Caro Presidente, non sono d'accordo!

Caro Presidente Sergio Mattarella, ho seguito con interesse il suo intervento a Marsiglia in occasione dell’onorificenza accademica di Dottorato ad Honoris Causa di quell’Ateneo Universitario davanti a tutti gli studenti, docenti ed Autorità accademiche francesi, un palcoscenico di rilevante valore.

La sua è stata un’esposizione ampia e profonda, iniziata in francese e conclusa in italiano, sia sul piano storico, la complessa attualità ed il compito futuro delle Istituzioni in particolare quelle europee nel tracciare un percorso di riferimento ad altri continenti ed altri popoli che ambiscono ad uno sviluppo di cooperazione e di pace.

Apprendere dagli errori compiuti dalle vecchie classi dirigenti che hanno portato alle guerre, per evitarle nel futuro, hanno garantito 70 anni di pace in Europa, non nel mondo, la ex Jugoslavia.

La volontà di dominazione e conquista identificata nel nazismo di Hitler ed il Terzo Reich, non può essere accostata a quanto è avvenuto prima e dopo la deprecabile invasione russa in Ucraina, che poteva e doveva essere evitata, per il nostro immobilismo e sudditanza.

E’ una semplice falsità storica che disorienta, confonde, le persone che rappresenta e la seguono con interesse e simpatia. Troppe sono le menzogne e le falsità che alimentano l’odio e la paura, che vengono create ad arte per sostenere cause e conflitti che scientemente portano inevitabilmente allo scontro ed alle guerre.

Troppi sono i “cattivi maestri” che vengono utilizzati ed orchestrati per questo cinico calcolo che sta a cuore dei rispettivi guerrafondai che da sempre ambiscono a dominare e conquistare il mondo.

Da subito, dalla fine della seconda guerra mondiale, in casa nostra nell’Occidente, da un lato, i padri fondatori dell’Europa lavorarono per costruirne le fondamenta per non ricadere negli orrori delle guerre, dall’altro, vi sono state altre menti che lavorarono per il contrario.

Vi sono passaggi storici che noi stessi anziani, abbiamo vissuto, ne siamo stati testimoni e protagonisti, le distorsioni della storia e degli eventi fanno molto male, quando prevalgono nella vulgata comunicativa generale, con il tempo inducono la gente comune alla sfiducia ed al discredito delle Istituzioni ed al loro allontanamento.

La destra estrema sta avanzando in Europa, in Italia è già al governo, presto lo saranno in altri Stati fondanti dell’Europa Comune, tutto è in gioco, le responsabilità di questo declino delle forze democratiche e progressiste europee sta proprio in loro stesse, la presunzione, l’autoreferenzialità, la distorsione della realtà, hanno accentuato il distacco progressivo dalle classi povere e lavoratrici. 

Lo stesso Presidente conclude preoccupato circa il futuro, vogliamo essere “protetti” o “protagonisti”? Fa riferimento ai “novelli corsari” trampiani, dello spazio extraterrestre, alle gerarchie ed alle autocrazie ed in mezzo, sotto, ci siamo noi popoli Europei e degli altri Continenti che insieme dobbiamo costruire una nuova classe dirigente per un nuovo ordine economico mondiale multipolare estendendo la democrazia e le libertà, la cooperazione nella pace, oggi compromesse.
Sergio Fenaroli
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