Pagnano: alla BAMP Veronesi e Manzalini presentano "Vivere la paura"
Un viaggio nelle profondità di una delle emozioni più antiche e potenti dell’essere umano ha guidato il secondo incontro del ciclo "Tu chiamale se vuoi... Emozioni", organizzato dalla Biblioteca Alfonso Mandelli di Pagnano (BAMP). Mercoledì 29 gennaio, il teatro di Pagnano ha ospitato la presentazione del libro "Vivere la paura. Un viaggio nell’emozione più antica e potente" (Ed. San Paolo), scritto dalla psicoterapeuta Elisa Veronesi e dal medico e psicologo clinico Paolo Maria Manzalini. L’evento, moderato da Laura della BAMP, ha offerto una serata di riflessione e approfondimento su un tema tanto universale quanto complesso.
La presentazione è iniziata con un'intervista doppia ai due autori, un format pensato per "umanizzare" il loro lavoro e le loro conoscenze. "Le emozioni fanno parte della nostra vita in quantità ininterrotta ed in modo implacabile. Questo è anche il motivo che ci ha spinto a scrivere questo libro, perché alle emozioni, protagoniste delle nostre vite, dobbiamo imparare ad educarci", hanno spiegato Veronesi e Manzalini. Il loro approccio analizza la paura sotto molteplici prospettive: biologica, psicologica e culturale.
Nel corso dell'incontro, i due autori hanno esplorato le origini e le manifestazioni della paura, distinguendola dall’ansia, spesso confusa con l'emozione. "L’ultima generazione nata in questo millennio è stata definita la generazione dell’ansia, poichè risente del peso delle aspettative della società e della famiglie". L’ansia, hanno spiegato, nasce dal timore di un evento futuro, mentre la paura è una reazione a un pericolo immediato. Anche emozioni come la vergogna e l’imbarazzo sono riconducibili alla paura: "Sono il riflesso del nostro bisogno di appartenenza e della regolazione sociale dei comportamenti".
Per rendere più chiaro il ruolo della paura nella cultura, gli autori hanno fatto riferimento a celebri rappresentazioni artistiche e musicali, come "L’urlo" di Munch e l'opera musicale "Pierino e il lupo" di Prokof’ev. Inoltre, hanno affrontato il tema del coraggio, citando Nelson Mandela: "Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la vittoria su di essa". Il coraggio, hanno spiegato, non è innato, ma si costruisce attraverso l’esperienza e l’impegno. Tuttavia, affrontare la paura non richiede necessariamente coraggio: è sufficiente riconoscerla e accettarla come parte della nostra esistenza.
L’incontro si è concluso con un coinvolgente dialogo con il pubblico, che ha posto domande sugli aspetti più concreti della gestione della paura, anche in relazione all’educazione dei figli.
Prima di salutare i presenti e concludere il secondo appuntamento della rassegna organizzata dal BAMP, gli autori hanno annunciato l’uscita del loro prossimo libro, dedicato a un’altra emozione fondamentale: l’amore.
La presentazione è iniziata con un'intervista doppia ai due autori, un format pensato per "umanizzare" il loro lavoro e le loro conoscenze. "Le emozioni fanno parte della nostra vita in quantità ininterrotta ed in modo implacabile. Questo è anche il motivo che ci ha spinto a scrivere questo libro, perché alle emozioni, protagoniste delle nostre vite, dobbiamo imparare ad educarci", hanno spiegato Veronesi e Manzalini. Il loro approccio analizza la paura sotto molteplici prospettive: biologica, psicologica e culturale.
Nel corso dell'incontro, i due autori hanno esplorato le origini e le manifestazioni della paura, distinguendola dall’ansia, spesso confusa con l'emozione. "L’ultima generazione nata in questo millennio è stata definita la generazione dell’ansia, poichè risente del peso delle aspettative della società e della famiglie". L’ansia, hanno spiegato, nasce dal timore di un evento futuro, mentre la paura è una reazione a un pericolo immediato. Anche emozioni come la vergogna e l’imbarazzo sono riconducibili alla paura: "Sono il riflesso del nostro bisogno di appartenenza e della regolazione sociale dei comportamenti".
Per rendere più chiaro il ruolo della paura nella cultura, gli autori hanno fatto riferimento a celebri rappresentazioni artistiche e musicali, come "L’urlo" di Munch e l'opera musicale "Pierino e il lupo" di Prokof’ev. Inoltre, hanno affrontato il tema del coraggio, citando Nelson Mandela: "Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la vittoria su di essa". Il coraggio, hanno spiegato, non è innato, ma si costruisce attraverso l’esperienza e l’impegno. Tuttavia, affrontare la paura non richiede necessariamente coraggio: è sufficiente riconoscerla e accettarla come parte della nostra esistenza.
L’incontro si è concluso con un coinvolgente dialogo con il pubblico, che ha posto domande sugli aspetti più concreti della gestione della paura, anche in relazione all’educazione dei figli.
Prima di salutare i presenti e concludere il secondo appuntamento della rassegna organizzata dal BAMP, gli autori hanno annunciato l’uscita del loro prossimo libro, dedicato a un’altra emozione fondamentale: l’amore.
M.Pen.