Merate: parco via Allende alle 21 Madri Costituenti
Poco meno di un’ora ha richiesto l’esame della mozione presentata da Prospettive x Merate – Panzeri sindaco, sull’intitolazione del parco di via Allende (che secondo gli interroganti nella vulgata popolare è già parco Silvio Berlusconi). Con delibera di Giunta la maggioranza di Viviamo Merate – Salvioni sindaco, ha stabilito che l’area sarà intitolata alle “21 Madri Costituenti”, cioè alle donne appartenenti a partiti diversi, che presero parte alla stesura della Carta Costituzionale (25 giugno 1946 inizio dei lavori dell’Assemblea Costituente.
Il parco si trova a ridosso delle ville di proprietà di una società del defunto Cavaliere e nell’atto di sponsorizzazione si precisa che a carico della medesima restano le spese di manutenzione fino al 2027. Dopodiché tali spese rientreranno nel bilancio pubblico alla voce manutenzione del verde.
Letta la mozione Panzeri (CLICCA QUI) ha preso la parola anticipando una facile obiezione: perché durante la sua consigliatura il parco non è stato intitolato a Berlusconi. Risposta altrettanto scontata: deceduto nel giugno 2023 l’allora maggioranza ha preferito per scrupolo istituzionale attendere le elezioni del giugno 2024 prima di procedere con l’intitolazione. Che, peraltro, secondo la volontà verbale del Cavaliere, avrebbe dovuto riguardare la madre, Rosa Bossi, deceduta nel 2008.
Il dibattito si è incentrato sul metodo usato dalla maggioranza la quale secondo le opposizioni avrebbe dovuto portare la proposta in Commissione e lì discuterla con gli altri gruppi. Invece, sempre secondo Panzeri, la Giunta ha deciso per la prova muscolare ignorando il coinvolgimento delle altre forze politiche.
Il sindaco Salvioni ha dato lettura del testo che stabilisce le modalità per intitolare a un privato un bene pubblico ribadendo che è nella facoltà della Giunta decidere l’intitolazione.
A sostegno è intervenuto Ernesto Sellitto, capogruppo di maggioranza, ricordando altri esempi di ipotesi di intitolazione a Berlusconi (Vimercate un caso simile e, addirittura, lo stadio di Monza) poi ritirate. Il nome è divisivo ha sottolineato Sellitto buttando lì, con noncuranza, che sono intuibili le ragioni per le quali quel terreno lasciato incolto per molti anni è stato trasformato in un parco.
Panzeri non si è rassegnato dicendosi deluso dalle risposte e chiamando in causa l’assessore alla cultura Patrizia Riva, indicata come la vera ispiratrice dell’intitolazione. Ma Salvioni ha fatto muro evitando di raccogliere la provocazione.
E’ intervenuto anche Dario Perego, a suo tempo critico verso la modalità di stesura della mozione da parte di Prospettive x Merate. Anche l’ex sindaco ha lamentato la scarsa volontà di collaborare con le minoranze annunciando comunque il voto a favore della mozione. Medesimo concetto è stato espresso da Paola Panzeri.
Sellitto ha chiuso la discussione ammettendo che un po’ di mea culpa per il mancato coinvolgimento delle minoranze è dovuto. Tuttavia ha ribadito che il Parco pubblico sarà intitolato alle 21 Madri Costituenti. Ribadendo ancora una volta che il nome è oggettivamente divisivo mentre il lavoro delle 21 donne che collaborarono alla stesura della nostra Costituzione ha sicuramente un apprezzamento universale.
Sul finale di discussione Massimo Panzeri ha richiesto ancora la parola per far presente che la discussione si è svolta come si trattasse di una interrogazione e non di una mozione la quale può essere emendata con il contributo di tutti e poi messa ai voti.
Ma Mattia Salvioni è stato categorico, ha concesso più tempo di quanto previsto dal regolamento e, del resto, nessuno in maggioranza, si discosta dalla linea ufficiale per cui c’è solo da votare. Dodici contrari alla mozione, cinque favorevoli. Il Parco di via Allende sarà intitolare alle 21 Madri Costituenti.
Il parco si trova a ridosso delle ville di proprietà di una società del defunto Cavaliere e nell’atto di sponsorizzazione si precisa che a carico della medesima restano le spese di manutenzione fino al 2027. Dopodiché tali spese rientreranno nel bilancio pubblico alla voce manutenzione del verde.

Il dibattito si è incentrato sul metodo usato dalla maggioranza la quale secondo le opposizioni avrebbe dovuto portare la proposta in Commissione e lì discuterla con gli altri gruppi. Invece, sempre secondo Panzeri, la Giunta ha deciso per la prova muscolare ignorando il coinvolgimento delle altre forze politiche.
Il sindaco Salvioni ha dato lettura del testo che stabilisce le modalità per intitolare a un privato un bene pubblico ribadendo che è nella facoltà della Giunta decidere l’intitolazione.
A sostegno è intervenuto Ernesto Sellitto, capogruppo di maggioranza, ricordando altri esempi di ipotesi di intitolazione a Berlusconi (Vimercate un caso simile e, addirittura, lo stadio di Monza) poi ritirate. Il nome è divisivo ha sottolineato Sellitto buttando lì, con noncuranza, che sono intuibili le ragioni per le quali quel terreno lasciato incolto per molti anni è stato trasformato in un parco.
Panzeri non si è rassegnato dicendosi deluso dalle risposte e chiamando in causa l’assessore alla cultura Patrizia Riva, indicata come la vera ispiratrice dell’intitolazione. Ma Salvioni ha fatto muro evitando di raccogliere la provocazione.
E’ intervenuto anche Dario Perego, a suo tempo critico verso la modalità di stesura della mozione da parte di Prospettive x Merate. Anche l’ex sindaco ha lamentato la scarsa volontà di collaborare con le minoranze annunciando comunque il voto a favore della mozione. Medesimo concetto è stato espresso da Paola Panzeri.
Sellitto ha chiuso la discussione ammettendo che un po’ di mea culpa per il mancato coinvolgimento delle minoranze è dovuto. Tuttavia ha ribadito che il Parco pubblico sarà intitolato alle 21 Madri Costituenti. Ribadendo ancora una volta che il nome è oggettivamente divisivo mentre il lavoro delle 21 donne che collaborarono alla stesura della nostra Costituzione ha sicuramente un apprezzamento universale.
Sul finale di discussione Massimo Panzeri ha richiesto ancora la parola per far presente che la discussione si è svolta come si trattasse di una interrogazione e non di una mozione la quale può essere emendata con il contributo di tutti e poi messa ai voti.
Ma Mattia Salvioni è stato categorico, ha concesso più tempo di quanto previsto dal regolamento e, del resto, nessuno in maggioranza, si discosta dalla linea ufficiale per cui c’è solo da votare. Dodici contrari alla mozione, cinque favorevoli. Il Parco di via Allende sarà intitolare alle 21 Madri Costituenti.
