Parco: monitoraggio degli scoiattoli. I passanti che li avvistano possono aiutare

È possibile contribuire a un progetto di ricerca scientifica semplicemente passeggiando? Ebbene sì. I fruitori del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone da oggi potranno partecipare attivamente a un’iniziativa di “Citizen-Science” promossa dall'Università Milano degli Studi di Milano ed eseguita in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie volta a conoscere quanti esemplari di ciascuna specie di scoiattolo siano presenti su tutto il territorio del Parco.

Sono due le cose da sapere per poter dare il proprio prezioso aiuto: saper riconoscere le due diverse specie di scoiattoli in cui, con un po’ di fortuna, è possibile imbattersi, e come segnalare il proprio avvistamento. In questo modo si contribuirà alla raccolta dei dati partecipando attivamente alla ricerca scientifica che si svolge nel Parco al fine di monitorare l’espansione dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie aliena che compete con l’autoctono scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) e può portarlo all’estinzione.
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L’ente ha recentemente pubblicato una dettagliata presentazione che spiega nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere. Quanto agli scoiattoli, riconoscerli è più facile di quanto si possa pensare. 
Lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), reintrodotto nel Parco tra il 1998 e il 1999, è un roditore arboricolo la cui lunghezza testa-corpo, esclusa la coda, è di 19,8-25 cm. “Il metodo migliore per distinguerlo dallo scoiattolo grigio – recita la breve guida – è osservare le orecchie; se presentano dei lunghi ciuffi di pelo (ciuffi auricolari) allora si tratterà sicuramente del rosso”. Attenzione però al colore, che può trarre in inganno. Il fatto che si chiami “scoiattolo rosso” non significa necessariamente che sia solo rosso: “il colore della pelliccia varia dal marrone al rosso, fino ad arrivare in alcuni casi al nero”. 
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L’altra specie in cui ci si può imbattere è lo scoiattolo grigio nordamericano (Sciurus carolinensis), la cui presenza sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso. Si tratta di una specie invasiva originaria del Nord America. “A differenza dello scoiattolo rosso, passa molto tempo a terra in cerca di nutrimento e ha un’indole più socievole. Quest’ultima caratteristica ha permesso la colonizzazione di molti parchi cittadini”. Lo scoiattolo grigio presenta un mantello grigio cenere, con parti rosso mattone su fianchi, zampe e capo. La coda è lunga e folta, caratterizzata da una parte centrale grigia con tonalità rossicce e da una tipica bordatura esterna bianca. Importante prestare attenzione alle orecchie, che sono sono sempre prive di ciuffi auricolari. Altra differenza rispetto al rosso sta nella dimensione. Lo scoiattolo grigio è generalmente più grosso, arrivando a misurare 38-52 cm (senza considerare la coda).
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Ciò che è necessario avere qualora si avvistasse uno scoiattolo all’interno del parco e lo si volesse segnalare per contribuire all’iniziativa, è avere un account Google. Avvistato l’animale sarà necessario aprire immediatamente Google Maps e tenere premuto nel punto esatto nel quale è stato visto: usciranno automaticamente le coordinate del luogo. A quel punto si dovrà cliccare su “condividi” via mail all’indirizzo info@parcocurone.it inserendo in oggetto: “Coordinate scoiattolo…” specificando se si tratta di quello rosso o di quello grigio. 

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E.Ma.
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