Merate: vigilanza statica il motore è il bat-segnale
Gentile Redazione,
ogni sera, come per un appuntamento romantico con il crepuscolo, una solitaria auto della polizia locale si materializza nel cuore pulsante di Merate. Con il motore acceso i nostri valorosi agenti si assicurano di mantenere l’abitacolo a una temperatura che probabilmente nemmeno a Cape Canaveral durante il lancio di un razzo.
Mentre le luci dei negozi si spengono una ad una e le strade si svuotano, l’auto rimane lì, ferma e imperturbabile. Mi chiedo, è forse un nuovo sofisticato metodo di pattuglia? Forse i nostri agenti, in queste sere di guardia, scrutano l’orizzonte alla ricerca di segnali di pericolo, come il Batman di Gotham City, che attende il segnale luminoso per scattare all'azione. E qui mi colpisce l'epifania: invece del Bat-segnale, abbiamo il nostro vigile motore acceso. Un simbolo di vigilanza, un faro di civiltà in una notte che altrimenti sarebbe troppo tranquilla per essere vera. Ma, a differenza del Cavaliere Oscuro, i nostri eroi non si muovono. Non c'è bisogno di volare tra i grattacieli quando si può semplicemente riscaldare i sedili. Eppure, con le recenti rapine che hanno scosso Merate, uno comincia a domandarsi: in che modo un motore acceso in un'auto ferma possa realmente scoraggiare i malintenzionati? Potrebbe darsi che i nostri guardiani, così diligentemente ancorati al loro confortevole osservatorio, stiano aspettando che il crimine bussi educatamente al finestrino per annunciarsi. Scherzi a parte, capisco l'importanza della presenza della polizia locale e apprezzo sinceramente il loro lavoro. Tuttavia, non posso fare a meno di sorridere pensando a queste serate automobilistiche, dove il crimine viene tenuto a bada non tanto dall'azione, quanto dalla mera presenza di un motore che sussurra nel silenzio della notte. Con stima e un pizzico di ironia,
ogni sera, come per un appuntamento romantico con il crepuscolo, una solitaria auto della polizia locale si materializza nel cuore pulsante di Merate. Con il motore acceso i nostri valorosi agenti si assicurano di mantenere l’abitacolo a una temperatura che probabilmente nemmeno a Cape Canaveral durante il lancio di un razzo.
Mentre le luci dei negozi si spengono una ad una e le strade si svuotano, l’auto rimane lì, ferma e imperturbabile. Mi chiedo, è forse un nuovo sofisticato metodo di pattuglia? Forse i nostri agenti, in queste sere di guardia, scrutano l’orizzonte alla ricerca di segnali di pericolo, come il Batman di Gotham City, che attende il segnale luminoso per scattare all'azione. E qui mi colpisce l'epifania: invece del Bat-segnale, abbiamo il nostro vigile motore acceso. Un simbolo di vigilanza, un faro di civiltà in una notte che altrimenti sarebbe troppo tranquilla per essere vera. Ma, a differenza del Cavaliere Oscuro, i nostri eroi non si muovono. Non c'è bisogno di volare tra i grattacieli quando si può semplicemente riscaldare i sedili. Eppure, con le recenti rapine che hanno scosso Merate, uno comincia a domandarsi: in che modo un motore acceso in un'auto ferma possa realmente scoraggiare i malintenzionati? Potrebbe darsi che i nostri guardiani, così diligentemente ancorati al loro confortevole osservatorio, stiano aspettando che il crimine bussi educatamente al finestrino per annunciarsi. Scherzi a parte, capisco l'importanza della presenza della polizia locale e apprezzo sinceramente il loro lavoro. Tuttavia, non posso fare a meno di sorridere pensando a queste serate automobilistiche, dove il crimine viene tenuto a bada non tanto dall'azione, quanto dalla mera presenza di un motore che sussurra nel silenzio della notte. Con stima e un pizzico di ironia,
Osservatore ironico