Merate: lasciano il centro storico la gelateria e il colorificio. Chiuso “temporaneamente” il bar di p.zza Vittoria. La fotografia del commercio
L'ultima ad avere lasciato il centro storico è stata la gelateria che si trovava in corte Marforio. La chiusura invernale è diventata definitiva, i locali sono stati completamente svuotati degli arredi e sulla porta campeggia un cartello con la scritta “Affittasi”.
L'attività si è solo spostata e ha preferito una zona più periferica, viale Verdi dove aprirà in primavera.
La stessa scelta l'ha fatta un nome storico, il “Colorificio Gerosa” che da piazza della Vittoria è sceso a sud, lasciando il centro. Da fine anno, invece, non ha più riaperto il bar che si trova nei locali un tempo ferramenta Gianola. Non ci sono cartelli o annunci, salvo una dicitura online “chiuso temporaneamente”.
Serrande abbassate che non si sa se e quando riapriranno e che non sono certo un bel biglietto da visita per la città, dove il commercio piange a causa di tanti fattori.
Una volta il dito era puntato contro i grandi centri, adesso sono le vendite online che hanno spogliato strade e piazze di potenziali acquirenti.
Ma ci sono anche il cambio di abitudini e gusti delle persone, la contrazione dei consumi, le difficoltà logistiche quali parcheggi scarsi o troppo costosi e centri storici che sembrano labirinti.
Di tutto questo Merate ne soffre.
In via Manzoni a fine dicembre ha chiuso “Rebecca abbigliamento” e accanto è stato messo in affitto lo spazio dove si offrivano trattamenti di bellezza.
Scendendo si trovano altre vetrine vuote (ex pizzeria accanto alla svolta per via Quintaberta, ex Longinotti, ex oreficeria Gariboldi) e così anche in via Indipendenza.
Ma se il centro storico soffre, non va meglio alla galleria Conad dove, oltre ai negozi coperti da enormi teli al piano superiore, nel corridoio centrale ha “sbaraccato” per il momento il bar.
Insomma una crisi un po' generalizzata, dovuta a tanti fattori, alcuni comuni altri più localizzati, ma che di certo mostrano un cambio di abitudini, gusti, tendenze sempre più marcato.
L'attività si è solo spostata e ha preferito una zona più periferica, viale Verdi dove aprirà in primavera.
La stessa scelta l'ha fatta un nome storico, il “Colorificio Gerosa” che da piazza della Vittoria è sceso a sud, lasciando il centro. Da fine anno, invece, non ha più riaperto il bar che si trova nei locali un tempo ferramenta Gianola. Non ci sono cartelli o annunci, salvo una dicitura online “chiuso temporaneamente”.
Serrande abbassate che non si sa se e quando riapriranno e che non sono certo un bel biglietto da visita per la città, dove il commercio piange a causa di tanti fattori.
Una volta il dito era puntato contro i grandi centri, adesso sono le vendite online che hanno spogliato strade e piazze di potenziali acquirenti.
Ma ci sono anche il cambio di abitudini e gusti delle persone, la contrazione dei consumi, le difficoltà logistiche quali parcheggi scarsi o troppo costosi e centri storici che sembrano labirinti.
Di tutto questo Merate ne soffre.
In via Manzoni a fine dicembre ha chiuso “Rebecca abbigliamento” e accanto è stato messo in affitto lo spazio dove si offrivano trattamenti di bellezza.
Scendendo si trovano altre vetrine vuote (ex pizzeria accanto alla svolta per via Quintaberta, ex Longinotti, ex oreficeria Gariboldi) e così anche in via Indipendenza.
Ma se il centro storico soffre, non va meglio alla galleria Conad dove, oltre ai negozi coperti da enormi teli al piano superiore, nel corridoio centrale ha “sbaraccato” per il momento il bar.
Insomma una crisi un po' generalizzata, dovuta a tanti fattori, alcuni comuni altri più localizzati, ma che di certo mostrano un cambio di abitudini, gusti, tendenze sempre più marcato.
S.V.