Merate, lettera al Sindaco: furti e attentati impuniti, notte di Natale con i botti, la città è allo sbando e senza difese

Lettera aperta al Sindaco di Merate

Buona sera Dottor Salvioni, penso che anche Lei, come nostro Primo Cittadino abbia assistito o ne sia stato informato dello scempio della notte di Natale. A Merate, alla mezzanotte della Notte Santa non suonano più le campane per annunciare la nascita del Redentore. Le campane disturbano, si preferiscono botti e fuochi che niente hanno a che vedere con il senso della Vigilia se non quello di mettere alla prova, se ancora ce ne fosse bisogno, la pazienza e la resistenza che i cittadini del centro, e non solo, continuano a sopportare inascoltati da troppo tempo ormai. Deve convenire che chi, come me, è stato messo anche a dura prova da furti efferati, da attentati dolosi e sempre senza colpevoli, non ne può veramente più chiedendo a viva voce interventi incisivi anche da parte delle Forze dell'Ordine - "poco presenti"- lasciando la nostra città allo sbando e senza tutele. Il biasimo è arrivato a livelli massimi. Il Suo compito, appena intrapreso, è gravoso ma un intervento risolutivo è urgente. Allora faccia in modo Sig. Sindaco che la nostra bella Merate non si limiti a mostrare la faccia bella ad una sfilata di Politici per quella meraviglia di Caravaggio, ma diventi finalmente quel borgo sicuro che tanti agognano per poter vivere una vita serena lontana da atti vandalici, di qualsiasi matrice essi siano. Penso che anche Lei Sig. Sindaco, in qualche modo, voglia continuare ad essere un "UOMO DI BUONA VOLONTA'" E' il mio augurio per Lei per il Nuovo Anno 2025 ormai alle porte.
Piera
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