la lettura e la rilettura della convenzione mi ha suscitato alcune riserve.

La durata della convenzione è decennale e il comune di Merate si impegna a versare 2.500 euro l’anno per le iniziative varate dal Comitato. E su questo esborso si è concentrata la Panzeri parlando di famiglie che arrivano con difficoltà a fine mese, di case popolari per le quali alcuni nuclei famigliari faticano a pagare l’affitto e così via.
Il tema centrale, dunque, secondo la Panzeri, è l’esborso annuo. Questo fondo andrebbe destinato alle necessità dei cittadini di Merate. E, in forza di questa riserva, ha annunciato l’astensione del gruppo.
A sua volta Dario Perego ha centrato l’intervento sulla esigenza di educare quotidianamente i giovani ai valori della solidarietà, della cooperazione, della fratellanza. Con frequenti richiami alla concretezza delle iniziative che si mettono in campo.
Tuttavia ha annunciato il voto favorevole alla firma della convenzione.
La parola è tornata alla vice sindaca Valeria Marinari che aveva illustrato il punto e dato lettura dei passaggi essenziali della convenzione. Questo piccolo contributo – ha spiegato – non è fine a sé stesso ma confluisce in un fondo alimentato da numerosi comuni che in passato ha generato un tesoretto di circa 50mila euro con i quali sono state finanziate quattro progettualità in Bangladesh, Burkina Faso, Benin e Palestina. Progetto concreti di aiuto alle popolazioni locali.
Quindi un contributo modestissimo per il Comune ma che assieme a tanti altri riesce a sostenere iniziative concrete laddove le situazioni di guerra, fame e carestie sono maggiormente drammatiche.
Ha concluso il giro degli interventi il capogruppo di maggioranza Ernesto Sellitto: l’adesione a questi Comitati non è di facciata ma di sostanza.
Ai voti 14 favorevoli e tre astenuti.
Più tempo ha preso l’adesione al Comitato, per l’intervento della consigliera di “Prospettive per Merate, Paola Panzeri. Posto – ha esordito – che la pace è di tutti e non ha colore politico, la lettura e la rilettura della convenzione mi ha suscitato alcune riserve.
La durata della convenzione è decennale e il comune di Merate si impegna a versare 2.500 euro l’anno per le iniziative varate dal Comitato. E su questo esborso si è concentrata la Panzeri parlando di famiglie che arrivano con difficoltà a fine mese, di case popolari per le quali alcuni nuclei famigliari faticano a pagare l’affitto e così via.
Il tema centrale, dunque, secondo la Panzeri, è l’esborso annuo. Questo fondo andrebbe destinato alle necessità dei cittadini di Merate. E, in forza di questa riserva, ha annunciato l’astensione del gruppo.
A sua volta Dario Perego ha centrato l’intervento sulla esigenza di educare quotidianamente i giovani ai valori della solidarietà, della cooperazione, della fratellanza. Con frequenti richiami alla concretezza delle iniziative che si mettono in campo.
Tuttavia ha annunciato il voto favorevole alla firma della convenzione.
La parola è tornata alla vice sindaca Valeria Marinari che aveva illustrato il punto e dato lettura dei passaggi essenziali della convenzione. Questo piccolo contributo – ha spiegato – non è fine a sé stesso ma confluisce in un fondo alimentato da numerosi comuni che in passato ha generato un tesoretto di circa 50mila euro con i quali sono state finanziate quattro progettualità in Bangladesh, Burkina Faso, Benin e Palestina. Progetto concreti di aiuto alle popolazioni locali.
Quindi un contributo modestissimo per il Comune ma che assieme a tanti altri riesce a sostenere iniziative concrete laddove le situazioni di guerra, fame e carestie sono maggiormente drammatiche.
Ha concluso il giro degli interventi il capogruppo di maggioranza Ernesto Sellitto: l’adesione a questi Comitati non è di facciata ma di sostanza.
Ai voti 14 favorevoli e tre astenuti.
