Merate: soldout il convegno su “scelte al termine della vita”
Tutto esaurito nell’Aula Magna di ASST Lecco per il convegno “Sviluppare una nuova cultura del limite: le scelte al termine della vita”. L’evento, organizzato dal Dipartimento della Fragilità (DIFRA) di ASST Lecco e dal Centro Studi in Medicina della Complessità e Cure Palliative dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con il supporto del Dipartimento Funzionale Interaziendale per la Ricerca e la Cura (DIRC), dell’Associazione ACMT OdV di Lecco e dell’Associazione Fabio Sassi OdV di Merate, ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore sanitario, studiosi e cittadini interessati al tema delle cure di fine vita.
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La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Lecco, che ha sottolineato l’importanza di promuovere una cultura del limite nella pratica medica, valorizzando il ruolo della relazione di cura.
Il convegno è stato moderato dal Prof. Gianlorenzo Scaccabarozzi, Professore Straordinario in Medicina e Cure Palliative dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che ha introdotto i relatori e guidato il dibattito.
Due interventi principali hanno segnato il cuore della mattinata: Alberto Giannini, Direttore. di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini presso ASST Spedali Civili di Brescia, ha offerto una riflessione sul ruolo della medicina nel garantire un accompagnamento dignitoso ai pazienti nel suo intervento intitolato “Curare e prendersi cura: medicina e limite”. Giannini ha evidenziato come la relazione medico-paziente non sia un dato neutro e predefinito, ma vada costruita e scelta, analizzando la complessità delle decisioni di fine vita. Ha sottolineato la necessità di una formazione bioetica costante e diffusa tra i professionisti sanitari, ribadendo l’importanza della proporzionalità delle cure, valutando sia l’idoneità e l’efficacia delle terapie sia i costi in termini di sofferenza per il paziente. Ha posto una domanda chiave: “Lo sto facendo per il paziente o al paziente?", evidenziando il rischio di ostinazione terapeutica. Padre Carlo Casalone, collaboratore della Sezione Scientifica della Pontificia Accademia per la Vita, ha affrontato il tema della “Relazione di cura e decisioni di fine vita”, esplorando le implicazioni etiche e spirituali connesse alle scelte di fine vita. Ha parlato della necessità di sviluppare una medicina sostenibile, capace di metabolizzare il concetto del limite, e della crisi della tecnoscienza, che oggi problematizza se stessa nella tensione tra superamento e accettazione della mortalità. Casalone ha evidenziato come il progresso medico debba rispondere non solo ai bisogni individuali, ma anche a una riflessione collettiva sul valore della vita e della convivenza umana. Ha sottolineato il principio di proporzionalità nelle cure e l’importanza di processi decisionali espliciti e condivisi, che pongano al centro il riconoscimento della dignità della persona.
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Dopo le relazioni, un’intensa discussione ha visto il coinvolgimento attivo dei partecipanti, testimoniando l’interesse e la sensibilità verso queste tematiche. Il dibattito ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza e formazione per operatori sanitari e cittadini, affinché le decisioni di fine vita possano essere prese nel rispetto della dignità del paziente.
Le conclusioni della giornata sono state affidate a Giuseppe Bellelli, Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Direttore della Scuola di Specializzazione in Gerontologia e Geriatria e Luca Riva, Direttore della Struttura Complessa Cure Palliative DIFRA di ASST Lecco, che hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni sanitarie, accademiche e associazioni per garantire un approccio sempre più umano e consapevole alla cura del fine vita.
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L’evento è stato reso possibile grazie al contributo e al sostegno dell’Associazione ACMT OdV di Lecco e dell’Associazione Fabio Sassi OdV di Merate, impegnate da anni nella promozione delle cure palliative e nella valorizzazione della dignità della persona nel fine vita.
Il successo dell’iniziativa conferma l’urgenza di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti del settore su questi temi fondamentali, con l’auspicio di sviluppare una cultura del limite sempre più condivisa e rispettosa della volontà dei pazienti e delle loro famiglie.
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La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Lecco, che ha sottolineato l’importanza di promuovere una cultura del limite nella pratica medica, valorizzando il ruolo della relazione di cura.
Il convegno è stato moderato dal Prof. Gianlorenzo Scaccabarozzi, Professore Straordinario in Medicina e Cure Palliative dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che ha introdotto i relatori e guidato il dibattito.
Due interventi principali hanno segnato il cuore della mattinata: Alberto Giannini, Direttore. di Anestesia e Rianimazione Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini presso ASST Spedali Civili di Brescia, ha offerto una riflessione sul ruolo della medicina nel garantire un accompagnamento dignitoso ai pazienti nel suo intervento intitolato “Curare e prendersi cura: medicina e limite”. Giannini ha evidenziato come la relazione medico-paziente non sia un dato neutro e predefinito, ma vada costruita e scelta, analizzando la complessità delle decisioni di fine vita. Ha sottolineato la necessità di una formazione bioetica costante e diffusa tra i professionisti sanitari, ribadendo l’importanza della proporzionalità delle cure, valutando sia l’idoneità e l’efficacia delle terapie sia i costi in termini di sofferenza per il paziente. Ha posto una domanda chiave: “Lo sto facendo per il paziente o al paziente?", evidenziando il rischio di ostinazione terapeutica. Padre Carlo Casalone, collaboratore della Sezione Scientifica della Pontificia Accademia per la Vita, ha affrontato il tema della “Relazione di cura e decisioni di fine vita”, esplorando le implicazioni etiche e spirituali connesse alle scelte di fine vita. Ha parlato della necessità di sviluppare una medicina sostenibile, capace di metabolizzare il concetto del limite, e della crisi della tecnoscienza, che oggi problematizza se stessa nella tensione tra superamento e accettazione della mortalità. Casalone ha evidenziato come il progresso medico debba rispondere non solo ai bisogni individuali, ma anche a una riflessione collettiva sul valore della vita e della convivenza umana. Ha sottolineato il principio di proporzionalità nelle cure e l’importanza di processi decisionali espliciti e condivisi, che pongano al centro il riconoscimento della dignità della persona.
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Le conclusioni della giornata sono state affidate a Giuseppe Bellelli, Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Direttore della Scuola di Specializzazione in Gerontologia e Geriatria e Luca Riva, Direttore della Struttura Complessa Cure Palliative DIFRA di ASST Lecco, che hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni sanitarie, accademiche e associazioni per garantire un approccio sempre più umano e consapevole alla cura del fine vita.
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Il successo dell’iniziativa conferma l’urgenza di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti del settore su questi temi fondamentali, con l’auspicio di sviluppare una cultura del limite sempre più condivisa e rispettosa della volontà dei pazienti e delle loro famiglie.
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