Cernusco: l'ultimo saluto a Giovanna Meazza, mamma di Monica e Luca Maggioni

Non so come, non so dove, ma tutto
perdurerà: di vita in vita
e ancora da morte a vita
come onde sulle balze
di un fiume senza fine.

Un componimento di David Maria Turoldo, poeta e teologo tanto caro alla famiglia, e poi un ricordo appassionato, genuino, intimo della mamma.
Così Monica Maggioni, dal pulpito della chiesa di san Giovanni Battista a Cernusco, ha ricordato a due anni dalla morte del papà Paolo (avvenuta la notte del 3 marzo 2023), la madre Giovanna Meazza.
FamigliaMaggioniRicordo.jpg (311 KB)
Monica Maggioni con il papà Paolo e la mamma Giovanna,
durante la Messa di Capodanno a Sartirana nel 2023

Una persona schiva, che per tutta la vita ha scelto “di non apparire, non alzare la voce, non essere invadente né prevaricante” e che nella gentilezza dei modi e delle parole “riusciva a comunicare forza, determinazione tenacia”.
Una tenacia, ha proseguito la giornalista, già direttore del TG1 e presidente della RAI, che veniva da lontano, forgiata dalle fatiche di una esistenza partita da una Milano, lacerata da una guerra che lasciava cadere bombe e affamava persone ma dove l'affetto della famiglia, in particolar modo del padre, l'aveva fatta sempre sentire voluta e protetta.
FamigliaMaggioniRicordo1.jpg (258 KB)
Una vita che si incrocia presto, alla fermata del tram, come nella migliore delle favole, con l'uomo che sarebbe diventato suo marito, Paolo Maggioni, con il quale inizia il cammino a due, per “costruire un mondo diverso, il vostro. Aperti a tutti, ai bisogni di tutti ma senza che nessuno avesse mai diritto di frapporsi tra voi, nemmeno io e Luca (il fratello, ndr). Era chimica, alchimia. Erano equilibri conquistati ogni giorno. Tu e papà siete questo; una lezione unica di come due esseri umani, insieme possono essere molto di più di una somma di due persone, diventano una cosa nuova in grado di cambiare il mondo”.
Una donna che nella sua discrezione e nel suo silenzio è stata la realizzazione della sua famiglia.
“Noi senza la mamma non avremmo potuto fare nulla. Ci hai insegnato il senso del dovere, la gioia della fatica sia fisica che mentale, ci hai mostrato con il tuo esempio di che natura è la determinazione che spinge un essere umano a non mollare anche nei momenti peggiori”.
“Il conforto più grande” ha infine concluso la figlia a nome anche del fratello Luca, imprenditore che porta avanti l'attività di famiglia, “è saperti con papà, sapere che quell'unità che dà senso alle cose si è ricomposta. Te ne sei andata sorridendo, noi l'abbiamo visto. E col sorriso proviamo a salutarti, sapendo che avremo ancora tanto bisogno di te e di voi. Ma di certo non ci lascerete”.
RiepilogoFotoMastrolilli1.jpg (348 KB)
Al termine della funzione, officiata da diversi sacerdoti amici di famiglia, la salma è stata traslata al tempio crematorio.
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.