I cercatori d'oro lungo il greto del fiume Adda

Nel noto film “La febbre dell’oro” è il sogno di questi cercatori d’oro, che rievocano un po' le imprese e i personaggi del Far West o Charlie Chaplin.
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Proprio dietro la chiesetta di Santa Maria Addolorata inizia il tratto roccioso leonardesco. Fiorenzo Mandelli, assiste al ritorno dei cercatori d’oro. Armati della classica «padella» setacciavano il greto del fiume alla ricerca di pagliuzze d’oro o pepite. Le ricerche sulle sponde dell’Adda sono favorite dal basso livello del fiume di questo periodo. I cercatori d’oro, cercano luoghi appartati. Una volta posizionati prendono la loro batea (termine tecnico della «padella» usata dai cercatori) e la immergono nell’acqua dell’Adda iniziando a setacciare il greto, e poi con la canaletta (attrezzo di legno o metallo scanalato) iniziano a filtrare il materiale alla ricerca di qualche pagliuzza d’oro. Un lavoro pesante, ma alla fine di una giornata trascorsa all’aria aperta, a volte i risultati sembrano davvero arrivare. stando alla fotografia inviata dai due cercatori di oro a Fiorenzo.
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