Mandic: la politica locale ha già spento i riflettori
Tra le promesse elettorali di Viviamo Merate, ma non solo, anche dei gruppi di opposizione, Prospettive x Merate e Noi Merate, c’è sicuramente il puntuale monitoraggio delle vicende ospedaliere. Ma la sensazione è che tavolo e sedie siano state riposte nello sgabuzzino delle buone intenzioni. Eppure oggi ancor più di ieri è fondamentale tenere i riflettori accesi per alcuni “appuntamenti” cruciali per il presidio e il suo rilancio, soprattutto a opera di alcuni reparti come Ortopedia e Pediatria. I cui numeri e attività sono meritevoli di essere costantemente sostenuti.
Da mesi non arriva un solo comunicato dalla politica cittadina che riguardi il San Leopoldo Mandic, nonostante non manchino gli argomenti da discutere col direttore generale Marco Trivelli.
E’ noto che per restare nei budget regionali, sempre più stretti e asfissianti, i vertici delle ASST ricorrono spesso alla tattica di dilazionare i concorsi per risparmiare soprattutto sulle nomine apicali delle UOC.
A Merate manca da 14 mesi il direttore medico di presidio; e da diversi anni – ma questo per volontà regionale – il direttore amministrativo di presidio. In pratica il nostro nosocomio è privo di dirigenti e il solo riferimento per il personale – circa 800 unità – è costituito dai primari. La logica dipartimentale ha posto sopra i direttori delle strutture complesse i capidipartimento che coordinano due o più unità operative. E questi sono tutti di stanza al Manzoni di Lecco.
Lecito temere che le decisioni – ma anche eventuali “pressioni” – mirino a favorire le attività del Manzoni nonché i relativi operatori sanitari.
La dottoressa Valentina Bettamio, che peraltro era distaccata ma concretamente operava come direttrice medica del presidio ha lasciato Merate a fine 2023. Tra le iniziative ha avviato il progetto DAMA, un percorso guidato per la cura delle grandi disabilità. Un progetto che ora portano avanti alcuni primari pur con scarse risorse.
Il 21 giugno 2024 ha lasciato per raggiunti limiti di età anche Gedeone Baraldo, già direttore medico dei presidi Manzoni e Umberto I° nonché facente funzioni dopo la partenza della Bettamio.
Il Dg Trivelli, giunto nel lecchese dall’Azienda di Vimercate-Desio il primo gennaio 2024, il già 17 gennaio inoltrava alla Regione la richiesta di poter bandire la ricerca del direttore medico di presidio. La Regione, a sua volta, il 30 maggio aveva dato il benestare.
Il bando però è stato varato il 18 settembre scorso. La data di scadenza per la presentazione delle domande era il 5 dicembre scorso. Ma da allora non si rilevano documenti sul sito dell’ASST.
Così il tempo passa. E il bilancio ringrazia.
Da mesi non arriva un solo comunicato dalla politica cittadina che riguardi il San Leopoldo Mandic, nonostante non manchino gli argomenti da discutere col direttore generale Marco Trivelli.
E’ noto che per restare nei budget regionali, sempre più stretti e asfissianti, i vertici delle ASST ricorrono spesso alla tattica di dilazionare i concorsi per risparmiare soprattutto sulle nomine apicali delle UOC.
A Merate manca da 14 mesi il direttore medico di presidio; e da diversi anni – ma questo per volontà regionale – il direttore amministrativo di presidio. In pratica il nostro nosocomio è privo di dirigenti e il solo riferimento per il personale – circa 800 unità – è costituito dai primari. La logica dipartimentale ha posto sopra i direttori delle strutture complesse i capidipartimento che coordinano due o più unità operative. E questi sono tutti di stanza al Manzoni di Lecco.
Lecito temere che le decisioni – ma anche eventuali “pressioni” – mirino a favorire le attività del Manzoni nonché i relativi operatori sanitari.
La dottoressa Valentina Bettamio, che peraltro era distaccata ma concretamente operava come direttrice medica del presidio ha lasciato Merate a fine 2023. Tra le iniziative ha avviato il progetto DAMA, un percorso guidato per la cura delle grandi disabilità. Un progetto che ora portano avanti alcuni primari pur con scarse risorse.
Il 21 giugno 2024 ha lasciato per raggiunti limiti di età anche Gedeone Baraldo, già direttore medico dei presidi Manzoni e Umberto I° nonché facente funzioni dopo la partenza della Bettamio.
Il Dg Trivelli, giunto nel lecchese dall’Azienda di Vimercate-Desio il primo gennaio 2024, il già 17 gennaio inoltrava alla Regione la richiesta di poter bandire la ricerca del direttore medico di presidio. La Regione, a sua volta, il 30 maggio aveva dato il benestare.
Il bando però è stato varato il 18 settembre scorso. La data di scadenza per la presentazione delle domande era il 5 dicembre scorso. Ma da allora non si rilevano documenti sul sito dell’ASST.
Così il tempo passa. E il bilancio ringrazia.
