In ricordo dell'amico Fausto
Le lacrime corrono copiose. Sei stato un grande amico e sempre disponibile. Ricordo i pomeriggi passati a casa tua per insegnarti a suonare la chitarra, ma a te piaceva la batteria e tuo papà ti disse: "la batteria costa troppo va bene la chitarra" hai saputo cogliere con eleganza scherzando sopra alle parole di tuo papà. Grazie Fausto insieme abbiamo vissuto belle esperienze. Sopra tutte la volta che ritornado dalla scuola serale sei sceso dal treno, io ero lì ad aspettarti. Dopo circa 2 ore siamo partiti, con la tua macchina, verso la Francia e precisamente Marci L'Etoile da una famiglia amica. Siamo stati accolti con tanto riguardo e affetto. Abbiamo trascorso due, tre giornate meravigliose. Una follia si proprio una pazzia, ma eravamo così e questo ci piaceva molto. Eri già allora molto bravo con la chitarra poi hai studiato al Conservatorio e la tua ascesa è stata dettata dalla passione e capacità di metterti sempre alla prova. Come non ricordare la vacanza che abbiamo trascorso ad Auronzo di Cadore ai piedi delle tre cime di Lavaredo. Piantata la tenda nel bosco al di là del ruscello. Sì tanto registrati non eravamo ma così davamo sfogo alla nostra libertà di giovanotti. Ricordo che abbiamo cavalcato fianco a fianco sui sentieri di quel bosco che ha conosciuto la tua sensibilità. Ora vai grande amico ciao Fausto il cielo sarà il tuo nuovo palco dove regalerei la tua musica...
Maurizio (Icio)