Accadeva 30 anni fa/151 ottobre 1994: Merate varato il Prg. Demontis chiude la sede PSI. Lettera di Gabriella Maggioni

Il Piano Regolatore Generale di Merate è decollato. Venerdì 30 settembre, dopo due giorni di intenso dibattito il Consiglio lo ha adottato col voto favorevole della maggioranza (Dc-Psi-Pri) e del Pds, con l’astensione dei Verdi e il voto contrario della Lega. Il prossimo passaggio è per i cittadini che hanno trenta giorni dopo altrettanti di esposizione per formulare osservazioni. Infine tornerà in Aula per l’approvazione finale. Ci sono robuste previsioni di sviluppo edilizio soprattutto residenziale; c’è la previsione di chiusura del centro storico mediante il ripristino di anelli di percorrenza esterni; c’è l’individuazione di aree industriali attrezzate, cioè pronte all’uso. Veles Gualtieri, leader dell’ex Pci ora Pds fa presente che nel decennio 80/90 solo un terzo delle superfici industriali è stato sfruttato. Le vere bordate arrivano dal capo leghista Bruno Mauri che fa piazza pulita dell’accademia e affonda il bisturi nella carne. Un solo riconoscimento: questo Prg fa un passo avanti rispetto al degrado operato da quarant’anni di amministrazione democristiana. Mauri accusa la maggioranza guidata dal sindaco Mario Gallina con accanto il vice nonché assessore all’urbanistica Aldo Castelli di eccessiva previsione edificatoria, troppi cambi d’uso dei terreni e un’offerta di aree industriali che le aziende non chiedono, quando addirittura non chiudono. Mauri boccia: il terziario a Pagnano, le nuove case a Cascina Vedù, la cooperativa Pagnanovanta per motivi di viabilità e per il danno arrecato all’insediamento agricolo esistente, i cambi di destinazione d’uso dei terreni di via Verdi, via Agnesi via Cernuschi-via Como. Mauri avverte anche che ci sono episodi non chiari e cita esempi di terreni acquistati anzitempo. Una querelle che andrà avanti a lungo.
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A Cernusco le opposizioni non vogliono sentire parlare della nuova scuola elementare che la maggioranza guidata da Antonio Conrater vorrebbe costruire. Così la Lega Nord con Amedeo Rigamonti, Sergio Colombo e Gianni Cereda e Rinnovamento Democratico con Mario Oldani e Vittorio Amato scrivono al sindaco che chiedere la convocazione di un referendum popolare. Una petizione contraria alla costruzione della scuola che andrebbe a occupare gran parte di un terreno di proprietà pubblica era già stata sottoscritta da 730 cernuschesi.
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Una interessante inchiesta sul “prestito di libri” evidenzia come i casatesi siano un popolo di assidui lettori. Tra le biblioteche associate al sistema bibliotecario intercomunale meratese, Casatenovo risulta la migliore in assoluto sia per quanto riguarda il numero degli iscritti al prestito annuale sia per il totale dei volumi dati in prestito a domicilio.
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Casatenovo batte addirittura la biblioteca di Merate. A Merate gli iscritti annuali sono 2.365 a Casatenovo 2.970. Ecco le tabelle frutto dello studio varato da Regione Lombardia tra le 1.118 biblioteche comunali sparse capillarmente nei comuni lombardi.
Finalmente dopo anni di discussione iniziano i lavori di costruzione della palestra del liceo Agnesi. I ragazzi sono ancora costretti per le ore di ginnastica a trasferirsi nella palestra del centro sportivo di via Matteotti con dispersione di tempo e denaro per i bus. L’architetto Dario Ronchi, responsabile dell’Ufficio tecnico ha rassicurato il preside Giuseppe Gangi che a breve partiranno i lavori. Base di gara 1.800 milioni ma l’impresa Cerutti di Milano ha proposto il 27% di ribasso per cui il costo finale sarà di 1.200 milioni.
La comunità di Sartirana si appresta ad un’altra inaugurazione. Il 9 ottobre dopo la S. Messa delle 11 monsignor Giuseppe Arosio “benedice” le due campane collocate sulla nuova chiesa. La campana maggiore è dedicata a San Giovanni Battista e ha incisa la scritta in latino: “al precursore Giovanni Battista, in ricordo del nostro battesimo ottienici di conservare sempre la Fede. A ricordo di papa Giovanni Paolo I”. La campana minore è invece dedicata a San Paolo apostolo e su di essa è incisa la scritta sempre in latino: “all’apostolo Paolo, maestro della parola, la mia voce è voce di vita, vi chiamo: venire ai Santi Misteri”.
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Malavita scatenata contro le banche. Lunedì 3 ottobre assalto alla Banca di Roma di Osnago che apriva presso il centro commerciale I Portici vicino all’incrocio della Cappelletta. I banditi hanno lanciato una Thema contro il vetro blindato della banca. Poi due sono entrati con pistola e fucile a canne mozze e si sono impossessati di 75 milioni di lire minacciando continuamente direttore e impiegati di sparare al minimo segno di reazione.
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Quindi sono fuggiti su una Audi 80 ritrovata a Montevecchia e risultata rubata a Usmate. Il 4 ottobre attorno alle 15.30 colpita la Banca Briantea di Lomagna. Per eludere il metal detector e la chiusura automatica delle porte in banca è entrata una persona come fosse un cliente normale, lo stesso ha poi agevolato l’ingresso di due complici, questi invece armati e travisati con calze di nylon. Bottino 35 milioni di lire più la cassetta con la videoregistrazione. Fuga a bordo di un’Alfa 164 rubata a Milano e ritrovata a Usmate.
Ma non c’è pace neppure per le farmacie. Alle 19 del 12 ottobre un giovane entra nella farmacia di Robbiate, è armato di siringa che dice contagiata dal virus dell’HIV, che provoca l’insorgere dell’AIDS. Alla dottoressa e ai tre clienti intima di non muoversi e di consegnare il denaro contenuto nella cassa, circa 400mila euro. Venti minuti dopo lo stesso giovane, sempre col visto parzialmente coperto da un casco fa irruzione nella farmacia di via Dante a Cornate D’Adda. Ma stavolta impugna una pistola. Alla cassiera e al farmacista ordina di mettere sul banco i soldi, circa 500mila lire poi non contento fa svuotare le tasche anche ai due clienti presenti nel locale mettendo assieme altre 150mila lire.
Ecco un’operazione che andrebbe portata a esempio ai nostri agenti che di “segreto” hanno solo il codice con cui rispondono ai cittadini (Agente 25 . . . .tutto da ridere). Siamo a Robbiate, un noto locale ha organizzato una festa di fine estate che si preannuncia ad alta trasgressione “erotika”. Due vigilesse all’epoca di 27 e 23 anni si presentano in incognito. Girano per il locale, parlano con la gente, annotano tutti i particolari, cosa va e, soprattutto, cosa non va. Si fermano sul piazzale nonostante gli scrosci di pioggia tanto che qualcuno le “abborda” e qualche altro le scambia per posteggiatrici. Al termine della serata le due agenti tornano in ufficio, indossano la divisa e si ripresentano al locale contestando le mancanze riscontrate durante il sopralluogo da “infiltrate”. Un mese dopo, il 14 ottobre, viene riproposta una sfilata di moda ma gli organizzatori si sono trovati tra le mani l’ordinanza del commissario prefettizio che vietava l’evento.
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Giovanni Villa e Angelo Panzeri

Botta e risposta a Imbersago tra il sindaco Giovanni Villa e il capogruppo socialista Angelo Panzeri. Quest’ultimo aveva pronunciato affermazioni sul costo di alcuni lavori pubblici che la Giunta aveva ritenuto diffamatori, procedendo con una denuncia. Il gruppo di maggioranza per vederci più chiaro aveva presentato una interpellanza firmata da Aldo Mari, Giovanni Ghislandi, Annamaria Mandelli, Fabrizio Riva, Mario Viganò, Giuseppe Villa e Elena Consonni. Ma al momento di discuterla in Aula, Angelo Panzeri se n’era andato dicendo di aver inviato una lettera al Prefetto e di attendere la risposta. In realtà il Sindaco già aveva fornito i dati richiesti: i lavori al piazzale del traghetto non erano costati 250 milioni come sostenuto da Panzeri ma 187, la ristrutturazione del vecchio traghetto era costata 45 milioni non 80 come affermato dal leader socialista. E così via. Chiude la vicenda in Consiglio Giovanni Ghislandi: “Non capisco quale scopo possano avere i socialisti. Se veramente avessero dubitato di come si è operato avrebbero dovuto presentare un esposto alla Magistratura. Perché non l’hanno fatto?”.
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Il 13 settembre 2024 si è spenta all’Hospice di Airuno la dottoressa Gabriella Maggioni. Combatteva contro un tumore da trent’anni. Ci piace qui ricordare una bella pagina che la Gazzetta di Merate diretta da Ernesto Galigani (che domenica 16 ottobre si era unito in matrimonio con Daniela Martini) aveva dedicato all’associazione “Vivi” fondata da persone affette da questa malattia.
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La pagina firmata da Anna Maria Vicini era di fatto costruita su una lunga intervista alla Maggioni. Un’intervista tutta da leggere. Qui riproduciamo soltanto la lettera che la dottoressa, allora 41enne ha scritto per il settimanale, prematuramente uscito dalle edicole.
A pochi mesi dal voto, il Partito Popolare, nuovo nome della Democrazia Cristiana, si ritrova alle prese con le candidature. Mario Gallina sindaco uscente aveva fatto sapere di non volersi ricandidare. Ma durante un incontro con la sezione Gallina sorprende tutti annunciando la volontà di restare in campo. La seduta era stata organizzata dal vice segretario Augusto Cogliati anziché dal segretario Luca Stucchi. Di fatto si apriva la prima vera frattura all’interno dell’ex Balena Bianca.
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Luca Stucchi e Roberto Formigoni

Stucchi rappresenta la componente di Comunione e Liberazione che guarda all’area moderata, diciamo più di centrodestra, mentre il partito Popolare è di centro con lo sguardo a sinistra. E questa prima faglia diventerà un abisso proprio nel 1995 con le elezioni comunali. Restano in campo ma in attesa di sviluppi gli assessori uscenti Raffaele Desario (Bilancio), Laura Crippa (Servizi sociali) e Andrea Colombo (Sport e commercio). Mentre Giovanni Battista Albani annuncia l’indisponibilità alla ricandidatura. Come vedremo il prossimo anno le cose andranno in maniera ben diversa: Gallina resterà a casa e Albani di nuovo in Consiglio.
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Una frattura che in città qualcuno ancora ricorda. Martedì 25 ottobre alle ore 21 scatta la conta e i numeri sono chiari: una sessantina di componenti della famosa Polifonica di Sabbioncello lascia per seguire il maestro Massimo Mazza a Sartirana. Col fondatore, padre Vincenzo Conti, restano solo una decina di coristi. E ora Merate ha due corali. Ma entrambe si fregiano del titolo di Polifonica di Sabbioncello, come conferma il presidente dei fuoriusciti Alfio Zanardo. “Divergenze artistiche insanabili” spiega Mazza.
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Il 14 ottobre, dopo 49 anni, chiude la sezione del Partito Socialista Italiano di piazzetta Faverzani a Merate. L’ultimo segretario Romualdo Demontis scrive una lettera ai “compagni socialisti” rimasti per annunciare l’ormai definitiva chiusura della storica sezione. Mancano iscritti e pure il consenso. Inutile continuare. I disastri a livello nazionale hanno colpito anche le oneste sedi locali. Ora si tratta di vendere gli arredi per mettere assieme un milione e mezzo e saldare i residui debiti.
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E’ finita davvero un’epoca. La foto grande è di rilevanza eccezionale: mostra un Marcello Basosi “giovane” – leader indiscusso del PSI meratese – con il sen. Tommaso Merlino, l’ing.Luigi Zappa e il dottor Giacomo Romerio. Erano gli anni sessanta, e la sede il prestigioso collegio Manzoni in occasione di un “Settembre meratese”. L’altra foto ritrae l’ingresso della sezione del PSI di piazzetta Faverzani.
 

Quale foto di trent’anni fa.
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San Zeno, inaugurata la nuova scuola materna alla presenza del sindaco di Olgiate Gabriele Mandelli e del parroco di San Zeno don Giancarlo Cereda

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Due belle immagini di Rovagnate: la Sagra del Rosario e la visita alla Vinicola Ghezzi

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La squadra di calcio del Lomagna, “ideata” e presieduta dal ragionier Roberto Zuccalli

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La classe 1956 di Robbiate in festa al ristorante Idris di Calco (con un paio di infiltrati di Merate

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Una immagine della sezione nuoto della Libertas Merate guidata dall’allenatore Eugenio Brembilla

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La formazione del Merate pallavolo che milita in serie B

 

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