Merate: l’ideologia sta uscendo di prepotenza, mentre l’ordine pubblico è ormai compromesso

C’era da temere che l’ideologia nel lungo periodo prevalesse sul concetto di amministrazione imparziale. Ma così presto, no. Avevamo già denunciato l’improvvida decisione della Giunta di assegnare la benemerenza all’associazione “Ora Basta”, pur meritevole, ma con l’imbarazzante presenza di Patrizia Riva, assessora alla Cultura. Attendere un anno sarebbe stata una tattica apprezzabile. Ora però con l’intitolare il parco messo a disposizione della città da Silvio Berlusconi alle “21 Madri Costituenti” si è passato il segno. Non che l’intitolazione a coloro che parteciparono alla stesura della Carta Costituzionale sia indegna. Ma non in quel luogo. Già nel 2022 la stessa Patrizia Riva aveva organizzato una mostra specifica sul tema. Ma allora sedeva in minoranza. Adesso invece controlla un comparto importante per la città. E a quanto pare ne sta abusando. Senza che il resto del gruppo a partire dal portavoce Ernesto Sellitto metta un freno.
Sapevamo che dietro Mattia Salvioni c’era il Partito Democratico schierato, che già a suo tempo aveva bloccato qualsiasi tentativo di accordo tra lo stesso Salvioni e il gruppo capeggiato da Dario Perego. E del resto il Sindaco prima di essere tale è stato segretario del Circolo cittadino del PD.
Ma lo sfregio portato spavaldamente con la delibera 196 del 19 dicembre non può passare inosservato. E, infatti, per la prima volta, le minoranze hanno protestato in modo unitario.
Mattia Salvioni, pure adeguatamente informato, non ha saputo evitare lo scempio della notte di Natale. La giovane età, l’inesperienza unita a una certa aria di superiorità tipicamente bocconiana, gli sono costate la prima pesantissima censura da parte di tanti cittadini. Il Sindaco avrebbe dovuto avvertire il Prefetto del rischio imminente e chiedere una presenza di forze dell’ordine massiccia.
Si dice che dopo la mezzanotte un flusso di persone vagasse nel centro, molti con bicchieri in mano. Non sappiamo se sia davvero così. Tuttavia ci sono le telecamere per verificare se ciò corrisponde al vero. E in tale caso il provvedimento dovrà essere estremamente puntuale e punitivo. La tolleranza della precedente Giunta porta responsabilità gravi per la situazione. Ma questo non giustifica l’inazione di Salvioni.
Lesto però a accondiscendere alle richieste della Riva e del partito. Il parco va intitolato a Rosa Bossi, la mamma di Silvio Berlusconi. Perché è giusto così. Un altro parco può benissimo portare la dedica alle “21 Madri Costituenti”.
Quanto all’ordine pubblico – data l’evidente insufficienza dei mezzi in campo – occorre riprendere il tema del Commissariato della Polizia di Stato. Meratese e casatese contano oltre 100mila abitanti. Questa vasta area è la più ricca e produttiva della provincia. Deve essere difesa. Mattia Salvioni si faccia capofila dell’istanza con gli altri sindaci della Brianza sud-orientale.
Se non riesce a sconfiggere l’ideologia cerchi almeno di riportare legge e ordine in città.
Claudio Brambilla
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