Prospettive per Merate: la mozione è “inusuale” e in contraddizione col passato
La mozione presentata dal gruppo di minoranza “Prospettive per Merate”, a margine delle polemiche sull’intitolazione del parco di via Allende, presenta due elementi, evidentemente sfuggiti ai firmatari della mozione stessa, Massimo Augusto Panzeri, ex sindaco e capogruppo, l'avv. Alfredo Casaletto e l'avv. Paola Panzeri.
Prospettive per Merate ha suggerito di intitolare il parco di via Allende a Silvio Berlusconi che ha finanziato la sua realizzazione o, al più, alla madre Rosa Bossi scomparsa nel 2008. Alle 21 Madri Costituenti – cioè le 21 donne di diversa appartenenza partitica presenti alla scrittura della Costituzione Italiana – andrebbe intitolata la scuola elementare di via Montello.
E bene ha fatto per le due ragioni di cui dicevano all’inizio. La prima: il percorso di intitolazione deve essere inverso, ossia l'organo preposto per avanzare dei nomi è il consiglio di istituto, una volta sentito il collegio docenti. Quindi una mozione di tal fatta non ha alcun senso mancando l’indicazione da parte della scuola.
La seconda: mercoledì 31 marzo 2021 l’allora consigliere di Cambia Merate, minoranza di centrosinistra, e attuale assessore Patrizia Riva, nel corso della Commissione Cultura, aveva tra le altre indicazioni per la scuola di via Montello, indicato proprio le “21 Madri Costituenti”. Proposta però respinta dalla maggioranza il cui sindaco era proprio Massimo Augusto Panzeri.
Agli atti gli interventi dei diversi consiglieri tra cui l’attuale consigliere di Noi Merate, allora assessore ai servizi sociali Franca Maggioni la quale rinviava ad altra data la discussione sull’intitolazione della scuola elementare di Merate (come pure quella di Sartirana).
Al congresso cittadino di Fratelli d’Italia, Giuseppe Procopio, che pure porta una notevole responsabilità nella rottura del centrodestra, ha auspicato l’organizzazione degli Stati Generali di area per ritrovare l’unità. Ma dalle prime mosse in Consiglio comunale e, soprattutto dai comportamenti individuali, sembra evidente che l’ipotesi di riunire le due opposizioni non possa prescindere dall’uscita di scena dell’ex sindaco. La pesante sconfitta elettorale non è stata ancora metabolizzata e per cercarne altrove le ragioni Massimo Panzeri tende a accusare Dario Perego e la sua squadra, tra cui i suoi ex assessori, Franca Maggioni, Andrea Robbiani e lo stesso Giuseppe Procopio.
Alfredo Casaletto ha i requisiti per smettere i panni dell’eterno secondo e assumere la guida di “Prospettive per Merate” puntando subito a una riunificazione col gruppo di Dario Perego.
Gli Stati Generali solo da lì possono partire. E avere un obiettivo concreto e misurabile.
Prospettive per Merate ha suggerito di intitolare il parco di via Allende a Silvio Berlusconi che ha finanziato la sua realizzazione o, al più, alla madre Rosa Bossi scomparsa nel 2008. Alle 21 Madri Costituenti – cioè le 21 donne di diversa appartenenza partitica presenti alla scrittura della Costituzione Italiana – andrebbe intitolata la scuola elementare di via Montello.
Alla formulazione della mozione, peraltro, le opposizioni sono giunte in ordine sparso, nel senso che Panzeri si è presentato con la mozione già scritta e quando da Fratelli d’Italia è stato fatto notare che se deve essere unitario il testo va condiviso, Panzeri avrebbe risposto che fino a sei mesi fa il centrodestra era in conflitto per cui non c’era ragione di concordare il contenuto della mozione. Preso atto di ciò, Noi Merate, guidato da Dario Perego ha lasciato il tavolo riservandosi di decidere se votare in Aula la mozione oppure astenersi.
E bene ha fatto per le due ragioni di cui dicevano all’inizio. La prima: il percorso di intitolazione deve essere inverso, ossia l'organo preposto per avanzare dei nomi è il consiglio di istituto, una volta sentito il collegio docenti. Quindi una mozione di tal fatta non ha alcun senso mancando l’indicazione da parte della scuola.
La seconda: mercoledì 31 marzo 2021 l’allora consigliere di Cambia Merate, minoranza di centrosinistra, e attuale assessore Patrizia Riva, nel corso della Commissione Cultura, aveva tra le altre indicazioni per la scuola di via Montello, indicato proprio le “21 Madri Costituenti”. Proposta però respinta dalla maggioranza il cui sindaco era proprio Massimo Augusto Panzeri.
Agli atti gli interventi dei diversi consiglieri tra cui l’attuale consigliere di Noi Merate, allora assessore ai servizi sociali Franca Maggioni la quale rinviava ad altra data la discussione sull’intitolazione della scuola elementare di Merate (come pure quella di Sartirana).
Al congresso cittadino di Fratelli d’Italia, Giuseppe Procopio, che pure porta una notevole responsabilità nella rottura del centrodestra, ha auspicato l’organizzazione degli Stati Generali di area per ritrovare l’unità. Ma dalle prime mosse in Consiglio comunale e, soprattutto dai comportamenti individuali, sembra evidente che l’ipotesi di riunire le due opposizioni non possa prescindere dall’uscita di scena dell’ex sindaco. La pesante sconfitta elettorale non è stata ancora metabolizzata e per cercarne altrove le ragioni Massimo Panzeri tende a accusare Dario Perego e la sua squadra, tra cui i suoi ex assessori, Franca Maggioni, Andrea Robbiani e lo stesso Giuseppe Procopio.
Alfredo Casaletto ha i requisiti per smettere i panni dell’eterno secondo e assumere la guida di “Prospettive per Merate” puntando subito a una riunificazione col gruppo di Dario Perego.
Gli Stati Generali solo da lì possono partire. E avere un obiettivo concreto e misurabile.
C.B.