Ponte: sulle tre opzioni

A Davide, sulle opzioni "democratiche" L'autore della lettera dell'altro giorno (che è parecchio interessante e invito tutti a rileggere, anche solo per la prima parte più espositiva) non aveva definito l'opzione 3 come più democratica, ma "democristiana". Immagino si riferisse alla sua natura più di compromesso con una certa ironia. Non mi sembrava neanche fare mistero del fatto che la vista del San Michele rimane rovinata dall'opzione 3, anzi lo diceva esplicitamente. Non mi sembra il caso di fare della cosa una questione di fare un dispetto a un comune e un favore all'altro. Io penso che DOVUNQUE si collegherà la strada tra le due parti del fiume ci sarà un disagio, che è inevitabile, anche solo per il cantiere. Anzi, SICURAMENTE faranno comitati contrari. Il punto è quale delle due opzioni sia meglio IN UN'OTTICA GENERALE, e mi sembra di capire dal tracciato e dalla relazione di RFI che fare la strada più a sud le permetterebbe di dare meno fastidio ai centri abitati e di essere progettata in modo da sopportare il traffico. Questo lo dico da cernuschese, per cui una strada così comporterebbe un percorso più lungo per passare l'Adda, ma comunque mi sembra palese che sia quasi impossibile adattare un percorso da Cernusco a Paderno per gestire un aumento di traffico spec. pesante. Poi, se rimane da scegliere tra l'opzione 2 e la 3, questo non lo so. Lei dice che i comitati No-Ponte si oppongono per la paesaggistica. Forse sarò cinico io che non sono di Paderno, ma mi sembra più urgente e grave scongiurare a tutti i costi l'aumento di traffico dato dall'opzione 1. Mi piacerebbe salvaguardare anche la paesaggistica, ma se il costo è eccessivo si può lasciar perdere e non penso di essere il solo a vederla così. Non ci sono solo i no-ponte-a-paderno, ma anche i no-ponte-stradale-a-paderno (e per la ferrovia fate come vi pare, dipende quanto costa). Si tratta se decidere di salvaguardare la vista del ponte e deviare a sud anche la ferrovia e le stazioni o di risparmiare 300 milioni.