Anche Merate ha il suo Joan Lui
A nostro sommesso parere sono due le spiegazioni della devastante logorrea del dottor Mattia Salvioni: o si tratta di un innocuo tratto caratteriale sospinto dalla necessità di dare sempre e comunque una risposta a qualsiasi quesito oppure nasconde una difficoltà psicologica mascherata da un atteggiamento eccessivamente sicuro di sé.
Su qualsiasi argomento il Sindaco ha la tesi preconfezionata: abbiamo già analizzato, stiamo mettendo a punto il programma, mancano due cose poi partiamo. Sì ma quando? A breve.
La Giunta sembra il fondale di un teatro di avanspettacolo col solo mattatore sotto i riflettori. Fa tutto lui. Al punto che per conoscere la strategia sul commercio il consigliere di minoranza Alfredo Casaletto, forse per la prima volta nella storia, ha indirizzato l’interrogazione al solo assessore alla partita Gianpiero Airoldi, ignorando il Sindaco.
In sette mesi abbiamo assistito in buona sostanza a due novità: un abbattimento sistematico e inspiegato di alberi e un incremento di tasse, imposte e oneri nonché una recrudescenza di sanzioni al codice della strada (di fatto solo divieti di sosta).

Spesso parla di cose che nemmeno sa. Gli facciamo notare che l’auto dei vigili ferma al Castello non rappresenta un deterrente alle rapine. Il Joan Lui nostrano assicura che stando lì, l’agente controlla che i negozi chiudano senza pericoli (o il cellulare o tutte e due le cose). E noi a fargli presente che i negozi chiudono alle 19.30 mentre il servizio di P.L. si conclude alle 19 con rientro in sede alle 18.50. Ma Lui, niente. Imperterrito: vigiliamo!
Aveva promesso blitz militari in aree di evidente illegalità. A breve ci saranno sorprese, diceva. Sì ma quando? A breve. Date le abitudini prima di indossare la fascia tricolore ci viene il fondato sospetto che parlasse di spritz non di blitz, un nostro errore di interpretazione. Tesi del resto corroborata dalle immagini frequenti di auto in sosta in piazza degli Eroi . . .
Diceva un commerciante: in mezzora di colloquio ha parlato Lui per 25 minuti. Multe? No, sono in linea col gennaio 2024 sostiene col sorriso seducente il nostro Joan. Strano tutti affermano il contrario ma Joan Lui è granitico: due sole multe in piazza Vittoria nel mese di gennaio 2025. Crediamoci!
Progetti? Arriveranno, stiamo lavorando. Commercio? A giorni firmiamo un protocollo con Confcommercio (sai che roba..!) per il rilancio delle attività esistenti e l’apertura di nuovi brand (sarebbero marchi ma in inglese fa più figo) in affiancamento ai negozi attuali. Quali brand? Vedrete!
Rafforzamento sistema di sicurezza? Videosorveglianza ovunque. Sì ma l’esperienza insegna che con una targa modificata e un passamontagna non è che la telecamera faccia miracoli. Forse una più efficace azione di intelligence darebbe migliori risultati. E Joan Lui: sono dal Prefetto una volta la settimana e adesso i passaggi delle auto delle forze dell’ordine sono molto più numerosi. Sì, ribattiamo, però il ladro attende dietro un palo che passi l’auto con i dispositivi accesi poi si rimette al lavoro. Mai la città era così presidiata, si infervora il Nostro.
Strategie di lungo periodo? Il Municipio resta a Palazzo Tettamanti, il mercato rimane dov’è, la ZTL non si tocca (mica che si incazzino la Riva e Castelli), villa Confalonieri si sistemerà il tetto non che crolli. Altro? Abbiamo un piano sul quinquennio, aspettate e vedrete. La rivoluzione può attendere, intanto Joan Lui parla, parla, parla.
Ma arriverà il momento in cui concederà un po’ del suo ascolto?
Su qualsiasi argomento il Sindaco ha la tesi preconfezionata: abbiamo già analizzato, stiamo mettendo a punto il programma, mancano due cose poi partiamo. Sì ma quando? A breve.
La Giunta sembra il fondale di un teatro di avanspettacolo col solo mattatore sotto i riflettori. Fa tutto lui. Al punto che per conoscere la strategia sul commercio il consigliere di minoranza Alfredo Casaletto, forse per la prima volta nella storia, ha indirizzato l’interrogazione al solo assessore alla partita Gianpiero Airoldi, ignorando il Sindaco.
In sette mesi abbiamo assistito in buona sostanza a due novità: un abbattimento sistematico e inspiegato di alberi e un incremento di tasse, imposte e oneri nonché una recrudescenza di sanzioni al codice della strada (di fatto solo divieti di sosta).

Spesso parla di cose che nemmeno sa. Gli facciamo notare che l’auto dei vigili ferma al Castello non rappresenta un deterrente alle rapine. Il Joan Lui nostrano assicura che stando lì, l’agente controlla che i negozi chiudano senza pericoli (o il cellulare o tutte e due le cose). E noi a fargli presente che i negozi chiudono alle 19.30 mentre il servizio di P.L. si conclude alle 19 con rientro in sede alle 18.50. Ma Lui, niente. Imperterrito: vigiliamo!
Aveva promesso blitz militari in aree di evidente illegalità. A breve ci saranno sorprese, diceva. Sì ma quando? A breve. Date le abitudini prima di indossare la fascia tricolore ci viene il fondato sospetto che parlasse di spritz non di blitz, un nostro errore di interpretazione. Tesi del resto corroborata dalle immagini frequenti di auto in sosta in piazza degli Eroi . . .
Diceva un commerciante: in mezzora di colloquio ha parlato Lui per 25 minuti. Multe? No, sono in linea col gennaio 2024 sostiene col sorriso seducente il nostro Joan. Strano tutti affermano il contrario ma Joan Lui è granitico: due sole multe in piazza Vittoria nel mese di gennaio 2025. Crediamoci!
Progetti? Arriveranno, stiamo lavorando. Commercio? A giorni firmiamo un protocollo con Confcommercio (sai che roba..!) per il rilancio delle attività esistenti e l’apertura di nuovi brand (sarebbero marchi ma in inglese fa più figo) in affiancamento ai negozi attuali. Quali brand? Vedrete!
Rafforzamento sistema di sicurezza? Videosorveglianza ovunque. Sì ma l’esperienza insegna che con una targa modificata e un passamontagna non è che la telecamera faccia miracoli. Forse una più efficace azione di intelligence darebbe migliori risultati. E Joan Lui: sono dal Prefetto una volta la settimana e adesso i passaggi delle auto delle forze dell’ordine sono molto più numerosi. Sì, ribattiamo, però il ladro attende dietro un palo che passi l’auto con i dispositivi accesi poi si rimette al lavoro. Mai la città era così presidiata, si infervora il Nostro.
Strategie di lungo periodo? Il Municipio resta a Palazzo Tettamanti, il mercato rimane dov’è, la ZTL non si tocca (mica che si incazzino la Riva e Castelli), villa Confalonieri si sistemerà il tetto non che crolli. Altro? Abbiamo un piano sul quinquennio, aspettate e vedrete. La rivoluzione può attendere, intanto Joan Lui parla, parla, parla.
Ma arriverà il momento in cui concederà un po’ del suo ascolto?
Claudio Brambilla