Montevecchia: la fiamma olimpica fa tappa in paese
A Montevecchia martedì 18 febbraio rimarrà nel cuore di molti per la giornata speciale all’insegna dello sport e dei suoi valori più autentici. A un anno circa dall’inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, una copia autentica della fiaccola olimpica, concessa dalla Fondazione Olimpica Cortina 2026, ha fatto tappa nel comune brianzolo, accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale, dalle scuole dell'infanzia e primaria, dalla parrocchia, dall’A.S. Montevecchia e dall’Istituto Comprensivo Bonfanti e Valagussa.
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L’evento si inserisce all’interno del progetto educativo “Orasport on Fire Tour”, voluto dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che da tre anni porta nei comuni del territorio ambrosiano la fiaccola simbolo dei Giochi, promuovendo momenti di formazione, testimonianza e animazione per diffondere i valori olimpici tra i più giovani. Il progetto, che coinvolge oratori, scuole e società sportive di ispirazione cattolica, lega i principi dell’olimpismo con la visione cristiana della vita, enfatizzando concetti come amicizia, impegno, lealtà e rispetto.
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La giornata è iniziata con l’incontro tra la fiaccola e i bambini dell’infanzia e della scuola primaria. I più piccoli hanno ammirato il simbolo delle Olimpiadi, mentre gli alunni più grandi hanno avuto l’emozione di passarsi la torcia come veri tedofori, vivendo un momento unico che ha rafforzato il loro senso di appartenenza ai valori sportivi. Nell’atrio della palestra è stata poi allestita una postazione espositiva della fiaccola con cartelloni realizzati dagli studenti e un power point illustrativo sulla storia dei Giochi Olimpici, con particolare attenzione all’edizione che si terrà tra un anno in Italia.
Nel tardo pomeriggio, la fiaccola è stata trasferita all’oratorio in alta Montevecchia per l’ultimo incontro della giornata, che ha visto la partecipazione del presidente dell’ASD Silvia Tremolada, Silvio Vigoni, e dell’atleta con disabilità Lisa Santonocito. L’ASD Silvia Tremolada, attiva dal 1984, promuove lo sport tra le persone con disabilità, offrendo discipline come nuoto, atletica, calcio, equitazione e tiro con l’arco. Con oltre 360 atleti seguiti, l’associazione ha visto 27 dei suoi sportivi vestire la maglia della nazionale in competizioni internazionali, comprese tre edizioni delle Paralimpiadi.
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Lisa Santonocito, nuotatrice con difficoltà motorie, ha raccontato la sua esperienza, spiegando come lo sport sia stato per lei una forma di crescita personale e un’opportunità di integrazione. “Non sono mai riuscita a raggiungere le Paralimpiadi, ma la mia più grande vittoria è continuare a gareggiare dopo più di vent’anni. Il nuoto non è solo una passione, ma un supporto fondamentale per il mio corpo e la mia mente” ha dichiarato Lisa, trasmettendo la sua determinazione ai ragazzi presenti.
Anche il sindaco di Montevecchia, Ivan Pendeggia, ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: “È stata un’esperienza straordinaria. I bambini hanno compreso che lo sport non è solo competizione, ma soprattutto rispetto, amicizia, impegno e crescita personale. Speriamo di aver acceso in loro una scintilla che li accompagnerà nel percorso di vita”.
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La giornata si è conclusa con un ultimo suggestivo momento: una fiaccolata intorno alla chiesa, durante la quale i giovani partecipanti, affiancati dai genitori, hanno avuto l’onore di reggere la torcia olimpica, emulando il rito che da sempre precede i Giochi. Un’esperienza che ha lasciato il segno, ricordando a tutti che lo sport è un linguaggio universale capace di unire, educare e ispirare.
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L’evento si inserisce all’interno del progetto educativo “Orasport on Fire Tour”, voluto dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che da tre anni porta nei comuni del territorio ambrosiano la fiaccola simbolo dei Giochi, promuovendo momenti di formazione, testimonianza e animazione per diffondere i valori olimpici tra i più giovani. Il progetto, che coinvolge oratori, scuole e società sportive di ispirazione cattolica, lega i principi dell’olimpismo con la visione cristiana della vita, enfatizzando concetti come amicizia, impegno, lealtà e rispetto.
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Nel tardo pomeriggio, la fiaccola è stata trasferita all’oratorio in alta Montevecchia per l’ultimo incontro della giornata, che ha visto la partecipazione del presidente dell’ASD Silvia Tremolada, Silvio Vigoni, e dell’atleta con disabilità Lisa Santonocito. L’ASD Silvia Tremolada, attiva dal 1984, promuove lo sport tra le persone con disabilità, offrendo discipline come nuoto, atletica, calcio, equitazione e tiro con l’arco. Con oltre 360 atleti seguiti, l’associazione ha visto 27 dei suoi sportivi vestire la maglia della nazionale in competizioni internazionali, comprese tre edizioni delle Paralimpiadi.
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Lisa Santonocito, nuotatrice con difficoltà motorie, ha raccontato la sua esperienza, spiegando come lo sport sia stato per lei una forma di crescita personale e un’opportunità di integrazione. “Non sono mai riuscita a raggiungere le Paralimpiadi, ma la mia più grande vittoria è continuare a gareggiare dopo più di vent’anni. Il nuoto non è solo una passione, ma un supporto fondamentale per il mio corpo e la mia mente” ha dichiarato Lisa, trasmettendo la sua determinazione ai ragazzi presenti.
Anche il sindaco di Montevecchia, Ivan Pendeggia, ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: “È stata un’esperienza straordinaria. I bambini hanno compreso che lo sport non è solo competizione, ma soprattutto rispetto, amicizia, impegno e crescita personale. Speriamo di aver acceso in loro una scintilla che li accompagnerà nel percorso di vita”.
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M.Pen.