Cernusco: fine febbraio la nuova data di chiusura del cantiere sopra la ferrovia
Non finiranno prima del 28 febbraio i disagi per tutti gli automobilisti costretti a percorrere la S.P. 54 tra Cernusco e Montevecchia. I lavori di rafforzamento strutturale del cavalcavia sopra la linea ferrata sono tuttora in corso e serviranno almeno un paio di mesi prima di smontare il cantiere di superficie e ripristinare il doppio senso di marcia. Una volta terminata l’opera stradale l’impresa dovrà prendere accordi con RFI per un nuovo intervento sotto le campate del ponte.
I lavori, iniziati a giugno 2024 avrebbero dovuto terminare l’8 novembre. Poi una prima proroga al 26 dicembre. Quindi altra lunga sospensione dei lavori fino al 7 gennaio. Nei giorni successivi ci sono stati incontri in Provincia per fare il punto della situazione. E’ emerso così che tra ritardi, maltempo e sospensione dei lavori, il cantiere necessita ancora di poco meno di due mesi.Così Mattia Micheli, vice presidente della Provincia di Lecco, con delega alla viabilità: “Sono stati e sono lavori di manutenzione complessi, sia per il tipo di opera sia per l’interessamento della linea ferroviaria sottostante. Alla fine dei lavori ci sarà un miglioramento generale del servizio, si ricaverà anche uno spazio protetto dedicato ai pedoni”.
I lavori, iniziati a giugno 2024 avrebbero dovuto terminare l’8 novembre. Poi una prima proroga al 26 dicembre. Quindi altra lunga sospensione dei lavori fino al 7 gennaio. Nei giorni successivi ci sono stati incontri in Provincia per fare il punto della situazione. E’ emerso così che tra ritardi, maltempo e sospensione dei lavori, il cantiere necessita ancora di poco meno di due mesi.Così Mattia Micheli, vice presidente della Provincia di Lecco, con delega alla viabilità: “Sono stati e sono lavori di manutenzione complessi, sia per il tipo di opera sia per l’interessamento della linea ferroviaria sottostante. Alla fine dei lavori ci sarà un miglioramento generale del servizio, si ricaverà anche uno spazio protetto dedicato ai pedoni”.