Ponte: guerra fra poveri ma responsabile è la Regione per non aver programmato

Ponte sull'Adda: si è aperta una guerra tra poveri tra chi è favorevole alla costruzione di un nuovo ponte (Si, ma dove farlo? Unico per strada e ferrovia? Due ponti distinti? Su quali arterie stradali fare confluire le migliaia di auto e camion in più ogni giorno?) e chi è contrario (No per ragioni ambientali e paesaggistiche e No perché non ci sono strade adeguate a smaltire il grosso carico di traffico...). Ma cari cittadini lombardi, cerchiamo di usare il cervello una buona volta, e non solo la pancia; perché prendercela con i vari comitati di cittadini sorti per tutelare i propri territori dall'invasione oppure con singole persone che legittimamente e per vari motivi sono favorevoli o contrarie al nuovo ponte a Paderno? Le responsabilità politiche sono esclusivamente della regione Lombardia, governata dalla destra, che negli ultimi 30 anni non ha saputo programmare per tempo le opere pubbliche in questa area geografica, lasciata sola ad affrontare problemi enormi, che i nostri piccoli comuni non hanno le risorse adeguate e non sono in grado di affrontare. Le grandi opere non si fanno senza un progetto su vasta scala che tenga conto di tutti gli aspetti e sulla testa dei cittadini che vivono nei territori adiacenti alla nuova opera. Queste cose la nostra Regione non le sa o non vuole tenerne conto?
B.
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