Arlate: inaugurata la mostra pittorica di Federico Bario
È “Contengo moltitudini”, dell’artista lecchese Federico Bario, la prima mostra pittorica ospitata al Polo Culturale di Arlate nel 2025. L’inaugurazione è avvenuta nel tardo pomeriggio di sabato 4 gennaio alla presenza dell’artista, di tanti amici e cittadini appassionati d’arte e soprattutto dei membri dell’amministrazione comunale che, insieme al Circolo Culturale don Borghi, all’associazione Artelab e al Comitato Genitori, ha organizzato l’evento.
“Inauguriamo l’anno con una mostra, e sono contenta che sia di Federico Bario” ha detto entusiasta l’assessore Maria Suraci, delegata alla Cultura, ricordando la collaborazione con il lecchese nata anni fa. Gia' nel 2020, infatti, Bario era stato ospite al Polo Culturale per un'altra iniziativa organizzata dopo lo scoppio della pandemia. Quella volta in veste di scrittore.
“I suoi quadri li avevo visti anni fa e mi ero riproposta di portarli ad Arlate. Così è stato. Grazie a tutti i volontari che aiuteranno nei prossimi giorni a tenere aperto il Polo affinché sia possibile visitare la mostra” ha proseguito la delegata della Giunta, esprimendo poi un sincero ringraziamento alle associazioni che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.
A fare eco il sindaco Stefano Motta, che ha ringraziato a sua volta tutti coloro che hanno hanno dato una mano nell’allestire la mostra e soprattutto Federico Bario, artista, ormai amico, che negli anni ha esposto innumerevoli volte le sue opere nel lecchese, cercando di trasmettere la sua ricerca sull’esistenza umana attraverso la tela.
Il primo cittadino ha ricordato anche il percorso culturale che l’amministrazione ha voluto avviare a inizio mandato con la sistemazione del Polo, edificio un tempo adibito a scuola. “Il Covid ha frenato questo cammino, ma poi abbiamo ripreso. Lo scorso ottobre si è tenuta la prima edizione del Festival della Cultura, durante il quale si sono succedute due mostre pittoriche e scultoree”. Ora il 2025 si è aperto con una nuova mostra e il prossimo giovedì 16 gennaio il Polo ospiterà anche un concerto di Maurizio Aliffi (chitarra) e Simone Mauri (clarinetto basso).
La musica infatti è un elemento che ad Arlate tende a non mancare mai. Anche l’inaugurazione della mostra di Bario è stata accompagnata da intermezzi musicali a cura del trombettista Francesco Manzoni, che ha deliziato il pubblico con noti standard jazz.
Quanto alla mostra, essa raccoglie opere realizzate da Bario tra l’estate del 2023 e l’autunno del 2024, con l’aggiunta di una scelta di dipinti che testimoniano il suo lavoro e l'impegno nel corso degli ultimi 25 anni, un'indagine sulla memoria di uomini, paesaggi e fatti che interrogano la storia e l'esistenza umana, che ne influenzano l’ambito creativo.
A tal proposito Bario, artista poliedrico e imprevedibile, non ha voluto dire molto. Ha preferito condividere con il pubblico una poesia, che come lui ha ricordato, “è sempre di buon auspicio”. La poesia letta è stata “Le pratiche inevase” di Primo Levi.
Il pubblico è rimasto entusiasta della mostra e dall’intermezzo musicale. A coronamento dell’inaugurazione, a tutti i presenti è stato offerto un rinfresco.
La mostra sarà visitabile tutti i sabati e le domeniche (fino al 26 gennaio) dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; lunedì 6 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; giovedì 16 dalle 17 alle 19 (e alle 21 si terrà il concerto); e tutti i venerdì dalle 17 alle 19.
“Inauguriamo l’anno con una mostra, e sono contenta che sia di Federico Bario” ha detto entusiasta l’assessore Maria Suraci, delegata alla Cultura, ricordando la collaborazione con il lecchese nata anni fa. Gia' nel 2020, infatti, Bario era stato ospite al Polo Culturale per un'altra iniziativa organizzata dopo lo scoppio della pandemia. Quella volta in veste di scrittore.
“I suoi quadri li avevo visti anni fa e mi ero riproposta di portarli ad Arlate. Così è stato. Grazie a tutti i volontari che aiuteranno nei prossimi giorni a tenere aperto il Polo affinché sia possibile visitare la mostra” ha proseguito la delegata della Giunta, esprimendo poi un sincero ringraziamento alle associazioni che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.
A fare eco il sindaco Stefano Motta, che ha ringraziato a sua volta tutti coloro che hanno hanno dato una mano nell’allestire la mostra e soprattutto Federico Bario, artista, ormai amico, che negli anni ha esposto innumerevoli volte le sue opere nel lecchese, cercando di trasmettere la sua ricerca sull’esistenza umana attraverso la tela.
Il primo cittadino ha ricordato anche il percorso culturale che l’amministrazione ha voluto avviare a inizio mandato con la sistemazione del Polo, edificio un tempo adibito a scuola. “Il Covid ha frenato questo cammino, ma poi abbiamo ripreso. Lo scorso ottobre si è tenuta la prima edizione del Festival della Cultura, durante il quale si sono succedute due mostre pittoriche e scultoree”. Ora il 2025 si è aperto con una nuova mostra e il prossimo giovedì 16 gennaio il Polo ospiterà anche un concerto di Maurizio Aliffi (chitarra) e Simone Mauri (clarinetto basso).
La musica infatti è un elemento che ad Arlate tende a non mancare mai. Anche l’inaugurazione della mostra di Bario è stata accompagnata da intermezzi musicali a cura del trombettista Francesco Manzoni, che ha deliziato il pubblico con noti standard jazz.
Quanto alla mostra, essa raccoglie opere realizzate da Bario tra l’estate del 2023 e l’autunno del 2024, con l’aggiunta di una scelta di dipinti che testimoniano il suo lavoro e l'impegno nel corso degli ultimi 25 anni, un'indagine sulla memoria di uomini, paesaggi e fatti che interrogano la storia e l'esistenza umana, che ne influenzano l’ambito creativo.
A tal proposito Bario, artista poliedrico e imprevedibile, non ha voluto dire molto. Ha preferito condividere con il pubblico una poesia, che come lui ha ricordato, “è sempre di buon auspicio”. La poesia letta è stata “Le pratiche inevase” di Primo Levi.
Il pubblico è rimasto entusiasta della mostra e dall’intermezzo musicale. A coronamento dell’inaugurazione, a tutti i presenti è stato offerto un rinfresco.
E.Ma.