Merate, sul verde pubblico: zero piantumazioni solo tagli
E siamo arrivati all’interrogazione nr. 3 presentata questa volta dal gruppo di minoranza “Noi Merate – Perego sindaco”. Tema il verde pubblico, la sua manutenzione, la gestione del boschivo, l’abbattimento di numerosi alberi, la messa a dimora di piante nella proporzione una per ciascun nato (non al Mandic, a Merate città).
Dario Perego ha letto l’interrogazione cui ha risposto l’assessore a Ambiente e Ecologia Maria Silvia Sesana. Il quadro non è confortante: nessun nuovo albero piantato, nessuna iniziativa programmata per la festa del neonato, solo previsione di realizzare in futuro nuove aree verdi.
Al contrario gli abbattimenti procedono a ritmo serrato: 30 alberi tagliati a San Rocco; 40 in via Marconi, 53 nel parco di villa Calchi. E chissà quanti altri abbattimenti di minore proporzione sono sfuggiti al conteggio. Tutti autorizzati dall’ufficio tecnico, sentito il parere di esperti e agronomi che ne hanno (o avrebbero) certificato lo stato di pericolosità o di ammaloramento.
Il quadro è oggettivamente sconfortante. Perché per ogni taglio certo c’è una piantumazione futura: 70 a San Rocco dopo la fine lavori (che doveva essere a marzo ma tutto andando bene sarà a fine maggio), 140 in via Marconi una volta completato il progetto con la realizzazione del sentiero Beatrice che metterà in collegamento sicuro via don Consonni con via Marconi e 53 a Villa Calchi.
Ci sono poi da conteggiare le piante rimosse attorno alla pista di atletica perché le radici danneggiavano il percorso e da ricostituire la siepe al Roseda.
Sullo sfondo la parziale applicazione del manuale per la cura del parco di villa Confalonieri, voluto dalla scorsa amministrazione (così come la bonifica di San Rocco) in vista della fioritura. La situazione complessiva del parco non è delle migliori come aveva documentato proprio “Noi Merate”.
Perego, con il consueto garbo istituzionale ha preso atto del quadro – certamente non edificante – ma ha chiesto che almeno ci siano date certe per le ripiantumazioni. Altrimenti il marchio di fabbrica di questa amministrazione sembra essere la declinazione di tutto a un futuro incerto.
In assenza di tempi precisi l’interrogante si è dichiarato insoddisfatto.
CLICCA QUI per l'interrogazione

Al contrario gli abbattimenti procedono a ritmo serrato: 30 alberi tagliati a San Rocco; 40 in via Marconi, 53 nel parco di villa Calchi. E chissà quanti altri abbattimenti di minore proporzione sono sfuggiti al conteggio. Tutti autorizzati dall’ufficio tecnico, sentito il parere di esperti e agronomi che ne hanno (o avrebbero) certificato lo stato di pericolosità o di ammaloramento.
Il quadro è oggettivamente sconfortante. Perché per ogni taglio certo c’è una piantumazione futura: 70 a San Rocco dopo la fine lavori (che doveva essere a marzo ma tutto andando bene sarà a fine maggio), 140 in via Marconi una volta completato il progetto con la realizzazione del sentiero Beatrice che metterà in collegamento sicuro via don Consonni con via Marconi e 53 a Villa Calchi.
Ci sono poi da conteggiare le piante rimosse attorno alla pista di atletica perché le radici danneggiavano il percorso e da ricostituire la siepe al Roseda.
Sullo sfondo la parziale applicazione del manuale per la cura del parco di villa Confalonieri, voluto dalla scorsa amministrazione (così come la bonifica di San Rocco) in vista della fioritura. La situazione complessiva del parco non è delle migliori come aveva documentato proprio “Noi Merate”.
Perego, con il consueto garbo istituzionale ha preso atto del quadro – certamente non edificante – ma ha chiesto che almeno ci siano date certe per le ripiantumazioni. Altrimenti il marchio di fabbrica di questa amministrazione sembra essere la declinazione di tutto a un futuro incerto.
In assenza di tempi precisi l’interrogante si è dichiarato insoddisfatto.
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