Il "Distretto del cibo" nelle parole degli organizzatori
Mercoledì 12 Febbraio 2025, in Villa Sommi Picenardi in Olgiate Molgora, si è svolta la conferenza
stampa di presentazione del CONSORZIO DISTRETTO DEL CIBO VALLE DEL CURONE.

Presenti, oltre agli agricoltori, diversi rappresentanti dei Comuni locali coinvolti nel distretto, l’ente Parco nella persona del Presidente, giornalisti , associazioni di categoria e appassionati alla materia.
I relatori :
Andrea Cappelletti – Studio Agricovo, incaricato di preparare il dossier per l’accreditamento del distretto in Regione
Giacomo Mojoli – Disegnatore di Idee, già vice presidente internazionale Slow Food, Legge l’intervento Claudia Crippa, socio e consigliere del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone
Marta Galimberti – presidente eletta del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone
Francesco Valsecchi Sommi Picenardi – socio e consigliere del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone, nonché “padrone di casa”
Ha moderato:
Ester Sala – TCONNETTO consulente per il marketing strategico e la comunicazione del Consorzio
Distretto del Cibo Valle del Curone
Cosa sono i Distretti del Cibo?
Il Distretti del Cibo, istituiti con la legge 205 del 27 dicembre 2017, costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l'agroalimentare italiano e nascono infatti per fornire ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio dei territori. L’idea è quella di costituire un distretto del cibo nel cuore del bacino più ristretto del Parco
Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in quella porzione racchiusa tra i comuni di La Valletta Brianza, Montevecchia ed Olgiate Molgora. Promotore e capofila del progetto è il Comune della Valletta Brianza.

Come nasce il Distretto del Cibo?
La parola a Marta Galimberti
“L’idea del distretto era già nei pensieri di alcune aziende agricole del territorio da qualche anno. E’ vero, siamo in Brianza , territorio non avvezzo alla “rete” , alla cooperazione tra aziende, ma i molti argomenti in comune per chi opera in questo “pezzo” di Parco ci hanno aiutato a sederci intorno ad un tavolo e a confrontarci diverse volte.Da quando negli anni ‘90 l’agricoltura è ricomparsa a rivitalizzare i terrazzamenti abbandonati da decenni per visione, passione e volontà di alcuni pionieri , ne è passata di storia e oggi gli addetti impiegati in Valle sono oltre un centinaio .
Nelle nostre primissime riunioni si è parlato dell’innegabile bellezza naturale da preservare nelle nostre aziende, della sensibilità che si deve avere nel coltivare e allevare in un Parco Naturale, della sostenibilità ecologica ma anche economica, e non da ultimo della gestione del flusso di fruitori e turisti in aumento degli ultimi anni .
Per questi motivi, nel momento in cui , a fine 2022, abbiamo saputo della nascita dei DISTRETTI DEL CIBO, quale strumento di collaborazione PUBBLICO-PRIVATO per realizzare progetti di rete che potessero aiutarci nel soddisfare i nostri obiettivi e far crescere il territorio , abbiamo subito capito che i tempi erano maturi per portare avanti questa sfida. Gli incontri sono iniziati a Gennaio 2023 e coinvolgevano una decina di aziende e i tre Comuni su cui sorgono le aziende : La Valletta Brianza, Olgiate Molgora e Montevecchia. Il comune di La Valletta Brianza ha creduto da subito in questo progetto, fino al punto di finanziarne lo studio di fattibilità affidato allo Studio Agronomico Agricovo, specializzato in materia, che in 5 mesi ha girato le aziende, agricole e non, raccogliendo spunti e progetti, aspettative e necessità."
Per avere una visione aperta e innovativa, è stato coinvolto nella squadra Giacomo Mojoli , docente
universitario, già Vice Presidente internazionale Slow Food, che per sua professione si è trovato
a collaborare con territori importanti quali la Valtellina, la Franciacorta, la Puglia e diverse aziende
agricole su tutto il territorio nazionale. Qui il suo intervento:
“C'è un grande tema che attraversa e interrogherà il futuro dei territori e dei luoghi che viviamo e abitiamo. E' quello della loro rigenerazione che, nel concreto, significa e significherà ridare vita e valorizzare ciò che abbiamo dimenticato. Non certo per ricordare "il bel tempo che fu", la storia del "Mulino Bianco" brianzolo,o, lo specchietto della "tradizione ruspante" per attrarre migliaia di visitatori della domenica. Il Distretto che immaginiamo è una sorta di rete, un intreccio di esperienze connesse ed elaborate sul campo, a più dimensioni, con dentro tanto vissuto e consapevole "saper fare". In sostanza, il Distretto è un incubatore di idee, un ponte tra il privato e le istituzioni, un' opportunità per quest'ultime, di riconoscere, valorizzare e sostenere una progettualità che nasce dalla ricerca della qualità di ciò che si vuole offrire. Il tutto, nella consapevolezza di dover sempre "governare il limite", sapendo pensare localmente, ma con una visione dinamica e globale. C'è tanto bisogno di competenza, di ri/tornare ai fondamentali, alla reputazione dei mestieri, alle cose ben fatte e ben progettate. Il Distretto è uno strumento, non un fine, una metodologia di lavoro, un prototipo di quello che si definisce "cultura del progetto". La parola agli enti pubblici locali e a Regione Lombardia
Sono intervenuti i rappresentanti dei comuni partner (nelle persone di Samuele Panzeri assessore di La Valletta Brianza/Matteo Fratangeli vicesindaco di Olgiate Molgora , che hanno portato anche i saluti del Sindaco di Montevecchia) e dell’Ente Parco di Montevecchia e Valle del Curone (nella persona del Presidente Giovanni Zardoni).
Tutti hanno condiviso visione e progettualità del Distretto , ponendo l’accento sull’importanza di un interlocutore unico e rappresentativo del comparto agricolo del territorio. Le parole collaborazione , scambio e concretezza sono state utilizzate più volte.
Infine Giovanni Malanchini , consigliere regionale (Promotore e primo firmatario della Legge Regionale 5 febbraio 2024 , n. 3 "Disposizioni regionali per la promozione delle azioni di sostenibilità del sistema agroalimentare realizzate dai distretti del cibo". ) è intervenuto con una chiamata durante la conferenza per complimentarsi con il Consorzio Distretto del cibo per il lavoro svolto , ribadendo la necessità di creare vere reti di cooperazione territoriale al fine di valorizzare i nostri sistemi agricoli e tutto ciò che è collegato al settore primario.

Il dossier preparato e presentato in Regione Lombardia per la richiesta di accreditamento del DISTRETTO VALLE DEL CURONE, descrive la Valle del Curone ad alta vocazione e presenza agricola e conta una serie di progetti condivisi, dei quali i principali, in ordine cronologico di realizzazione sono:
- Realizzazione di una APP dedicata e collegata ai canali dei principali Social Network per promuovere le attività presenti e per informare il fruitore sulle iniziative, sulla viabilità, i parcheggi, le “regole” per rispettare il Parco e le opportunità di conoscere e vivere il territorio;
- Istituzione di uno o due “Open Day” all’anno di presentazione di tutti i prodotti, con iniziative di educazione, degustazione, etc;
- Realizzazione di segnaletica informativa e di infopoint legati agli obiettivi sopra descritti;
- Promozione di un formaggio tipico e redazione di un disciplinare di produzione “formaggino di Montevecchia” ;
- Promozione cultivar “Montevecchia” di Rosmarino;
- Formazione degli operatori agrituristici per migliorare la qualità dei servizi offerti ;
Dal 2023 le aziende interessate si sono riunite periodicamente fino ad arrivare alla costituzione con atto notarile il 30 Gennaio 2025 composto da:
24 aziende agricole
3 aziende legate alle produzioni agricole
1 associazione ONLUS
CLICCA QUI per visualizzare la presentazione
stampa di presentazione del CONSORZIO DISTRETTO DEL CIBO VALLE DEL CURONE.

Presenti, oltre agli agricoltori, diversi rappresentanti dei Comuni locali coinvolti nel distretto, l’ente Parco nella persona del Presidente, giornalisti , associazioni di categoria e appassionati alla materia.
I relatori :
Andrea Cappelletti – Studio Agricovo, incaricato di preparare il dossier per l’accreditamento del distretto in Regione
Giacomo Mojoli – Disegnatore di Idee, già vice presidente internazionale Slow Food, Legge l’intervento Claudia Crippa, socio e consigliere del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone
Marta Galimberti – presidente eletta del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone
Francesco Valsecchi Sommi Picenardi – socio e consigliere del Consorzio Distretto del Cibo Valle del Curone, nonché “padrone di casa”
Ha moderato:
Ester Sala – TCONNETTO consulente per il marketing strategico e la comunicazione del Consorzio
Distretto del Cibo Valle del Curone
Cosa sono i Distretti del Cibo?
Il Distretti del Cibo, istituiti con la legge 205 del 27 dicembre 2017, costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l'agroalimentare italiano e nascono infatti per fornire ulteriori opportunità e risorse per la crescita e il rilancio dei territori. L’idea è quella di costituire un distretto del cibo nel cuore del bacino più ristretto del Parco
Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in quella porzione racchiusa tra i comuni di La Valletta Brianza, Montevecchia ed Olgiate Molgora. Promotore e capofila del progetto è il Comune della Valletta Brianza.

Come nasce il Distretto del Cibo?
La parola a Marta Galimberti
“L’idea del distretto era già nei pensieri di alcune aziende agricole del territorio da qualche anno. E’ vero, siamo in Brianza , territorio non avvezzo alla “rete” , alla cooperazione tra aziende, ma i molti argomenti in comune per chi opera in questo “pezzo” di Parco ci hanno aiutato a sederci intorno ad un tavolo e a confrontarci diverse volte.Da quando negli anni ‘90 l’agricoltura è ricomparsa a rivitalizzare i terrazzamenti abbandonati da decenni per visione, passione e volontà di alcuni pionieri , ne è passata di storia e oggi gli addetti impiegati in Valle sono oltre un centinaio .
Nelle nostre primissime riunioni si è parlato dell’innegabile bellezza naturale da preservare nelle nostre aziende, della sensibilità che si deve avere nel coltivare e allevare in un Parco Naturale, della sostenibilità ecologica ma anche economica, e non da ultimo della gestione del flusso di fruitori e turisti in aumento degli ultimi anni .
Per questi motivi, nel momento in cui , a fine 2022, abbiamo saputo della nascita dei DISTRETTI DEL CIBO, quale strumento di collaborazione PUBBLICO-PRIVATO per realizzare progetti di rete che potessero aiutarci nel soddisfare i nostri obiettivi e far crescere il territorio , abbiamo subito capito che i tempi erano maturi per portare avanti questa sfida. Gli incontri sono iniziati a Gennaio 2023 e coinvolgevano una decina di aziende e i tre Comuni su cui sorgono le aziende : La Valletta Brianza, Olgiate Molgora e Montevecchia. Il comune di La Valletta Brianza ha creduto da subito in questo progetto, fino al punto di finanziarne lo studio di fattibilità affidato allo Studio Agronomico Agricovo, specializzato in materia, che in 5 mesi ha girato le aziende, agricole e non, raccogliendo spunti e progetti, aspettative e necessità."
Per avere una visione aperta e innovativa, è stato coinvolto nella squadra Giacomo Mojoli , docente
universitario, già Vice Presidente internazionale Slow Food, che per sua professione si è trovato
a collaborare con territori importanti quali la Valtellina, la Franciacorta, la Puglia e diverse aziende
agricole su tutto il territorio nazionale. Qui il suo intervento:
“C'è un grande tema che attraversa e interrogherà il futuro dei territori e dei luoghi che viviamo e abitiamo. E' quello della loro rigenerazione che, nel concreto, significa e significherà ridare vita e valorizzare ciò che abbiamo dimenticato. Non certo per ricordare "il bel tempo che fu", la storia del "Mulino Bianco" brianzolo,o, lo specchietto della "tradizione ruspante" per attrarre migliaia di visitatori della domenica. Il Distretto che immaginiamo è una sorta di rete, un intreccio di esperienze connesse ed elaborate sul campo, a più dimensioni, con dentro tanto vissuto e consapevole "saper fare". In sostanza, il Distretto è un incubatore di idee, un ponte tra il privato e le istituzioni, un' opportunità per quest'ultime, di riconoscere, valorizzare e sostenere una progettualità che nasce dalla ricerca della qualità di ciò che si vuole offrire. Il tutto, nella consapevolezza di dover sempre "governare il limite", sapendo pensare localmente, ma con una visione dinamica e globale. C'è tanto bisogno di competenza, di ri/tornare ai fondamentali, alla reputazione dei mestieri, alle cose ben fatte e ben progettate. Il Distretto è uno strumento, non un fine, una metodologia di lavoro, un prototipo di quello che si definisce "cultura del progetto". La parola agli enti pubblici locali e a Regione Lombardia
Sono intervenuti i rappresentanti dei comuni partner (nelle persone di Samuele Panzeri assessore di La Valletta Brianza/Matteo Fratangeli vicesindaco di Olgiate Molgora , che hanno portato anche i saluti del Sindaco di Montevecchia) e dell’Ente Parco di Montevecchia e Valle del Curone (nella persona del Presidente Giovanni Zardoni).
Tutti hanno condiviso visione e progettualità del Distretto , ponendo l’accento sull’importanza di un interlocutore unico e rappresentativo del comparto agricolo del territorio. Le parole collaborazione , scambio e concretezza sono state utilizzate più volte.
Infine Giovanni Malanchini , consigliere regionale (Promotore e primo firmatario della Legge Regionale 5 febbraio 2024 , n. 3 "Disposizioni regionali per la promozione delle azioni di sostenibilità del sistema agroalimentare realizzate dai distretti del cibo". ) è intervenuto con una chiamata durante la conferenza per complimentarsi con il Consorzio Distretto del cibo per il lavoro svolto , ribadendo la necessità di creare vere reti di cooperazione territoriale al fine di valorizzare i nostri sistemi agricoli e tutto ciò che è collegato al settore primario.

Il dossier preparato e presentato in Regione Lombardia per la richiesta di accreditamento del DISTRETTO VALLE DEL CURONE, descrive la Valle del Curone ad alta vocazione e presenza agricola e conta una serie di progetti condivisi, dei quali i principali, in ordine cronologico di realizzazione sono:
- Realizzazione di una APP dedicata e collegata ai canali dei principali Social Network per promuovere le attività presenti e per informare il fruitore sulle iniziative, sulla viabilità, i parcheggi, le “regole” per rispettare il Parco e le opportunità di conoscere e vivere il territorio;
- Istituzione di uno o due “Open Day” all’anno di presentazione di tutti i prodotti, con iniziative di educazione, degustazione, etc;
- Realizzazione di segnaletica informativa e di infopoint legati agli obiettivi sopra descritti;
- Promozione di un formaggio tipico e redazione di un disciplinare di produzione “formaggino di Montevecchia” ;
- Promozione cultivar “Montevecchia” di Rosmarino;
- Formazione degli operatori agrituristici per migliorare la qualità dei servizi offerti ;
Dal 2023 le aziende interessate si sono riunite periodicamente fino ad arrivare alla costituzione con atto notarile il 30 Gennaio 2025 composto da:
24 aziende agricole
3 aziende legate alle produzioni agricole
1 associazione ONLUS
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