Parco del Curone: il nuovo coordinatore delle GEV è Simone Renoldi
Dal 13 gennaio Guardie Ecologiche e volontari del Parco del Curone hanno un nuovo coordinatore, la cui nomina si è resa necessaria per sostituire Giovanni Zardoni assurto alla carica di Presidente.
Il ruolo è ora ricoperto dal cinquantenne Simone Renoldi, entrato alcuni anni fa come semplice volontario e di recente diventato ufficialmente Gev a tutti gli effetti con decreto della Prefettura.
Nato e cresciuto a Saronno, dove lavora come ingegnere elettronico presso una multinazionale leader nel settore dei monitor professionali in campo medicale, ha cercato casa in Brianza abbandonando la metropoli milanese durante il periodo del Covid. Tra le colline del Parco ha trovato il suo “luogo del cuore”, essendo amante della natura e appassionato di fotografia naturalistica oltre che esperto di fototrappolaggio, tecnica che gli consente di sorprendere e immortalare i componenti della fauna locale soprattutto nelle ore notturne quando più facilmente escono allo scoperto.
Ma i suoi interessi non si esauriscono qui. La passione per la fotografia, nata grazie all’all’associazione radiceunopercento, e per l’astronomia - in particolare per l’affascinante fenomeno dell’aurora boreale - l’hanno portato anche a collaborare con un tour operator specializzato in viaggi in Nord Europa e Lapponia: grazie a questa collaborazione ha pubblicato un manuale tascabile che contiene tutte le informazioni necessarie per capire il fenomeno da un punto di vista scientifico e riuscire a fotografarlo al meglio.
Di tutto questo parla sul suo blog, una vera miniera per chi condivide interessi uguali o affini, oltre che sui suoi canali social.
Persona curiosa e intraprendente saprà di sicuro dare nuovo slancio alle attività di Gev e volontari: con le prime si intendono i volontari che hanno superato un apposito corso e successivo esame e che hanno l’obbligo di prestare 168 ore di servizio all’anno, mentre i secondi non hanno al momento particolari obblighi e non possono essere impiegati nei servizi di vigilanza ma danno il loro contributo ad altre attività quali l’apertura del museo di Ca’ Soldato, il monitoraggio e la manutenzione dei sentieri, le operazioni di salvataggio degli anfibi, la catalogazione della flora locale e l’organizzazione delle visite guidate.
Un’attività che il nuovo coordinatore vorrebbe promuovere e implementare è quella di incontri formativi sia per i volontari che per la cittadinanza: a breve, sia per gli incontri che per le visite guidate, dovrebbe essere redatto un calendario che sarà visibile sul sito del Parco.
Se si considera che tra Gev e semplici volontari si supera l’ottantina di persone, il ruolo del coordinatore può apparire molto impegnativo.
Ma il neo-eletto lo affronta senza patemi d’animo: “Il mio compito è tenere le fila delle attività e organizzare i turni per la loro copertura. La responsabilità legale delle Gev spetta però a una persona nominata dall’Ente Parco, che solitamente coincide con il direttore”, spiega Renoldi.
Oltre che curioso e appassionato il nuovo coordinatore sembra anche equilibrato e realista, il che non può che far ben sperare.