Airuno: assemblea AIDO. Un focus su quanto fatto nel ’24

Si è tenuta nella serata di mercoledì 19 febbraio l’assemblea annuale del gruppo Aido “G. Bolis” di Airuno presso la sala consiliare. Il punto più importante all’ordine del giorno è stata la relazione sull’attività svolta lo scorso anno, che come sempre offre una nitida panoramica sull’andamento del sodalizio e il suo operato. 

A dare inizio alla serata è stato il presidente Giovanni Ravasi, che ha dato il benvenuto al delegato Aido provinciale Giuseppe La Rosa , il quale ha portato il saluto del Presidente della sezione di Lecco. Proseguendo, Ravasi a nome del Consiglio Direttivo ha letto la relazione sull’attività svolta dal gruppo lo scorso anno. Parte della relazione è stata dedicata ai risultati complessivi di donazione e trapianti realizzati in Italia nel ’24 e recentemente diffusi dal Centro Nazionale Trapianti. “Risultati estremamente positivi – ha sottolineato Ravasi – e che pongono la nostra nazione ai primi posti in Europa per i trapianti. Accanto a questo, tuttavia, la nota dolente sono ancora le opposizioni al prelievo che si attestano ancora oltre il 30% soprattutto nelle dichiarazione raccolte presso le anagrafi comunali”. 
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Per quanto riguarda Airuno, i soci attivi a fine ’24 si sono attestati a 375 di cui il 55,2% femmine e il 44,8% uomini. Nel corso dell’anno ci sono state 7 nuove adesioni. “Rispetto al totale degli abitanti di Airuno (2.895 dato ufficiale compresi i minorenni) possiamo dire che circa 13 persone su cento hanno scelto di aderire alla nostra Associazione” ha sottolineato il presidente Ravasi. “Un dato positivo soprattutto se teniamo conto che l’iscrizione è possibile solo dopo la maggiore età”. È stato calcolato che il 15,2% dei soci del gruppo airunese ha tra i 18 e 35 anni, il 39,4% tra i 36 e 60 anni e il 45,4% oltre i 60 anni. 

Nel corso del ’24 il Consiglio Direttivo si è riunito per 7 volte per programmare e organizzare l’attività associativa. “Abbiamo partecipato a tutte le manifestazioni organizzate dall’Amministrazione” ha ricordato Ravasi, menzionando il 10 febbraio, il 25 aprile e il  4 novembre. “Abbiamo anche sempre aderito alle iniziative pubbliche con le altre associazioni del paese”. Il gruppo invece ha organizzato diversi banchetti per illustrare le finalità associative: ad aprile “Un fiore per la Vita”, a maggio per la “Giornata Nazionale della Donazione” e a settembre con la distribuzione degli Anthurium. 

Parlando dei dati di Airuno, il presidente ha menzionato anche quelli relativi alla “Scelta in Comune” cioè la possibilità di esprimere la propria opinione sulla donazione degli organi in occasione del rinnovo della Carta di Identità. Attiva dal 2015, questa opzione ha finora raccolto presso l’anagrafe del Comune 1.236 dichiarazioni di cui 794 positive (64,2%) e 442 negative. “Dobbiamo sottolineare che qui la percentuale delle opposizioni, il 35,8%, è si inferiore al dato nazionale, che è di 36,3%, ma purtroppo superiore sia al dato regionale che è del 30,2%, che a quello provinciale 28,3%”. 
ravasi_aido.jpg (25 KB)Il presidente Giovanni Ravasi
La riunione è proseguita con un focus sulle donazioni e i trapianti a livello nazionale. “Nel 2024 si sono realizzati i numeri più alti di sempre sia per gli organi che per le cellule staminali emopoietiche” ha detto il presidente, spiegando che le donazioni effettivamente realizzate lo scorso anno sono state 2.110 (+2,7% sul 2023), a partire da 3.192 segnalazioni di potenziali donatori arrivate dalle rianimazioni (+3,2%). Grazie a questi numeri è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto allo scorso anno (+5,1%). Con questi numeri il tasso nazionale di donazione  è arrivato a 30,2 donatori per milione di abitanti collocando  il Paese ai primi posti europei per donazione di organi. Rispetto ai singoli organi, a crescere sono stati i trapianti di cuore (+13%) e di rene (+6,6%). 

In particolare quelli di rene sono stati complessivamente 2.393 (149 in più rispetto allo scorso anno), quelli di cuore 418 (nel 2023 erano stati 370). In aumento anche i trapianti di fegato,  che son stati 1.732 registrando un +1,8%; in lieve calo quelli di polmone (passati da 188 a 174), stabili quelli di pancreas (36). “Un contributo molto importante a questa crescita viene dalla cosiddetta “donazione a cuore fermo” ovvero quella da pazienti la cui morte viene accertata dopo un arresto cardiaco di almeno 20 minuti: le segnalazioni di questa tipologia di donatori sono salite in un anno del 29,4%, portando le donazioni effettive a quota 276 con un +30,8% e i trapianti conseguenti a 621 con un +39,9% rispetto al 2023”.
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Ravasi ricordando che che il tasso di opposizione alla donazione che si attesta sul 30% nelle rianimazioni degli ospedali e addirittura al 36,3% nelle anagrafe comunali ha parlato anche delle circa 8.000 persone in lista d’attesa che aspettano un organo che salvi la loro vita e che di queste alcune centinaia muoiono ogni anno perché il dono sperato non arriva. “Qui sta dunque la missione: aiutare i cittadini a comprendere l’importanza del dono post mortem, l’importanza di dire un ‘sì’ alla solidarietà, all’amore per chi soffre e in sintesi un ‘sì’ convinto e consapevole alla vita. E per questo il gruppo Aido di Airuno continuerà a lavorare e ad impegnarsi”.

Successivamente la parola è passata a Laura Piana, amministratrice del gruppo che ha illustrato i dati del bilancio e letto una dettagliata relazione sulle singole voci di entrate ed uscite. Tutti i punti sono stati approvati alla unanimità. La serata si è conclusa con un breve e simpatico rinfresco che ha dato modo ai presenti di scambiarsi commenti e opinioni sui temi della serata. 
E.Ma.

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