Olgiate: la classe 1976 di Mondonico a cena insieme
Sono passati quarant’anni dalla famosa nevicata del 1985. Chi c’era conserva ricordi ben precisi di quei giorni di gennaio in cui la neve anche nel Meratese “paralizzò” tutto quanto, soprattutto chi ai tempi era solo un bambino e frequentava le scuole elementari.
Infatti, questo curioso anniversario ha scaturito in un gruppo di amici olgiatesi – oggi quasi 50enni – una serie di ricordi che sono poi sfociati nella voglia di organizzare una cena con tutti i compagni di classe con cui frequentavano l’allora scuola di Mondonico, che chiuse poi definitivamente alla fine del 1986. L’impresa è riuscita, anche se qualcuno a causa di imprevisti o perché abita all’estero non ha potuto partecipare.
Nella serata di sabato 18 gennaio al ristorante “Bonanomi” di Santa Maria Hoè si sono riuniti a cena i componenti della classe 1976 con la loro maestra Daniela Lavelli, insegnante unica che ai tempi li guidò dalla 1ª alla 5ª elementare.
La classe, come anticipato fu una delle ultime a frequentare l’allora plesso di Mondonico, sito in via alle scuole e oggi trasformate in residenze. Grazie all’appassionato di storia locale Lorenzo Brusetti, che più volte ha contribuito ad articoli di carattere storico apparsi tra le colonne di questo giornale con il suo vasto archivio, riportiamo in fondo all’articolo alcune nozioni riguardo alla costruzione e l’evoluzione della scuola.
Quanto alla cena, si è trattato di una serata speciale ed emozionante. “Era la prima volta che ci riunivamo come classe” racconta Stefano Cannoni, che insieme agli amici ed ex compagni Massimiliano, Luca, Davide e Roberto ha avuto l’idea di organizzare l'incontro.
“Siamo sempre stati una classe molto unita, anche se poi non siamo mai usciti tutti insieme. Con alcuni non ci vedevamo da parecchio tempo, ma grazie ai social siamo riusciti a rintracciare quasi tutti”.
Ha partecipato alla cena anche la maestra Lavelli. “È stata molto contenta, non se lo aspettava. L’abbiamo accolta con un mezzo di fiori”. L’insegnante aveva guidato la classe dalla prima alla quarta presso la scuola di Mondonico, fino al dicembre del 1986, poi, gli ultimi mesi presso l’attuale scuola primaria di viale Sommi Picenardi, che lei e gli alunni furono i primi a “vivere”.
Nel corso della serata il gruppo ha rievocato vecchi ricordi e si è aggiornato riguardo a come vanno ora le cose. Non è mancato il tempo per scattarsi alcune foto ricordo, tra cui una nello stesso ordine in cui erano stati immortalati 40 anni prima durante lo scatto di classe con la maestra. Al termine della cena non è stato escluso di ripetere presto.
“Vedremo – ha detto Stefano Cannoni. Essendo noi del 1976, l’anno prossimo abbiamo un’altra tappa…”.
Infatti, questo curioso anniversario ha scaturito in un gruppo di amici olgiatesi – oggi quasi 50enni – una serie di ricordi che sono poi sfociati nella voglia di organizzare una cena con tutti i compagni di classe con cui frequentavano l’allora scuola di Mondonico, che chiuse poi definitivamente alla fine del 1986. L’impresa è riuscita, anche se qualcuno a causa di imprevisti o perché abita all’estero non ha potuto partecipare.
Nella serata di sabato 18 gennaio al ristorante “Bonanomi” di Santa Maria Hoè si sono riuniti a cena i componenti della classe 1976 con la loro maestra Daniela Lavelli, insegnante unica che ai tempi li guidò dalla 1ª alla 5ª elementare.
La classe, come anticipato fu una delle ultime a frequentare l’allora plesso di Mondonico, sito in via alle scuole e oggi trasformate in residenze. Grazie all’appassionato di storia locale Lorenzo Brusetti, che più volte ha contribuito ad articoli di carattere storico apparsi tra le colonne di questo giornale con il suo vasto archivio, riportiamo in fondo all’articolo alcune nozioni riguardo alla costruzione e l’evoluzione della scuola.
Quanto alla cena, si è trattato di una serata speciale ed emozionante. “Era la prima volta che ci riunivamo come classe” racconta Stefano Cannoni, che insieme agli amici ed ex compagni Massimiliano, Luca, Davide e Roberto ha avuto l’idea di organizzare l'incontro.
“Siamo sempre stati una classe molto unita, anche se poi non siamo mai usciti tutti insieme. Con alcuni non ci vedevamo da parecchio tempo, ma grazie ai social siamo riusciti a rintracciare quasi tutti”.
Ha partecipato alla cena anche la maestra Lavelli. “È stata molto contenta, non se lo aspettava. L’abbiamo accolta con un mezzo di fiori”. L’insegnante aveva guidato la classe dalla prima alla quarta presso la scuola di Mondonico, fino al dicembre del 1986, poi, gli ultimi mesi presso l’attuale scuola primaria di viale Sommi Picenardi, che lei e gli alunni furono i primi a “vivere”.
Nel corso della serata il gruppo ha rievocato vecchi ricordi e si è aggiornato riguardo a come vanno ora le cose. Non è mancato il tempo per scattarsi alcune foto ricordo, tra cui una nello stesso ordine in cui erano stati immortalati 40 anni prima durante lo scatto di classe con la maestra. Al termine della cena non è stato escluso di ripetere presto.
“Vedremo – ha detto Stefano Cannoni. Essendo noi del 1976, l’anno prossimo abbiamo un’altra tappa…”.
Storia della scuola di Mondonico
Contributo di Lorenzo Brusetti
Era il 1900, quando Mondonico era Comune autonomo, l’istruzione scolastica elementare era organizzata in due plessi separati, a Valmara, dove erano attivate solo le prime quattro classi elementari, mancando la quinta, e con classi divise tra maschi e femmine fino al 1914. In quell'anno furono create classi miste. Un secondo plesso era ubicato in centro a Mondonico, con solo quattro classi miste. Il Comune di Mondonico soffriva la sua peculiare forma geografica. Essendo nato dalla fusione di cinque Comuni nel 1760 (Mondonico, Porchera, Valicelli, Olcellera e Borlengo), il territorio comunale si trovava nettamente diviso in due parti: la piana di Mondonico e la valle di S. Zeno e Porchera. Il numero di abitanti si divideva equamente tra le due zone del paese.
Nel 1904 il Comune di Mondonico scrisse al Sottoprefetto di Como ipotizzando la creazione di una nuova scuola elementare mista da erigersi sulla strada pedonale che collega la Squadra con Valmara. Gravi problemi di budget comunale però rimandarono la decisione definitiva di molti anni. Nel 1923 si diede mandato di ideare un nuovo e moderno edificio scolastico sui terreni donati appositamente dal Rag. Cav. Achille Prevosti. L'edificio inizialmente prevedeva tre aule (una maschile, una femminile e una mista), ognuna dotata di tre accessi separati. Pure l'accesso dalla strada era separato, con una entrata lato Mondonico e una entrata lato strada per Valmara. Il contatto anche visivo tra maschi e femmine era impedito anche da apposite tesate in tela metallica. Nei corridoi erano posti gli spogliatoi, ossia dove i bambini mettevano i giacconi. Al piano superiore si trovavano i locali del Municipio. Ai due lati estremi dell'edificio erano i gabinetti, con tazze alla turca.
L’asta pubblica per l’assegnazione dei lavori andò però deserta per ben due volte. Alla fine vinse l'appalto la ditta Antonio Ghezzi di Valmara. La scuola fu inaugurata nel 1926: l'accorpamento di Mondonico con Olgiate, eliminò l'esigenza di un municipio a Mondonico, e tutto il piano superiore fu a disposizione della scuola. In seguito a successivi lavori di riorganizzazione, nel Dopoguerra la scuola era dotata di cinque aule al piano inferiore (1°, 2°, 3° elementare; palestra; aula insegnanti) con due file di gabinetti lungo il lato ovest ed est. Al piano superiore, centralmente, le aule di 4° e 5° elementare, mentre nel sottotetto erano spazi per il deposito dei materiali e un piccolo locale usato negli anni '80 per lo sviluppo delle pellicole fotografiche.