Il politichese della Regione. C'è un dottore "nuovo" nell'aria, anzi...è antico
Gentile direttore, buongiorno.
Scrivo con riferimento al passaggio da MMG “provvisorio” a “di ruolo” del dr. Luciano, a Merate.
Stanti i tempi, non può che essere una gran bella notizia vedere che un medico di famiglia sia confermato, anziché “perduto”, per pensionamento o trasferimento. Tuttavia mi ha colpito, e qui voglio rimarcare, il testo della lettera ufficiale, spedita agli assistiti, a firma del dirigente competente.
Così recita, tra l'altro, tale lettera:
“Gentile Sig./Sig.ra,
con la presente desideriamo informarla che il 3 FEBBRAIO p.v. cesserà l’incarico provvisorio di medicina generale conferito al dr. ANDREA LUCIANO poiché contestualmente, nell’ambito territoriale di MERATE, s’inserirà un nuovo Medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) titolare; questo incrementa le scelte a sua disposizione”.
A mio parere, più correttamente, la newsletter del Comune di Merate, che ha anticipato tale missiva, invece dice:
“Si informa la cittadinanza che dal 3 febbraio 2025 verrà inserito il medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) dr. ANDREA LUCIANO. Nella medesima data il dr. LUCIANO cesserà l'incarico provvisorio. Gli assistiti, ai quali è stata trasmessa informativa in merito, allegata, dovranno procedere alla scelta tra i medici di ruolo dell'ambito di Merate con disponibilità”.
Se è vero che anche le parole contano, è un po’ triste dover constatare che la lettera ufficiale del Sistema Sociosanitario regionale, invece che orientarsi alla miglior comprensione dei fatti, sia stata scritta in “politichese”.
A mio giudizio, ma penso di molti, la frase “poiché contestualmente, nell’ambito territoriale di MERATE, s’inserirà un nuovo Medico ” sembra lasciar intendere che un medico cessi la sua attività, ma per fortuna ecco arrivare un “nuovo” medico; solo che, rendendosi poi conto dei fatti, a quel punto la frase seguente “questo incrementa le scelte a sua disposizione” sa proprio di presa in giro.
Ma quale "incremento"? Quale “scelta”?
L’ottimo dottor Luciano è stato, per così dire, promosso da precario a di ruolo (molto bene!), ma non c’è proprio né nulla di “nuovo”, né alcuna possibilità di ulteriore “scelta”, rispetto all'esistente.
Anzi!
Invece di fare la cosa più logica del mondo, anche per il medico stesso, ovvero, semplicemente, confermare i pazienti del dottor Luciano quali suoi assistiti, evitando a lui e a tutti una gran confusione burocratica, con ressa in farmacia o improperi sulle piattaforme digitali (che sappiamo essere tanto preziose quanto, a volte, kafkiane), la Regione Lombardia obbliga a questo entropico ed inutile girotondo di re-iscrizioni, ma ha il coraggio di presentarlo come un”incremento di scelta”!
E non si dica “così dice la legge”, perché la legge la scrive chi governa e una simile, inutile, confusione dovrebbe essere proibita per legge, non determinata dalla stessa.
Infine, mi permetto di considerare: in che mondo migliore vivremmo se la comunicazione istituzionale fosse semplice, chiara, d’aiuto e sanamente asettica e, soprattutto, se le scelte fossero di buonsenso e non fiscali.
In questa situazione ritengo si possa dire: per fortuna che un ente (il Comune) ha messo la toppa alla comunicazione di un altro ente (la Regione). Bene, ma non benissimo.
Scrivo a merateonline perché, hai visto mai, evidenziando pubblicamente questi gnommeri gaddiani, magari qualcuno fa un po’ di autocritica e valuta di migliorare i meccanismi, per il futuro.
Se la sostanza va di male in peggio, col pubblico sempre più sacrificato a beneficio del privato (questa è una scelta politica per me deprecabile, ma… w la democrazia!), che almeno la forma della comunicazione vada nel senso di un sollievo per gli assistiti e non in quello di generare confusione ed ulteriori, inutili fastidi.
Cordialmente,
Scrivo con riferimento al passaggio da MMG “provvisorio” a “di ruolo” del dr. Luciano, a Merate.
Stanti i tempi, non può che essere una gran bella notizia vedere che un medico di famiglia sia confermato, anziché “perduto”, per pensionamento o trasferimento. Tuttavia mi ha colpito, e qui voglio rimarcare, il testo della lettera ufficiale, spedita agli assistiti, a firma del dirigente competente.
Così recita, tra l'altro, tale lettera:
“Gentile Sig./Sig.ra,
con la presente desideriamo informarla che il 3 FEBBRAIO p.v. cesserà l’incarico provvisorio di medicina generale conferito al dr. ANDREA LUCIANO poiché contestualmente, nell’ambito territoriale di MERATE, s’inserirà un nuovo Medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) titolare; questo incrementa le scelte a sua disposizione”.
A mio parere, più correttamente, la newsletter del Comune di Merate, che ha anticipato tale missiva, invece dice:
“Si informa la cittadinanza che dal 3 febbraio 2025 verrà inserito il medico del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (MMG) dr. ANDREA LUCIANO. Nella medesima data il dr. LUCIANO cesserà l'incarico provvisorio. Gli assistiti, ai quali è stata trasmessa informativa in merito, allegata, dovranno procedere alla scelta tra i medici di ruolo dell'ambito di Merate con disponibilità”.
Se è vero che anche le parole contano, è un po’ triste dover constatare che la lettera ufficiale del Sistema Sociosanitario regionale, invece che orientarsi alla miglior comprensione dei fatti, sia stata scritta in “politichese”.
A mio giudizio, ma penso di molti, la frase “poiché contestualmente, nell’ambito territoriale di MERATE, s’inserirà un nuovo Medico ” sembra lasciar intendere che un medico cessi la sua attività, ma per fortuna ecco arrivare un “nuovo” medico; solo che, rendendosi poi conto dei fatti, a quel punto la frase seguente “questo incrementa le scelte a sua disposizione” sa proprio di presa in giro.
Ma quale "incremento"? Quale “scelta”?
L’ottimo dottor Luciano è stato, per così dire, promosso da precario a di ruolo (molto bene!), ma non c’è proprio né nulla di “nuovo”, né alcuna possibilità di ulteriore “scelta”, rispetto all'esistente.
Anzi!
Invece di fare la cosa più logica del mondo, anche per il medico stesso, ovvero, semplicemente, confermare i pazienti del dottor Luciano quali suoi assistiti, evitando a lui e a tutti una gran confusione burocratica, con ressa in farmacia o improperi sulle piattaforme digitali (che sappiamo essere tanto preziose quanto, a volte, kafkiane), la Regione Lombardia obbliga a questo entropico ed inutile girotondo di re-iscrizioni, ma ha il coraggio di presentarlo come un”incremento di scelta”!
E non si dica “così dice la legge”, perché la legge la scrive chi governa e una simile, inutile, confusione dovrebbe essere proibita per legge, non determinata dalla stessa.
Infine, mi permetto di considerare: in che mondo migliore vivremmo se la comunicazione istituzionale fosse semplice, chiara, d’aiuto e sanamente asettica e, soprattutto, se le scelte fossero di buonsenso e non fiscali.
In questa situazione ritengo si possa dire: per fortuna che un ente (il Comune) ha messo la toppa alla comunicazione di un altro ente (la Regione). Bene, ma non benissimo.
Scrivo a merateonline perché, hai visto mai, evidenziando pubblicamente questi gnommeri gaddiani, magari qualcuno fa un po’ di autocritica e valuta di migliorare i meccanismi, per il futuro.
Se la sostanza va di male in peggio, col pubblico sempre più sacrificato a beneficio del privato (questa è una scelta politica per me deprecabile, ma… w la democrazia!), che almeno la forma della comunicazione vada nel senso di un sollievo per gli assistiti e non in quello di generare confusione ed ulteriori, inutili fastidi.
Cordialmente,
Sergio