Merate: raccolta firme per le cure palliative dei malati a casa. E’ l’estate di San Martino

Questa mattina i volontari della Fabio Sassi di Merate nella hall dell'ospedale Mandic hanno raccolto le firme per la sensibilizzazione sui diritti e sui bisogni dei malati inguaribili e delle loro famiglie.  Quest'anno l'iniziativa, attivata da 68 associazioni No profit, è volta a sostenere l'importanza delle cure in casa.


"Le cure palliative a casa" si legge sul sito ufficiale "sono preferite da molti malati, sono possibili, consentono un uso appropriato delle risorse pubbliche e devono quindi poter crescere. Però assistere al domicilio il proprio congiunto, benché con il supporto dell'équipe curante e l'appoggio dei volontari, costituisce per la famiglia un impegno assai rilevante che si fa via via più intenso con il progredire della malattia.  Ecco perchè queste famiglie hanno bisogno di una dote economica che le aiuti. Da qui l'avvio della raccolta firme per valorizzare la famiglia che decide di prendersi cura del malato inguaribile a casa per chiedere, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministro della Salute e ai Presidenti delle Giunte Regionali, l'istituzione di un bonus mensile che renda attuabile questa coraggiosa scelta".
Questa giornata, tradizionalmente definita come l'estate di San Martino, è stata scelta ad hoc per le cure palliative perchè si riallaccia alla leggenda di Martino, giovane soldato di Pannonia, che più di 1.500 anni fa, per aiutare un vecchio sfinito dalla stanchezza e dal freddo, gli offrì metà del suo mantello tagliandolo con la spada. Dopo quest'atto di spontanea generosità all'improvviso il tempo mutò, il cielo si schiarì e l'aria si fece incredibilmente mite: era l'Estate di S. Martino.
Il termine palliativo poi, ha la sua radice etimologica proprio nel latino "pallium" = mantello e il senso di coprire, avvolgere, proteggere (come in un mantello) è quello che più si avvicina al significato che si vuole attribuire al termine palliativo.
S.V.

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