Parco Curone: è questa la politica cui abbiamo diritto?
Molto, forse troppo, si è scritto sull’elezione del nuovo presidente.
La speranza di molti era semplicemente di poter identificare le differenze sulla base di visione e programmi.
La POLITICA (i 12 Comuni votanti) avrebbe dovuto trovare una posizione negoziata e possibilmente unitaria.
Niente di tutto questo è accaduto!
Il Sindaco di Cernusco ha rivestito i panni (quasi ) abituali dell’agente Bob Rock, quello di La Valletta ha scritto di non volere un “gendarme” al parco, quello di Merate ha negato (molti dicono con poca forza) di esser lui all’origine del parapiglia come scritto dal suo predecessore, ad Olgiate infine si ammetteva che insomma il sentimento di amicizia per Zardoni imponeva che lo si votasse. Mi fermo qui ma l’elenco potrebbe continuare.
Restava nell’ombra la Provincia con la sua immarcescibile presidente Frau Hoffman. Si deve comunque ammettere che il suo contributo alla ricerca di una soluzione negoziale pare essere stato importante: poiché Molgora era poco “proattivo”(sic) la Provincia avrebbe votato Zardoni.
Con qualche difficoltà si dava credito a chi sosteneva che la Hoffman avesse DOVUTO comportarsi così.
L’inchiesta de La Repubblica, che allego, può spiegare molto, se non tutto.
Spesso, solo se si vuole alzare lo sguardo, è possibile trovare le spiegazioni.
Questa è la classe politica con cui abbiamo a che fare. La bulimia di potere che la caratterizza supera di gran lunga ogni approccio razionale ai problemi che i cittadini vivono con senso civico e passione civile.
Con buona pace di chi non intende fare parte di quel terzo di italiani che, secondo OCSE, soffre di analfabetismo funzionale, seppur intrappolati nella medietà di cui parla il rapporto CENSIS 2024 riferendosi al nostro Paese, non ci si lascerà sopraffare dalla rassegnazione.
Auguri comunque al nostro amico Zardoni. Ne avrà bisogno!
La speranza di molti era semplicemente di poter identificare le differenze sulla base di visione e programmi.
La POLITICA (i 12 Comuni votanti) avrebbe dovuto trovare una posizione negoziata e possibilmente unitaria.
Niente di tutto questo è accaduto!
Il Sindaco di Cernusco ha rivestito i panni (quasi ) abituali dell’agente Bob Rock, quello di La Valletta ha scritto di non volere un “gendarme” al parco, quello di Merate ha negato (molti dicono con poca forza) di esser lui all’origine del parapiglia come scritto dal suo predecessore, ad Olgiate infine si ammetteva che insomma il sentimento di amicizia per Zardoni imponeva che lo si votasse. Mi fermo qui ma l’elenco potrebbe continuare.
Restava nell’ombra la Provincia con la sua immarcescibile presidente Frau Hoffman. Si deve comunque ammettere che il suo contributo alla ricerca di una soluzione negoziale pare essere stato importante: poiché Molgora era poco “proattivo”(sic) la Provincia avrebbe votato Zardoni.
Con qualche difficoltà si dava credito a chi sosteneva che la Hoffman avesse DOVUTO comportarsi così.
L’inchiesta de La Repubblica, che allego, può spiegare molto, se non tutto.
Spesso, solo se si vuole alzare lo sguardo, è possibile trovare le spiegazioni.
Questa è la classe politica con cui abbiamo a che fare. La bulimia di potere che la caratterizza supera di gran lunga ogni approccio razionale ai problemi che i cittadini vivono con senso civico e passione civile.
Con buona pace di chi non intende fare parte di quel terzo di italiani che, secondo OCSE, soffre di analfabetismo funzionale, seppur intrappolati nella medietà di cui parla il rapporto CENSIS 2024 riferendosi al nostro Paese, non ci si lascerà sopraffare dalla rassegnazione.
Auguri comunque al nostro amico Zardoni. Ne avrà bisogno!
G.Pelle