Osnago: uno spettacolo delle scuole per non dimenticare
A chiudere le iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria dall'Istituto Comprensivo Bonfanti Valagussa, è stato uno spettacolo curato dalle classi quinte della scuola primaria di Lomagna e la classe 3^D della scuola secondaria di primo grado.
Nella serata di venerdì 31 gennaio la sala cine teatro Sironi di Osnago si è gremita di genitori e parenti per assistere a due rappresentazioni, per le quali cinquantasette alunni si sono preparati con tanto impegno negli ultimi mesi. Un evento speciale, che per la prima volta ha unito i diversi plessi, che si sono interrogati a lungo sul tema della Shoah fino ad arrivare all'idea di rendersi protagonisti nel testimoniare un pezzo di storia buia. “Come genitori, insegnanti, educatori e come comunità dobbiamo trasmettere ai giovani il ricordo di quello che è stato, perché senza memoria perdiamo noi stessi” è stato l'invito lanciato prima di lasciare spazio alle classi quinte, che hanno portato sul palco “La nascita del nome del nostro istituto”.
I ragazzi, raggiungendo uno alla volta i microfoni, hanno raccontato la storia di Antonio Bonfanti, il cittadino di Osnago deportato a Mauthausen dove morì il 25 gennaio del 1945 e del cernuschese Angelo Valagussa, ucciso anche lui, a soli 22 anni a Mauthausen. Due uomini ricordati già nei rispettivi paesi di nascita, Antonio da una targa commemorativa e una pietra d'inciampo e Angelo da un cippo, due personaggi della Resistenza, onorati ogni giorno dall'istituto comprensivo intitolato a loro nome.
Il dirigente dell'istituto comprensivo Calogero Fucà si è complimentato con gli alunni e gli insegnanti per l'importante lavoro svolto, prima di invitare sul palco il sindaco di Cernusco Gennaro Toto, la sindaca di Lomagna Cristina Citterio, il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia e la vicesindaca di Osnago Maria Grazia Caglio, che hanno rimarcato il dovere della scuola nel trasmettere i giusti valori e la memoria di un pezzo di storia che non dovrà mai essere dimenticato. “Per combattere l'indifferenza l'arma più potente è il lavorare insieme, non è stato facile, ma penso che abbiate imparato il valore dell'andare oltre, la base per fare una memoria viva che non sia fatta solo di parole” è stato sottolineato ai giovani. Un invito è stato rivolto anche ai genitori presenti, di prendere esempio da questi ragazzi che si sono messi in gioco per ricordare, per preparare per loro il migliore mondo possibile, accogliendo il loro grido di lotta contro la violenza.
Nella serata di venerdì 31 gennaio la sala cine teatro Sironi di Osnago si è gremita di genitori e parenti per assistere a due rappresentazioni, per le quali cinquantasette alunni si sono preparati con tanto impegno negli ultimi mesi. Un evento speciale, che per la prima volta ha unito i diversi plessi, che si sono interrogati a lungo sul tema della Shoah fino ad arrivare all'idea di rendersi protagonisti nel testimoniare un pezzo di storia buia. “Come genitori, insegnanti, educatori e come comunità dobbiamo trasmettere ai giovani il ricordo di quello che è stato, perché senza memoria perdiamo noi stessi” è stato l'invito lanciato prima di lasciare spazio alle classi quinte, che hanno portato sul palco “La nascita del nome del nostro istituto”.
I ragazzi, raggiungendo uno alla volta i microfoni, hanno raccontato la storia di Antonio Bonfanti, il cittadino di Osnago deportato a Mauthausen dove morì il 25 gennaio del 1945 e del cernuschese Angelo Valagussa, ucciso anche lui, a soli 22 anni a Mauthausen. Due uomini ricordati già nei rispettivi paesi di nascita, Antonio da una targa commemorativa e una pietra d'inciampo e Angelo da un cippo, due personaggi della Resistenza, onorati ogni giorno dall'istituto comprensivo intitolato a loro nome.
La narrazione è poi uscita dai piccoli comuni brianzoli per riportare la breve vita di Anna Frank, in un adattamento dal titolo “Siamo tutti Anna Frank”. Basandosi sul diario scritto dalla ragazza tra il 12 giugno 1942 e il 1°agosto 1944, pochi giorni prima che lei e la famiglia venissero scoperti nel loro nascondiglio, gli alunni si sono scambiati il ruolo della protagonista, per sottolineare l'uguaglianza tra tutti gli individui. I ragazzi hanno trasmesso con emozione la triste sorte toccata alla famiglia Frank e a milioni di ebrei, un destino che sta toccando anche oggi, a causa dei conflitti, migliaia di vittime innocenti. Lo spettacolo si è concluso con la canzone “Il costume da torero” e da un appello alla pace e al cessate il fuoco.
Il dirigente dell'istituto comprensivo Calogero Fucà si è complimentato con gli alunni e gli insegnanti per l'importante lavoro svolto, prima di invitare sul palco il sindaco di Cernusco Gennaro Toto, la sindaca di Lomagna Cristina Citterio, il sindaco di Montevecchia Ivan Pendeggia e la vicesindaca di Osnago Maria Grazia Caglio, che hanno rimarcato il dovere della scuola nel trasmettere i giusti valori e la memoria di un pezzo di storia che non dovrà mai essere dimenticato. “Per combattere l'indifferenza l'arma più potente è il lavorare insieme, non è stato facile, ma penso che abbiate imparato il valore dell'andare oltre, la base per fare una memoria viva che non sia fatta solo di parole” è stato sottolineato ai giovani. Un invito è stato rivolto anche ai genitori presenti, di prendere esempio da questi ragazzi che si sono messi in gioco per ricordare, per preparare per loro il migliore mondo possibile, accogliendo il loro grido di lotta contro la violenza.
I.Bi.