Accadeva 30 anni fa/153 dicembre 1994: Compagnia CC, affidati i lavori. Robbiate, Dozio sindaco. Ribaltone Lega
La tradizione si rinnova e Merate si prepara alla tre giorni per Sant’Ambrogio patrono della città. Il terzo giorno dedicato prima alla fiera del bestiame e poi alle macchine agricole è ormai soppresso da tempo.
Ma trent’anni fa l’area Cazzaniga era meta di una frotta di visitatori. Come in precedenza, sul terreno sopra l’ex Consorzio agrario di via Cornaggia – dove oggi sorgono le palazzine residenziali – si teneva la fiera del bestiame con centinaia di capi tra mucche, cavalli, asini, pecore.
Mentre dai primi conteggi si rileva un ulteriore calo della popolazione (14.009 censiti a fine novembre 1994) si mantiene alto il clima di scontro tra le forze politiche.
La maggioranza guidata da Mario Gallina decide di impedire l’accesso all’area fieristica alle associazioni che non hanno sede a Merate e ai partiti che intendono allestire bancarelle propagandistiche. All’arma bianca il botta e risposta con la Lega di Bruno Mauri.
Ma Sant’Ambrogio è anche l’occasione per premiare il lavoro spesso silenzioso delle associazioni cittadine e quello oscuro nel grigiore del Palazzo dei dipendenti comunali. Così il Sindaco, nel giorno più importante per Merate ha voluto gratificare associazione e ex dipendenti comunali, ora in pensione in quello che è stato ribattezzato: il giorno della riconoscenza.
La Giunta ha deciso e deliberato: visto che da Roma nulla arriverà per i nostri pompieri, partiamo soli nella realizzazione del distaccamento per sostituire quello ormai obsoleto di piazzetta San Bartolomeo. Il sindaco Gallina e gli assessori firmano la delibera con cui vengono messi a disposizione 570 milioni di lire – 70 per il terreno e 500 per il primo lotto su 800 di previsione – alla neonata associazione Amici dei pompieri di Merate, declinato in dialetto locale, la quale si dice pronta ad assumersi la quota di un terzo della spesa globale pari a 1.500 milioni di lire. Ma è su questa strategia comunale che si incentra la feroce critica dell’opposizione leghista guidata da Bruno Mauri. Il problema sta proprio nella fiducia definita “palmare” in questa nuova associazione. Al punto che la Lega chiede e ottiene di inserire nell’accordo che il progetto e il piano finanziario dell’associazione dovrà essere oggetto di analisi preventiva da parte del Consiglio comunale. Insorge anche il Partito Democratico di Sinistra che per bocca di Veles Gualtieri accusa la Lega di essere liberista a parole ma statalista nei fatti. Il Pds ha già dimostrato in sede di adozione del piano regolatore di essere curiosamente in sintonia con la maggioranza Dc-Psi-Pri.
Giovedì 1 dicembre scatta anche al Viganò, dopo l’Agnesi, l’autogestione per protesta nei confronti di provvedimenti decisi dal Ministero dell’Istruzione. Si tratta di una protesta pacifica, niente picchetti, niente azioni dure anzi le porte dell’Istituto sono aperte per coloro che intendono seguire le lezioni. Infatti su 790 studenti, 74 continuano a sedere in aula regolarmente. Gli altri danno vita a assemblee, confronti, dibattiti ma anche a corsi di spiritismo, meditazione, interpretazione dei sogni. Una pantera sì, ma rosa.
La via Antonio Baslini di Merate, già trent’anni fa era oggetto di scontri tra residenti e Amministrazione comunale. Con una petizione firmata da una settantina di residenti si richiedono dossi rallenta traffico alti almeno una quindicina di centimetri. Gallina e Albani, sindaco e assessore, non ne vogliono sapere. Troppo alti mettono a rischio chi passa. Meglio quelli in plastica dura, più bassi. Albani poi è chiaro: si mettono i dossi previsti dalla legge. La strada a senso unico ascendente mette in collegamento il centro e la Chiesa parrocchiale col cimitero. Nel primo tratto corre tra un gruppo di case abbandonate da molti anni e la recinzione di villa Baslini.
La “Piazza” si presenta con il primo consiglio comunale dopo le elezioni che hanno visto trionfare Bruno Dozio sui concorrenti Bresciani, Tonoli e Brivio. Robbiate, insomma, ha premiato ancora una volta la discendenza democristiana. Dozio è di estrazione Partito Popolare anche se il neo sindaco si dichiara civico a tutti gli effetti. Apartitico ma non apolitico, precisa.
Al via il piano di riassetto viabilistico di Montevecchia. Ne parla l’assessore Giovanni Trezza illustrando gli interventi. Innanzitutto l’incrocio della provinciale con la strada che sale al Pertevano. Incrocio pericoloso da regolare con una rotatoria. Poi un intervento all’incrocio tra via Pertevano e via Campè, dove la curva per salire sulla ripida via Belsedere crea non pochi problemi di manovra agli automobilisti meno abili. Il piano prevede anche lavori sulle strettoie dell’alta collina verso Lissolo e una serie di opere sulla fitta rete di mulattiere e sentieri che si intrecciamo lungo la collina fino al santuario della madonna del Carmelo.
Davvero la memoria manca a questo paese. Il giorno in cui Antonio Di Pietro, magistrato simbolo di “Mani Pulite”, la prima e unica autentica operazione massiva per cercare di sradicare la corruzione, si dimette dalla magistratura, ecco piovere manifesti di solidarietà dalle donne europee (“Di Pietro sei tutte noi”) da Federcasalinghe (“Di Pietro non te ne andare”) e , udite bene, dalla Lega Nord che con un duro manifesto affisso sulla sezione di Brivio attacca pesantemente Silvio Berlusconi definito “amico del tunisino” (riferito a Bettino Craxi rifugiatosi ad Hammamet) e di altri signori tutti inquisiti.
Scrivono i leghisti bossiani: “Di Pietro se ne va: l’Italia è uno strano paese dove per far bene il proprio dovere si deve diventare eroe. Peccato che fra l’eroe e il martire il passo sia breve”. Chi lo dice trent’anni dopo a Salvini che così la pensavano i leghisti doc?
E sempre in tema di Lega Nord, l’improvviso ribaltone di Umberto Bossi che lascia Berlusconi per D’Alema manda in crisi le rappresentanze locali. Si incarica Alberto Bosisio da Montevecchia, deputato della Lega di spiegare le ragioni che hanno indotto il leader a chiudere con l’esperienza del “Polo delle Libertà”. Noi, spiega Bosisio puntiamo a una equità fiscale tra tutte le regioni e a un’impostazione dello stato in senso federale. Ma Berlusconi ha dato più spazio a Alleanza Nazionale che da Roma in giù è il partito più forte della coalizione bloccando di fatto il processo di cambiamento. Con lui anche Bruno Mauri, capo della delegazione leghista in Consiglio comunale: “Siamo rimasti sorpresi – dice – ma Bossi vede più lungo di noi. Forse serviva più tempo affinché la base capisse ma dopo mesi ci siamo accorti che il Governo mai ha trattato uno degli argomenti cari alla Lega. Per questo comprendo Bossi e la sua repentina decisione”.
Con uno sconto del 37.7% su una base di 3 miliardi e 717 milioni la Pietro Carsana Srl di Lecco si aggiudica l’appalto per la costruzione del Comando Compagnia Carabinieri di via Gramsci. Grazie a questo stratosferico sconto la Giunta Meratese può mettere in cantiere subito il secondo lotto che comprende gli alloggi per i militari finanziandolo con i 1.403 milioni risparmiati sul primo appalto.
Qualche immagine di trent’anni fa.
1) Brivio, il coro Stelutis festeggia 30 anni di attività e per l’occasione il 3 dicembre porta sul palcoscenico un grande concerto con accanto diverse corali del territorio
2) Per dimostrare alla compagna Barbara di non essersi impigrito – almeno così raccontano le cronache dell’epoca – Domenico ha deciso di saltare dal ponte di Paderno con l’imbragatura del Bungee jumping davanti alle telecamere di Canale 5 con Alberto Castagna.
3) Il Milan club di Airuno festeggia di dieci anni dalla costituzione in vista dell’assemblea annuale con cena sociali prevista per il 17 dicembre.
4) Le due squadre di calcio del Merate e del Lomagna
5) La Rotellistica Roseda alla trattoria Pizzagalli di Colle Brianza per la conclusione della stagione agonistica.
6) In una sorta di sondaggio popolare il settimanale Gazzetta di Merate assegna in vista del Natale premi alla Solidarietà. Il ’94 vede premiati Mauro Marinari per le cure palliative e l’impegno all’Hospice, la Fabio Sassi, Bruna Bollani alla memoria, Arturo Cereda, “Pinetta” Ravasi.
7) Al compimento dei 75 anni il notaio Modesto Bosisio va in pensione. Per lui la festicciola, un po’ triste, dei suoi dipendenti.
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8) Immagini dei festeggiamenti per il Natale
9) Alla formazione di pallavolo maschile che al termine della stagione 1993/94 ha ottenuto la promozione in serie B2 va il premio di “Sportivo dell’anno” organizzato dal comune di Merate.
153/continua
Ma trent’anni fa l’area Cazzaniga era meta di una frotta di visitatori. Come in precedenza, sul terreno sopra l’ex Consorzio agrario di via Cornaggia – dove oggi sorgono le palazzine residenziali – si teneva la fiera del bestiame con centinaia di capi tra mucche, cavalli, asini, pecore.
Mentre dai primi conteggi si rileva un ulteriore calo della popolazione (14.009 censiti a fine novembre 1994) si mantiene alto il clima di scontro tra le forze politiche.
La maggioranza guidata da Mario Gallina decide di impedire l’accesso all’area fieristica alle associazioni che non hanno sede a Merate e ai partiti che intendono allestire bancarelle propagandistiche. All’arma bianca il botta e risposta con la Lega di Bruno Mauri.
Ma Sant’Ambrogio è anche l’occasione per premiare il lavoro spesso silenzioso delle associazioni cittadine e quello oscuro nel grigiore del Palazzo dei dipendenti comunali. Così il Sindaco, nel giorno più importante per Merate ha voluto gratificare associazione e ex dipendenti comunali, ora in pensione in quello che è stato ribattezzato: il giorno della riconoscenza.La Giunta ha deciso e deliberato: visto che da Roma nulla arriverà per i nostri pompieri, partiamo soli nella realizzazione del distaccamento per sostituire quello ormai obsoleto di piazzetta San Bartolomeo. Il sindaco Gallina e gli assessori firmano la delibera con cui vengono messi a disposizione 570 milioni di lire – 70 per il terreno e 500 per il primo lotto su 800 di previsione – alla neonata associazione Amici dei pompieri di Merate, declinato in dialetto locale, la quale si dice pronta ad assumersi la quota di un terzo della spesa globale pari a 1.500 milioni di lire. Ma è su questa strategia comunale che si incentra la feroce critica dell’opposizione leghista guidata da Bruno Mauri. Il problema sta proprio nella fiducia definita “palmare” in questa nuova associazione. Al punto che la Lega chiede e ottiene di inserire nell’accordo che il progetto e il piano finanziario dell’associazione dovrà essere oggetto di analisi preventiva da parte del Consiglio comunale. Insorge anche il Partito Democratico di Sinistra che per bocca di Veles Gualtieri accusa la Lega di essere liberista a parole ma statalista nei fatti. Il Pds ha già dimostrato in sede di adozione del piano regolatore di essere curiosamente in sintonia con la maggioranza Dc-Psi-Pri.
Giovedì 1 dicembre scatta anche al Viganò, dopo l’Agnesi, l’autogestione per protesta nei confronti di provvedimenti decisi dal Ministero dell’Istruzione. Si tratta di una protesta pacifica, niente picchetti, niente azioni dure anzi le porte dell’Istituto sono aperte per coloro che intendono seguire le lezioni. Infatti su 790 studenti, 74 continuano a sedere in aula regolarmente. Gli altri danno vita a assemblee, confronti, dibattiti ma anche a corsi di spiritismo, meditazione, interpretazione dei sogni. Una pantera sì, ma rosa.
La via Antonio Baslini di Merate, già trent’anni fa era oggetto di scontri tra residenti e Amministrazione comunale. Con una petizione firmata da una settantina di residenti si richiedono dossi rallenta traffico alti almeno una quindicina di centimetri. Gallina e Albani, sindaco e assessore, non ne vogliono sapere. Troppo alti mettono a rischio chi passa. Meglio quelli in plastica dura, più bassi. Albani poi è chiaro: si mettono i dossi previsti dalla legge. La strada a senso unico ascendente mette in collegamento il centro e la Chiesa parrocchiale col cimitero. Nel primo tratto corre tra un gruppo di case abbandonate da molti anni e la recinzione di villa Baslini.
La “Piazza” si presenta con il primo consiglio comunale dopo le elezioni che hanno visto trionfare Bruno Dozio sui concorrenti Bresciani, Tonoli e Brivio. Robbiate, insomma, ha premiato ancora una volta la discendenza democristiana. Dozio è di estrazione Partito Popolare anche se il neo sindaco si dichiara civico a tutti gli effetti. Apartitico ma non apolitico, precisa.
Davvero la memoria manca a questo paese. Il giorno in cui Antonio Di Pietro, magistrato simbolo di “Mani Pulite”, la prima e unica autentica operazione massiva per cercare di sradicare la corruzione, si dimette dalla magistratura, ecco piovere manifesti di solidarietà dalle donne europee (“Di Pietro sei tutte noi”) da Federcasalinghe (“Di Pietro non te ne andare”) e , udite bene, dalla Lega Nord che con un duro manifesto affisso sulla sezione di Brivio attacca pesantemente Silvio Berlusconi definito “amico del tunisino” (riferito a Bettino Craxi rifugiatosi ad Hammamet) e di altri signori tutti inquisiti.
Scrivono i leghisti bossiani: “Di Pietro se ne va: l’Italia è uno strano paese dove per far bene il proprio dovere si deve diventare eroe. Peccato che fra l’eroe e il martire il passo sia breve”. Chi lo dice trent’anni dopo a Salvini che così la pensavano i leghisti doc?
Umberto Bossi, Bruno Galli e Alberto Bosisio
Bruno Mauri
E sempre in tema di Lega Nord, l’improvviso ribaltone di Umberto Bossi che lascia Berlusconi per D’Alema manda in crisi le rappresentanze locali. Si incarica Alberto Bosisio da Montevecchia, deputato della Lega di spiegare le ragioni che hanno indotto il leader a chiudere con l’esperienza del “Polo delle Libertà”. Noi, spiega Bosisio puntiamo a una equità fiscale tra tutte le regioni e a un’impostazione dello stato in senso federale. Ma Berlusconi ha dato più spazio a Alleanza Nazionale che da Roma in giù è il partito più forte della coalizione bloccando di fatto il processo di cambiamento. Con lui anche Bruno Mauri, capo della delegazione leghista in Consiglio comunale: “Siamo rimasti sorpresi – dice – ma Bossi vede più lungo di noi. Forse serviva più tempo affinché la base capisse ma dopo mesi ci siamo accorti che il Governo mai ha trattato uno degli argomenti cari alla Lega. Per questo comprendo Bossi e la sua repentina decisione”.
Con uno sconto del 37.7% su una base di 3 miliardi e 717 milioni la Pietro Carsana Srl di Lecco si aggiudica l’appalto per la costruzione del Comando Compagnia Carabinieri di via Gramsci. Grazie a questo stratosferico sconto la Giunta Meratese può mettere in cantiere subito il secondo lotto che comprende gli alloggi per i militari finanziandolo con i 1.403 milioni risparmiati sul primo appalto.
Qualche immagine di trent’anni fa.
1) Brivio, il coro Stelutis festeggia 30 anni di attività e per l’occasione il 3 dicembre porta sul palcoscenico un grande concerto con accanto diverse corali del territorio
2) Per dimostrare alla compagna Barbara di non essersi impigrito – almeno così raccontano le cronache dell’epoca – Domenico ha deciso di saltare dal ponte di Paderno con l’imbragatura del Bungee jumping davanti alle telecamere di Canale 5 con Alberto Castagna.
3) Il Milan club di Airuno festeggia di dieci anni dalla costituzione in vista dell’assemblea annuale con cena sociali prevista per il 17 dicembre.
4) Le due squadre di calcio del Merate e del Lomagna
5) La Rotellistica Roseda alla trattoria Pizzagalli di Colle Brianza per la conclusione della stagione agonistica.
6) In una sorta di sondaggio popolare il settimanale Gazzetta di Merate assegna in vista del Natale premi alla Solidarietà. Il ’94 vede premiati Mauro Marinari per le cure palliative e l’impegno all’Hospice, la Fabio Sassi, Bruna Bollani alla memoria, Arturo Cereda, “Pinetta” Ravasi.
7) Al compimento dei 75 anni il notaio Modesto Bosisio va in pensione. Per lui la festicciola, un po’ triste, dei suoi dipendenti.
ù8) Immagini dei festeggiamenti per il Natale
9) Alla formazione di pallavolo maschile che al termine della stagione 1993/94 ha ottenuto la promozione in serie B2 va il premio di “Sportivo dell’anno” organizzato dal comune di Merate.
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