Merate, parco via Allende: l'ideologia politica prevale prepotente sul buon senso
Egregio Direttore,
la delibera della Giunta comunale, seppur legittima, è catalogabile tra i più prepotenti esempi di ideologia politica che prevale sul buon senso.
A pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione non è ravvisabile alcuna urgenza di procedere all’intitolazione di un’area alle madri costituenti, peraltro individuandola laddove lo scomparso ex Presidente del Consiglio ha seguito personalmente la riqualificazione, mettendola a disposizione della cittadinanza. La scelta, dall’apparente scarsa ponderazione, mette in evidenza l’appartenenza politica dei soggetti proponenti e si pone come chiaro elemento di connotazione, a discapito dell’equilibrio politico che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa.
Una scelta inopportuna per i tempi e per i modi attuata in un momento critico per la città, che vive una condizione di diffusa insicurezza a causa dei numerosissimi atti predatori nelle abitazioni e dei frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica ad opera di indisturbate bande di balordi che imperversano nel centro cittadino.
Le azioni amministrative in materia di sicurezza e di controllo della città, di miglioramento del segnale telefonico e molti altri cavalli di battaglia della campagna elettorale ampiamente descritte e sbandierate nell’opuscolo elettorale, sono rimaste sulla carta, o meglio nel libro dei sogni. Il signor Sindaco dovrebbe rispondere a queste istanze, fondate ed ormai numerosissime, anziché assecondare la smania di qualche suo assessore di piantare una bandierina del PD in un giardino pubblico.
la delibera della Giunta comunale, seppur legittima, è catalogabile tra i più prepotenti esempi di ideologia politica che prevale sul buon senso.
A pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione non è ravvisabile alcuna urgenza di procedere all’intitolazione di un’area alle madri costituenti, peraltro individuandola laddove lo scomparso ex Presidente del Consiglio ha seguito personalmente la riqualificazione, mettendola a disposizione della cittadinanza. La scelta, dall’apparente scarsa ponderazione, mette in evidenza l’appartenenza politica dei soggetti proponenti e si pone come chiaro elemento di connotazione, a discapito dell’equilibrio politico che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa.
Una scelta inopportuna per i tempi e per i modi attuata in un momento critico per la città, che vive una condizione di diffusa insicurezza a causa dei numerosissimi atti predatori nelle abitazioni e dei frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica ad opera di indisturbate bande di balordi che imperversano nel centro cittadino.
Le azioni amministrative in materia di sicurezza e di controllo della città, di miglioramento del segnale telefonico e molti altri cavalli di battaglia della campagna elettorale ampiamente descritte e sbandierate nell’opuscolo elettorale, sono rimaste sulla carta, o meglio nel libro dei sogni. Il signor Sindaco dovrebbe rispondere a queste istanze, fondate ed ormai numerosissime, anziché assecondare la smania di qualche suo assessore di piantare una bandierina del PD in un giardino pubblico.
Luigi