Merate: lettera aperta al sig. Sindaco

Egregio Signor Sindaco, a nove mesi dall’inizio del Suo mandato, è doveroso esprimere alcune osservazioni critiche riguardo all’operato dell’Amministrazione comunale di Merate. Purtroppo, l’impressione generale è quella di una gestione poco incisiva e caratterizzata da un immobilismo che sta penalizzando la città. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda l’assenza di opere pubbliche realizzate e la mancanza di una programmazione chiara per il futuro. A oggi, non si registrano interventi significativi in tema di manutenzione stradale, riqualificazione di spazi pubblici o investimenti infrastrutturali. Il rischio è quello di un progressivo degrado urbano, aggravato dall’inerzia amministrativa. A conferma di questa scarsa operatività, va sottolineato anche il ridotto numero di delibere approvate e di consigli comunali convocati. Solo 8 a gennaio. Una nuova amministrazione dovrebbe essere caratterizzata da fermento di idee, fatti e brillantezza proporzionata alla volontà di un giovane nel pieno della fantasia e della voglia, invece la macchina amministrativa appare paralizzata, con una Giunta che fatica a prendere decisioni e a dare risposte tempestive ai problemi della città. Tale inefficienza sembra derivare in gran parte dall’inesperienza degli amministratori, che, invece di affrontare con decisione le questioni aperte, sembrano procedere con estrema lentezza, generando frustrazione tra cittadini e consiglieri di maggioranza e paradossalmente anche di opposizione. Anche la gestione della viabilità e della sosta nel centro cittadino ha sollevato numerose critiche. L’intensificazione dei controlli sulla sosta e l’aumento delle sanzioni hanno generato malcontento tra commercianti e residenti, specialmente in aree come Piazza Vittoria. Nonostante gli incontri tra l’Amministrazione e gli esercenti, le soluzioni proposte appaiono ancora insufficienti per mitigare le difficoltà riscontrate. Il mercato comunale e la gestione dei rapporti con i commercianti e l’assenza di idee e di un piano di sviluppo sta creando insicurezza e crisi nel settore commerciale con il rischio di chiusure e la totale mancanza di attrattività per nuove aperture. Inoltre, decisioni come l’intitolazione del parco donato da Silvio Berlusconi alle “21 Madri Costituenti” hanno suscitato polemiche, evidenziando una gestione che talvolta sembra privilegiare scelte ideologiche rispetto a un’amministrazione imparziale e collegata alle reali esigenze dei cittadini . Sul fronte economico, l’aumento delle tasse comunali ha destato preoccupazione tra i cittadini. Sebbene sia comprensibile la necessità di reperire risorse per finanziare progetti locali, sarebbe auspicabile una maggiore attenzione nel bilanciare le esigenze di bilancio con la capacità contributiva della comunità. A ciò si aggiunge la gestione della sicurezza urbana, che appare insufficiente. Nonostante l’aumento di episodi di criminalità, come alla vigilia di natale, furti nelle abitazioni e rapine violente nel centro, non sono state adottate misure adeguate per garantire la sicurezza dei cittadini. Nulla è cambiato da questi gravi fatti. Questa inazione contribuisce a un crescente senso di insicurezza nella comunità. Infine, durante le sedute del Consiglio Comunale, sono emerse critiche riguardanti l’adeguatezza della Giunta nell’affrontare le questioni sollevate. In particolare, sono state evidenziate risposte insoddisfacenti su temi come i bonus comunali e l’utilizzo degli spazi pubblici, suggerendo la necessità di un approccio più approfondito e competente. In conclusione, la sensazione diffusa è che l’Amministrazione Salvioni stia sprecando tempo prezioso, bloccata da inesperienza e indecisione. Mi auguro che nei prossimi mesi vi sia un cambio di passo, con una gestione più dinamica ed efficace, capace di dare risposte concrete alle esigenze della città prima che sia troppo tardi. La preoccupazione inizia a serpeggiare tra le vie cittadine e tra i cittadini.
Una minoranza extra consigliare sotto la torre
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