Sulle forze dell'ordine

Direttore il suo editoriale è completamente condivisibile. Però vorrei cercare di comprendere, non giustificare, le motivazioni sul perché le forze dell’ordine si comportano diversamente da circa 20/30 annni fa e vorrei farlo con qualche fatto di cronaca recente. Qualche giorno fa in Romagna un criminale ha accoltellato per strada 2/3 persone poi ha cercato di accoltellare un carabiniere che per difendersi ed evitare che altre persone finissero accoltellate ha sparato uccidendolo. Non pretendo che gli fosse data una medaglia ma nemmeno che fosse indagato per aver compiuto il suo dovere. Circa un mese fa a Milano una moto non si ferma all’alt delle forze dell’ordine e i carabinierei, come loro dovere, partono all’inseguimento (l’inseguimento di un veicolo che non si ferma all’alt è un atto dovuto). Dopo un bel po’ di chilometri percorsi pericolosamente si conclude con la caduta della moto e la morte di uno dei passeggeri. Immediatamente il carabiniere alla guida è finito sotto indagine da parte della magistratura. Di questi episodi ne potremmo raccontare a centinaia e tutti portano alla conclusione che l’Italia è diventato il Bengodi dei criminali, non so se per colpa delle leggi o per colpa dell’interpretazione di certa magistratura. Ricordiamo che ogni processo subito comporta spese di avvocati, ritarda promozioni e sicuramnte influisce sulla tranquillità della persona sopratutto di una persona onesta. I membri delle forze dell’ordine spesso rischiano la vita e non dovrebbero avere anche dei prolemi aggiuntivi nello svolgimento del loro lavoro! 
Saluti
Angelo Longo
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