Brivio: preghiera, buon cibo e benedizione degli animali per la Festa di Sant’Antonio
Il mese di gennaio a Brivio vuol dire soprattutto “Festa di Sant’Antonio Abate”. Il programma dell’importante ricorrenza si è aperto lo scorso 11 gennaio con il concerto del gruppo strumentale Jupiter Ensemble della scuola di musica don Borghi di Calco, tenutosi proprio nella chiesina intitolata alla memoria del santo. È proseguito con il triduo di preparazione nei giorni successivi e la benedizione e distribuzione del sale offerto da Molino Airoldi giovedì 16.
La festività è entrata nel vivo però il giorno successivo, venerdì 17 gennaio, con la vera e propria celebrazione di Sant’Antonio. Tutto è iniziato con la santa messa celebrata da Padre Pietro Villa in chiesina. Il religioso della congregazione della Consolata, in procinto di partire per gli Stati Uniti d’America per una nuova missione in New Jersey, ha voluto pregare con i suoi ex-concittadini nonostante da tempo non risieda più in paese e chiedere un “aiuto speciale” a Sant’Antonio prima della sua partenza.
“Chiediamo che possa sostenerci nel liberarci dalle cose che non ci aiutano a vivere e a seguire l’impegno di una vita più semplice e dedicata a Dio” ha detto. Con lui anche don Emilio Colombo, che al termine della funzione religiosa ha volto ringraziare la Pro Loco e il Comitato “Burg di Tater”, enti organizzatori, insieme alla Parrocchia SS. Sisinio, Martirio Alessandro, della festa, per quello che fanno e continuano a fare per mantenere ordinata l'edificio di culto.
Il programma è proseguito nel pomeriggio con i vespri e un momento di preghiera, infine la tradizionale benedizione degli animali, che quest’anno è stata molto più partecipata rispetto al passato. Tantissimi cani, un gatto, piccioni e persino un cavallo hanno riempito piazza Lavelli insieme ai loro rispettivi padroni.
A invocare su di loro la benedizione con una rosa bianca è stato don Emanuele Spada, che ha ricordato: “Nel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell’uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza”. Dopo la breve cerimonia la festa è proseguita con gli assaggi di cioccolata, the, panettoni e altri dolci offerti dal Gruppo Escursionisti Briviesi.
La Pro Loco che ha distribuito cioccolata e panettone fuori dalla chiesa al mattino, ha continuato a vendere i biglietti della lotteria. In palio tantissimi premi offerti dalle attività commerciali del paese. Oltre ai dolci però è stato possibile gustare anche la büsecada offerta dalla Macelleria Santa Lucia di Beverate e cucinata da La Taverna di Leonardo.
Il programma è proseguito con la solenne processione per le vie del borgo con la statua del Santo, accompagnata dal corpo musicale “Giulia Recli”, e i fuochi d’artificio sul fiume.
La festività è entrata nel vivo però il giorno successivo, venerdì 17 gennaio, con la vera e propria celebrazione di Sant’Antonio. Tutto è iniziato con la santa messa celebrata da Padre Pietro Villa in chiesina. Il religioso della congregazione della Consolata, in procinto di partire per gli Stati Uniti d’America per una nuova missione in New Jersey, ha voluto pregare con i suoi ex-concittadini nonostante da tempo non risieda più in paese e chiedere un “aiuto speciale” a Sant’Antonio prima della sua partenza.
“Chiediamo che possa sostenerci nel liberarci dalle cose che non ci aiutano a vivere e a seguire l’impegno di una vita più semplice e dedicata a Dio” ha detto. Con lui anche don Emilio Colombo, che al termine della funzione religiosa ha volto ringraziare la Pro Loco e il Comitato “Burg di Tater”, enti organizzatori, insieme alla Parrocchia SS. Sisinio, Martirio Alessandro, della festa, per quello che fanno e continuano a fare per mantenere ordinata l'edificio di culto.
Ai lati i due cherubini restaurati, dietro l'affresco.
Non solo. Lo scorso anno infatti, grazie al ricavato della festa che è stato devoluto alla parrocchia, è stato possibile restaurare due cherubini in legno e gesso e riportare alla luce l’unico affresco ancora presente. Si tratta di una raffigurazione della Madonna col Bambino risalente al XIII° secolo. Il programma è proseguito nel pomeriggio con i vespri e un momento di preghiera, infine la tradizionale benedizione degli animali, che quest’anno è stata molto più partecipata rispetto al passato. Tantissimi cani, un gatto, piccioni e persino un cavallo hanno riempito piazza Lavelli insieme ai loro rispettivi padroni.
A invocare su di loro la benedizione con una rosa bianca è stato don Emanuele Spada, che ha ricordato: “Nel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell’uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza”. Dopo la breve cerimonia la festa è proseguita con gli assaggi di cioccolata, the, panettoni e altri dolci offerti dal Gruppo Escursionisti Briviesi.
La Pro Loco che ha distribuito cioccolata e panettone fuori dalla chiesa al mattino, ha continuato a vendere i biglietti della lotteria. In palio tantissimi premi offerti dalle attività commerciali del paese. Oltre ai dolci però è stato possibile gustare anche la büsecada offerta dalla Macelleria Santa Lucia di Beverate e cucinata da La Taverna di Leonardo.
Il programma è proseguito con la solenne processione per le vie del borgo con la statua del Santo, accompagnata dal corpo musicale “Giulia Recli”, e i fuochi d’artificio sul fiume.
E.Ma.