Lomagna: benedizione degli animali e falò per s. Antonio
Il tradizionale Falò di Sant'Antonio è tornato a Lomagna nella giornata di ieri, domenica 19 gennaio, regalando al paese un momento di gioia e condivisione.
L'evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei volontari delle vie Fornace e Belvedere, degli Alpini, dell'InterClub, del GSO, dell'oratorio San Luigi e della Protezione Civile, che hanno lavorato per restituire ai cittadini questa amata festa.
Il ritrovo è avvenuto alle ore 16 davanti alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove numerosi cittadini si sono radunati per avviarsi insieme verso la Fornace. Ad attenderli c'era il grande falò, simbolo dell'iniziativa, e diversi stand che offrivano cibo e bevande calde, creando un'atmosfera accogliente e conviviale.
Alle 17 è stato acceso il falò, un momento suggestivo che ha scaldato i cuori dei presenti, consolidando quel senso di comunità che caratterizza queste occasioni. Don Andrea ha guidato la cerimonia di benedizione, rivolgendosi ai fedeli ma anche agli animali domestici che li accompagnavano.
Durante il suo intervento, il parroco ha letto un passo del libro dell'Esodo, ricordando l'episodio del roveto ardente in cui Mosè incontrò Dio. Questo parallelo ha aggiunto una dimensione spirituale all'evento, sottolineando il significato simbolico del fuoco come segno di unione e presenza divina.
Don Andrea ha inoltre dedicato parole di gratitudine agli animali, lodandone l'importanza nella vita degli uomini come fonte di affetto e compagnia. Ha poi espresso apprezzamento per l'impegno degli organizzatori, sottolineando come l'evento abbia contribuito a ravvivare lo spirito di comunione del paese, proprio come il fuoco riaccende il calore.
L'iniziativa ha rappresentato un'occasione unica per ritrovarsi, rafforzare i legami comunitari e riscoprire il valore delle tradizioni. Il falò di Sant'Antonio, con il suo simbolismo e la partecipazione entusiasta di giovani e adulti, ha riportato a Lomagna un momento indimenticabile, capace di scaldare non solo le mani, ma anche i cuori.
L'evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei volontari delle vie Fornace e Belvedere, degli Alpini, dell'InterClub, del GSO, dell'oratorio San Luigi e della Protezione Civile, che hanno lavorato per restituire ai cittadini questa amata festa.
Il ritrovo è avvenuto alle ore 16 davanti alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove numerosi cittadini si sono radunati per avviarsi insieme verso la Fornace. Ad attenderli c'era il grande falò, simbolo dell'iniziativa, e diversi stand che offrivano cibo e bevande calde, creando un'atmosfera accogliente e conviviale.
Alle 17 è stato acceso il falò, un momento suggestivo che ha scaldato i cuori dei presenti, consolidando quel senso di comunità che caratterizza queste occasioni. Don Andrea ha guidato la cerimonia di benedizione, rivolgendosi ai fedeli ma anche agli animali domestici che li accompagnavano.
Durante il suo intervento, il parroco ha letto un passo del libro dell'Esodo, ricordando l'episodio del roveto ardente in cui Mosè incontrò Dio. Questo parallelo ha aggiunto una dimensione spirituale all'evento, sottolineando il significato simbolico del fuoco come segno di unione e presenza divina.
Don Andrea ha inoltre dedicato parole di gratitudine agli animali, lodandone l'importanza nella vita degli uomini come fonte di affetto e compagnia. Ha poi espresso apprezzamento per l'impegno degli organizzatori, sottolineando come l'evento abbia contribuito a ravvivare lo spirito di comunione del paese, proprio come il fuoco riaccende il calore.
L'iniziativa ha rappresentato un'occasione unica per ritrovarsi, rafforzare i legami comunitari e riscoprire il valore delle tradizioni. Il falò di Sant'Antonio, con il suo simbolismo e la partecipazione entusiasta di giovani e adulti, ha riportato a Lomagna un momento indimenticabile, capace di scaldare non solo le mani, ma anche i cuori.
M.Pen.