Parco del Curone: consiglio di gestione e scelta del direttore
Si svolgerà questa sera a Cascina Butto la prima riunione del neo eletto consiglio di gestione, frutto di un percorso non facile e non condiviso all'unanimità che ha portato all'elezione del presidente Giovanni Zardoni, dopo il mandato di Marco Molgora.Tra i principali punti all'ordine del giorno che gli amministratori dovranno affrontare ci sarà l'esame dell'avviso per la selezione del direttore del Parco. Il dottor Michele Cereda è infatti in scadenza il prossimo 28 febbraio e, dalle prime avvisaglie, non pare intenzionato a proseguire nel suo incarico, con il nuovo corso preso dal Parco. Ma chiaramente si tratta di supposizioni e indiscrezioni che devono poi avere un riscontro concreto.
Si passerà poi alla nomina del nuovo coordinatore delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) che sino allo scorso dicembre era appannaggio di Giovanni Zardoni, dimessosi a seguito del nuovo incarico. Infine l'assise riceverà aggiornamenti in merito alla gestione della riserva lago di Sartirana.
Nel frattempo Zardoni ha organizzato una “escursione” sul territorio del Parco con l'intero consiglio di gestione, visitando alcuni habitat tutelati da Rete Natura 2000, due aree dismesse critiche e due aziende agricole. Una iniziativa volta proprio a una migliore conoscenza per “prendere le migliori decisioni sulla tutela della nostra importante area protetta conoscendone le specificità, le ricchezze e le fragilità: incontrando anche chi in questo territorio ogni giorno ci vive e lavora, custode del paesaggio”.
Si passerà poi alla nomina del nuovo coordinatore delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) che sino allo scorso dicembre era appannaggio di Giovanni Zardoni, dimessosi a seguito del nuovo incarico. Infine l'assise riceverà aggiornamenti in merito alla gestione della riserva lago di Sartirana.
Nel frattempo Zardoni ha organizzato una “escursione” sul territorio del Parco con l'intero consiglio di gestione, visitando alcuni habitat tutelati da Rete Natura 2000, due aree dismesse critiche e due aziende agricole. Una iniziativa volta proprio a una migliore conoscenza per “prendere le migliori decisioni sulla tutela della nostra importante area protetta conoscendone le specificità, le ricchezze e le fragilità: incontrando anche chi in questo territorio ogni giorno ci vive e lavora, custode del paesaggio”.