Olgiate: ‘ma quale inclusione’. La replica dell’ass. Colombo
Ho sentito parlare dell'iniziativa sportiva a Olgiate Molgora ( https://www.merateonline.it/notizie/143679/olgiate-judo-laboratori-e-inclusione-un-successo-ldquo-diversamente-noi-rdquo ). Sono contenta che il paese stia cercando di fare qualcosa per includere tutti, però non capisco perché c’era l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili. Mi sembra strano che non ci fosse l’assessore ai servizi sociali. Poi non capisco come l’assessore all’istruzione possa dire che è favorevole all’inclusione, quando in realtà è solo una facciata. La Colombo si vanta sempre del progetto Gears, ma quel progetto non ha niente di inclusivo! I bambini con disabilità vengono messi in classi separate dai compagni e fanno attività in altri spazi, solo per risparmiare sulle ore di educatore. Chi ha un figlio con disabilità sa di cosa parlo. Siamo stanchi di chi racconta le cose solo per vantarsi o per andare sui giornali.
Cittadina
Abbiamo interpellato l'assessore Colombo, su quanto segnalato dal lettore. Ecco la risposta. “Sono veramente spiaciuta che si speculi su un evento così meraviglioso, ma vado ai fatti. Quello che dico può essere testimoniato da messaggi What’App. C’è stata la dimenticanza di un invito ufficiale alla amministrazione comunale riguardo a questo evento. Ciò nonostante, ho ricevuto un messaggio la sera prima dell’evento alle 19:59, con cui sono stata avvisata” ha spiegato l’assessore, precisando il fatto che il messaggio sia arrivato a lei poiché con l’insegnante di judo Cristina Sala, organizzatrice dell’evento, si conoscono per via della collaborazione per progetti nelle scuole. “Immediatamente ho parlato con il consigliere con delega allo Sport, Aldo Colombo, il quale però aveva già impegni per la mattina successiva e dunque non sarebbe potuto andare. Allora sono andata io all’evento. Mi spiace davvero tanto che si speculi su questa storia. Io non ho bisogno di mettermi in luce, cerco solo di fare il bene del mio paese con umiltà”.
Anche in merito al progetto Gears, l’assessore ha voluto fare chiarezza. “Gli alunni che hanno lievi difficoltà, anziché avere l’educatore in classe – che potrebbe andare a ledere l’autostima del bambino o bambina nella misura in cui si accorge di essere l’unico/a nella sua aula ad averlo – in determinate ore, per 4 alla settimana, lavorano in piccoli gruppi e utilizzano dei software con cui affrontano gli argomenti che i compagni studiano in classe. Sono seguiti da un educatore durante queste quattro ore settimanali e hanno possibilità di collaborare tra loro e avere un confronto alla pari. L’educatore, che è di Specchio Magico, ha una formazione adeguata per portare avanti il progetto Gears. Non si parla affatto di ‘separazione’. E dirò di più, grazie a questo progetto gli alunni acquistano fiducia in sé stessi. Ricordo il caso di una bambina che a inizio anno non riusciva neanche a parlare con il suo compagno e dopo questo progetto è riuscita a presentare una ricerca di Geografia a tutta la classe. Questo è il progetto Gears…”
