Cicognola: è morto “Gianni”, IL volontario della frazione

Dire che la frazione di Cicognola è in un lutto non è una esagerazione. Perchè quando questa mattina si è diffusa la notizia che Giovanni Perego, per tutti “Gianni”, si era sentito male in strada e poi era deceduto, un velo di tristezza è calato sui residenti del piccolo borgo che lega la sua storia a Villa Perego, dimora un tempo sede del seminario arcivescovile.
83 anni, “Gianin” era uscito come tutte le mattine per il suo giro e stava facendo rientro quando un malore lo ha colto a pochi passi dalla sua residenza, in via Annunciata. Ad accorgersi del corpo disteso a terra alcuni passanti e residenti che subito si sono avvicinati, lo hanno riconosciuto e hanno compreso la gravità della situazione.
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I soccorsi giunti celermente sul posto lo hanno trovato con un battito debole, ancora in vita ma in condizioni disperate. Nonostante la corsa all'ospedale di Merate per lui non c'è stato nulla da fare e ne è stato dichiarato il decesso.
Una morte improvvisa che ha lasciato tutti sconvolti. In poche ore la notizia ha fatto il giro della frazione.
Gianni viveva con il fratello. Aveva sempre lavorato alla carrozzeria Castelli che si trova a pochi passi dalla sua casa, lungo la SP342dir.
Da pensionato si era dedicato ancora più alla sua Cicognola, a cui era legatissimo e per la quale si spendeva senza riserve.
Era uno dei pilastri del “Comitato san Giuseppe”, quando negli ampi pratoni della Villa veniva organizzata la festa che durava qualche giorno. Gianni era uno degli operativi: maniche rivoltate, cappellino in testa per ripararsi dal sole, fazzoletto per asciugarsi i rivoli di sudore e poco tempo da perdere ma tanto da impiegare per spostare tavoli, impilare sedie, attaccare fili, pulire locali.
Anche quando la festa era stata soppressa, non aveva smesso di aiutare nella manutenzione e ogniqualvolta c'era da tagliare erba, potare siepi, pulire vialetti era il primo a presentarsi.
Persona semplice, rispettosa e genuina, era assiduo alla Messa al convento dei frati di Sabbioncello e all'apertura della chiesina di san Giuseppe era sempre presente.
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In una foto del 2010. sotto il tendone di una delle ultime feste a villa Perego

Un sorriso, una battuta simpatica rigorosamente in dialetto e poi via a dare una mano dove c'era bisogno.
Imperdibile l'appuntamento di agosto della Strapagnano: pettorina gialla e bandierina rossa in mano indicava il sentiero ai camminatori e rimetteva in riga chi sgarrava.
Ma Gianni era soprattutto il “nonno” del piedibus. Centinaia i bambini che ha accompagnato sulla linea che corre nei vicoli della frazione, attraversa la provinciale e arriva sino al polo scolastico.
Gianni c'era ogni mattina: attento, puntuale, scrupoloso vigilava su quei bambini con pazienza e attenzione, facendoli divertire ma divertendosi in prima persona.
Alla riapertura delle scuole, quella presenza tanto genuina, simpatica e per nulla invadente si farà sentire, e mancherà in particolar modo ai bambini per i quali era nonno Gianin.
S.V.
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