Verderio: Benedetti-Viani una storia (di sconfitte) lunga ben...trent’anni
Ci sono personaggi che attraversano la vita amministrativa come meteore; altri, invece, come costanti seppure in un sistema mutevole. Tra i casi più celebri, quello del duo Benedetti-Viani vince senz’altro la palma d’oro della costanza, mai sufficientemente premiata, neppure con un modesto posto di assessore. Il teatro delle gesta dei due è Verderio. Prima dell’unificazione, Verderio Inferiore, poi il solo Verderio.
La storia parte da lontano, esattamente dal 23 aprile 1995, ben trent’anni fa. A Verderio Inferiore si vota, è la tornata elettorale che vede il maggior numero di comuni lecchesi al rinnovo delle proprie amministrazioni. Alessandro Origo guida la lista “Impegno e Partecipazione”. Contro ha due formazioni: “Insieme per Verderio Inferiore” guidata da Maria Vittoria Stucchi e “Viridarium” con Jacques Tessari.
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Vince Origo con 922 voti pari al 67.3%. La Stucchi ottiene 227 voti pari al 16.5%; Tessari 157 pari all’11.4%. Nella lista “Viridarium” compare per la prima volta Caterina Viani. Il suo, diciamo, non è un exploit, ottiene solo 3 preferenze, si presume di origine famigliare. E resta fuori dall’Aula.
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I cittadini di Verderio Inferiore vengono chiamati di nuovo al voto il 20 giugno 1999 (una sola volta la consigliatura durò 4 anni). Alessandro Origo si ricandida e stavolta ottiene 990 voti pari al 75.1%. Anche Maria Vittoria Stucchi si ricandida, sempre con la lista “Insieme per Verderio” ma non va oltre il 25%. Di nuovo nella sua lista compare Caterina Viani che, migliorando di molto la performance precedente, ottiene 14 preferenze.
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E arriviamo così al 10 giugno 2004. Si vota ancora divisi tra Superiore e Inferiore. In quest’ultimo paese si candida Marina Pezzolla già del gruppo di Alessandro Origo. Si è fatta le ossa e ora punta alla poltrona più alta. Contro ha Luciano Comedini a capo della consueta lista “Insieme per Verderio I.”. Vince la Pezzolla con 877 voti pari al 63.73%. Comedini ne ottiene 499 pari al 36.27%. Questa volta Caterina Viani fa il botto: è la prima in termini di preferenze, ben 29, e finalmente entra in Consiglio comunale, sia pure sui banchi della minoranza con Comedini, Andrea Origo e, per la terza volta, Maria Vittoria Stucchi.
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Il 6 e 7 giugno 2009 è la tornata della vera apparizione. Dopo tre annunciazioni ecco Caterina Viani che si candida a sindaca. E’ giusto, è risultata la più votata nel 2004. Ma in campo c’è ancora la “bestia nera” Alessandro Origo che dopo un quinquennio in Giunta torna a puntare in alto. E vince con 933 voti pari al 57.42%. La Viani ottiene un buon risultato, 692 voti pari al 42.58%. A sostenerla arriva un cavaliere sul Carroccio: è Marco Benedetti della Lega Nord che al primo colpo porta a casa ben 59 preferenze (il secondo, Massimo Villa, si fermerà a 25). Si forma così la coppia destinata a solcare per quattro consigliature la vita amministrativa di Verderio. Qui siamo ancora a Inferiore. Ma è l’ultima tornata.
Cinque anni in opposizione e . . . il 25 maggio 2014 si torna a votare. Ma questa volta i “due” cambiano strategia: marciare divisi per colpire uniti. Il nemico da (ab)battere è sempre lui, l’inossidabile Alessandro Origo. Questa volta deve ottenere il favore anche di Superiore, perché fatto il referendum, Inferiore e Superiore si sono uniti dando vita al solo comune di Verderio. Origo ritorna con “SiAmo Verderio”. Marco Benedetti si candida a sindaco con la lista “Verderio Cambia”. Anche Caterina Viani si candida a sindaca con “Uniti per Verderio”. Ma anche se uniti – le due liste intendiamo – non fanno il solletico a Origo che ottiene ben 1.997 voti pari al 65.03%. Benedetti ne conquista 581 pari al 18.92%. La Viani 493 pari al 16.05%. In Consiglio entrano entrambi portando avanti la storica battaglia dai banchi dell’opposizione.
Fallita la manovra a tenaglia la coppia Benedetti-Viani (in ordine alfabetico) torna a riunirsi sotto l’insegna “Cambia Verderio”. Chissà, invertendo l’ordine dei fattori (nel 2014 era Verderio Cambia”) magari anche il risultato cambia. L’avversario inoltre non è più Origo, anche se resta nella lista “SiAmo Verderio” ma Robertino Manega, non proprio popolarissimo, almeno alle cronache locali. C’è anche un terzo in realtà, Giancarmine Alfano che tocca le corde più sensibili dei verderiesi denominando la lista “Impegno e Amore per Verderio”. Ma Verderio non contraccambia e gli concede solo 221 voti pari al 7.26%. Manega invece viaggia a vele spiegate. Contro chi? Ma contro Marco Benedetti, ovviamente che mette capolista Caterina Viani. Purtroppo (per loro) però Manega ottiene 1.609 voti superando di slancio il cinquanta per cento, esattamente il 52.88%. Benedetti si ferma a un onorevole 39.86% con 1.213 voti. La Viani fa faville con ben 91 preferenze personali. Entrambi ancora all’opposizione per altri cinque anni. E per la Caterina nostra siamo a 19 anni di presenza, diretta o indiretta nell’amministrazione comunale. Senza mai una gioia.
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E siamo quasi alla fine della storia. Anche Manega ha lasciato come Alessandro Origo. La gara appare in discesa per il nostro duo, indomito e indefesso. Il nuovo arrivato si chiama Danilo Villa, figlio d’arte in quanto il padre Armando è stato uno dei sindaci più longevi del lecchese, a gara con Eugenio Mascheroni da Montevecchia. Danilo Villa mantiene la “testata” dunque “SiAmo verderio”. E Francesco Manfredi, nuovo sfidante ripropone “Cambia Verderio” sulla spinta di Benedetti e Viani, le autentiche “anime” della campagna elettorale. Ma ad attenderli c’è l’ennesima Waterloo. Danilo Villa ottiene 1.671 voti pari al 61.77%, con Giovanna Riva che da sola porta a casa 142 preferenze personali, mentre Manfredi solo 1.034 pari al 38.23%. Molto bene i due animatori con Caterina Viani che si merita 88 preferenze e Marco Benedetti 60. Tutti e due ancora sui banchi dell’opposizione. Tutti e due pronti per il consueto quinquennale show in Aula, fatto di interventi granitici e abbandoni improvvisi.
L’appuntamento ora è per il 2029. A meno che a uno dei due (meglio se a entrambi) sorgesse il dubbio di non essere particolarmente graditi dai verderiesi.
La storia parte da lontano, esattamente dal 23 aprile 1995, ben trent’anni fa. A Verderio Inferiore si vota, è la tornata elettorale che vede il maggior numero di comuni lecchesi al rinnovo delle proprie amministrazioni. Alessandro Origo guida la lista “Impegno e Partecipazione”. Contro ha due formazioni: “Insieme per Verderio Inferiore” guidata da Maria Vittoria Stucchi e “Viridarium” con Jacques Tessari.
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Vince Origo con 922 voti pari al 67.3%. La Stucchi ottiene 227 voti pari al 16.5%; Tessari 157 pari all’11.4%. Nella lista “Viridarium” compare per la prima volta Caterina Viani. Il suo, diciamo, non è un exploit, ottiene solo 3 preferenze, si presume di origine famigliare. E resta fuori dall’Aula.
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I cittadini di Verderio Inferiore vengono chiamati di nuovo al voto il 20 giugno 1999 (una sola volta la consigliatura durò 4 anni). Alessandro Origo si ricandida e stavolta ottiene 990 voti pari al 75.1%. Anche Maria Vittoria Stucchi si ricandida, sempre con la lista “Insieme per Verderio” ma non va oltre il 25%. Di nuovo nella sua lista compare Caterina Viani che, migliorando di molto la performance precedente, ottiene 14 preferenze.
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E arriviamo così al 10 giugno 2004. Si vota ancora divisi tra Superiore e Inferiore. In quest’ultimo paese si candida Marina Pezzolla già del gruppo di Alessandro Origo. Si è fatta le ossa e ora punta alla poltrona più alta. Contro ha Luciano Comedini a capo della consueta lista “Insieme per Verderio I.”. Vince la Pezzolla con 877 voti pari al 63.73%. Comedini ne ottiene 499 pari al 36.27%. Questa volta Caterina Viani fa il botto: è la prima in termini di preferenze, ben 29, e finalmente entra in Consiglio comunale, sia pure sui banchi della minoranza con Comedini, Andrea Origo e, per la terza volta, Maria Vittoria Stucchi.
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Marina Pezzolla
Il 6 e 7 giugno 2009 è la tornata della vera apparizione. Dopo tre annunciazioni ecco Caterina Viani che si candida a sindaca. E’ giusto, è risultata la più votata nel 2004. Ma in campo c’è ancora la “bestia nera” Alessandro Origo che dopo un quinquennio in Giunta torna a puntare in alto. E vince con 933 voti pari al 57.42%. La Viani ottiene un buon risultato, 692 voti pari al 42.58%. A sostenerla arriva un cavaliere sul Carroccio: è Marco Benedetti della Lega Nord che al primo colpo porta a casa ben 59 preferenze (il secondo, Massimo Villa, si fermerà a 25). Si forma così la coppia destinata a solcare per quattro consigliature la vita amministrativa di Verderio. Qui siamo ancora a Inferiore. Ma è l’ultima tornata.
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Marco Benedetti
Fallita la manovra a tenaglia la coppia Benedetti-Viani (in ordine alfabetico) torna a riunirsi sotto l’insegna “Cambia Verderio”. Chissà, invertendo l’ordine dei fattori (nel 2014 era Verderio Cambia”) magari anche il risultato cambia. L’avversario inoltre non è più Origo, anche se resta nella lista “SiAmo Verderio” ma Robertino Manega, non proprio popolarissimo, almeno alle cronache locali. C’è anche un terzo in realtà, Giancarmine Alfano che tocca le corde più sensibili dei verderiesi denominando la lista “Impegno e Amore per Verderio”. Ma Verderio non contraccambia e gli concede solo 221 voti pari al 7.26%. Manega invece viaggia a vele spiegate. Contro chi? Ma contro Marco Benedetti, ovviamente che mette capolista Caterina Viani. Purtroppo (per loro) però Manega ottiene 1.609 voti superando di slancio il cinquanta per cento, esattamente il 52.88%. Benedetti si ferma a un onorevole 39.86% con 1.213 voti. La Viani fa faville con ben 91 preferenze personali. Entrambi ancora all’opposizione per altri cinque anni. E per la Caterina nostra siamo a 19 anni di presenza, diretta o indiretta nell’amministrazione comunale. Senza mai una gioia.
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Danilo Villa
E siamo quasi alla fine della storia. Anche Manega ha lasciato come Alessandro Origo. La gara appare in discesa per il nostro duo, indomito e indefesso. Il nuovo arrivato si chiama Danilo Villa, figlio d’arte in quanto il padre Armando è stato uno dei sindaci più longevi del lecchese, a gara con Eugenio Mascheroni da Montevecchia. Danilo Villa mantiene la “testata” dunque “SiAmo verderio”. E Francesco Manfredi, nuovo sfidante ripropone “Cambia Verderio” sulla spinta di Benedetti e Viani, le autentiche “anime” della campagna elettorale. Ma ad attenderli c’è l’ennesima Waterloo. Danilo Villa ottiene 1.671 voti pari al 61.77%, con Giovanna Riva che da sola porta a casa 142 preferenze personali, mentre Manfredi solo 1.034 pari al 38.23%. Molto bene i due animatori con Caterina Viani che si merita 88 preferenze e Marco Benedetti 60. Tutti e due ancora sui banchi dell’opposizione. Tutti e due pronti per il consueto quinquennale show in Aula, fatto di interventi granitici e abbandoni improvvisi.
L’appuntamento ora è per il 2029. A meno che a uno dei due (meglio se a entrambi) sorgesse il dubbio di non essere particolarmente graditi dai verderiesi.
C.B.