La nipponica “Advantest” entra in Technoprobe e ne rafforza la leadership
Nonostante le forti oscillazioni degli ultimi sei mesi con un calo del valore dell’azione del 36% e un leggero rimbalzo nell’ultimo mese con un + 3.19%, gli analisti di Banca Akros confermano il prezzo indicativo (target price) dell’azione di Technoprobe Spa a 8,5 euro. L’unica azienda meratese quotata alla Borsa Valori di Milano, peraltro, continua a far parlare di sé per il forte dinamismo sui mercati internazionali con acquisizioni strategicamente di eccezionale prospettiva.
Nell’azionariato - la famiglia Crippa tramite T-Plus Spa controlla saldamente il Gruppo - è entrata anche la giapponese, “Advantest” leader nel mercato della produzione di automated testing equipment per semiconduttori. La società nipponica è diretta concorrente di Teradyne che di Technoprobe detiene il 10%. L’operazione rappresenta un ponte tra Stati Uniti e Giappone e consente all’azienda cernuschese di rafforzare la posizione di fornitore neutrale con entrambi i colossi. Secondo gli analisti di Banca Akros “La posizione di leadership di Technoprobe e Advantest nello sviluppo, produzione e vendita di prodotti per il test di chip AI di fascia alta rappresenta la pietra angolare di questa partnership”. La società nipponica ha acquisito il 2,5% da T-Plus Spa, interamente controllata dalla famiglia Crippa col Ceo Stefano Felici.
Nell’azionariato - la famiglia Crippa tramite T-Plus Spa controlla saldamente il Gruppo - è entrata anche la giapponese, “Advantest” leader nel mercato della produzione di automated testing equipment per semiconduttori. La società nipponica è diretta concorrente di Teradyne che di Technoprobe detiene il 10%. L’operazione rappresenta un ponte tra Stati Uniti e Giappone e consente all’azienda cernuschese di rafforzare la posizione di fornitore neutrale con entrambi i colossi. Secondo gli analisti di Banca Akros “La posizione di leadership di Technoprobe e Advantest nello sviluppo, produzione e vendita di prodotti per il test di chip AI di fascia alta rappresenta la pietra angolare di questa partnership”. La società nipponica ha acquisito il 2,5% da T-Plus Spa, interamente controllata dalla famiglia Crippa col Ceo Stefano Felici.