Osnago: nella ricorrenza di santo Stefano, festa per 3 preti
Celebrazione solenne nella ricorrenza di santo Stefano a Osnago dove sull'altare si sono ritrovati i preti nativi e coloro che nel corso del loro ministero hanno operato in paese.
La festa, questa volta, è stata dedicata a don Silvano Provasi nel suo 50esimo di ordinazione sacra (nativo di Arconate e ora a Monza), don Mario Fumagalli cappellano al Galezzi (40esimo) e don Achille Fumagalli (25mo) parroco a Bussero.
Assente quest'anno il cardinale Gianfranco Ravasi trattenuto a Roma per le celebrazioni di apertura dell'anno giubilare.
La funzione si è aperta con il pallone di cotone, realizzato da un gruppo di amiche per fare compagnia a una ragazza malata, bruciato sopra l'altare. Un rito che si ripete e che tiene con gli occhi incollati verso l'alto l'intera navata affolata di fedeli.
Animata dalla corale, la celebrazione è stata molto partecipata. Nel corso della sua omelia don Provasi ha ricordati i begli anni trascorsi a Osnago, da novello sacerdote e ha invitato tutti a curare le relazioni che danno gioia e sapore alla vita. Nella comunità a “misura di famiglia” ha ricordato di avere imparato, attraverso la fiducia nella grazia di Dio, a superare le proprie inadeguatezze. Fiducia a cui si è appellato anche in apertura di Messa don Alessandro Fusetti, ricordando il fuoco della Fede che scalda, purifica e trasforma.
La festa, questa volta, è stata dedicata a don Silvano Provasi nel suo 50esimo di ordinazione sacra (nativo di Arconate e ora a Monza), don Mario Fumagalli cappellano al Galezzi (40esimo) e don Achille Fumagalli (25mo) parroco a Bussero.
Assente quest'anno il cardinale Gianfranco Ravasi trattenuto a Roma per le celebrazioni di apertura dell'anno giubilare.
La funzione si è aperta con il pallone di cotone, realizzato da un gruppo di amiche per fare compagnia a una ragazza malata, bruciato sopra l'altare. Un rito che si ripete e che tiene con gli occhi incollati verso l'alto l'intera navata affolata di fedeli.
Animata dalla corale, la celebrazione è stata molto partecipata. Nel corso della sua omelia don Provasi ha ricordati i begli anni trascorsi a Osnago, da novello sacerdote e ha invitato tutti a curare le relazioni che danno gioia e sapore alla vita. Nella comunità a “misura di famiglia” ha ricordato di avere imparato, attraverso la fiducia nella grazia di Dio, a superare le proprie inadeguatezze. Fiducia a cui si è appellato anche in apertura di Messa don Alessandro Fusetti, ricordando il fuoco della Fede che scalda, purifica e trasforma.
S.V.