Merate villa Confalonieri/1: fermarne il degrado per il rilancio culturale della città
Come sempre, parlando della nostra città, ci viene in aiuto l’ing. Luigi Zappa e il suo prezioso libro “Storia di Merate”. L’attenzione è su Villa Confalonieri, sede del Municipio dal 1974 fino al 2008 quando la villa fu dichiarata inagibile e il sindaco dell’epoca Battista Albani fu costretto in fretta e furia a riclassificare la destinazione di Palazzo Tettamanti da polo della cultura (come avrebbe voluto Dario Perego) a sede della “casa del popolo”.
Villa Confalonieri non ha una sua storicità. Fu commissionata dal barone Enrico Confalonieri tra il 1912 e il 1914 su progetto degli architetti baroni Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi in stile ‘700. Fu costruita su un’area resa libera dopo la demolizione di un’altra villa più piccola nella quale dimorò il nobile cav. Giuseppe Confalonieri, veterano della battaglia del 1848, che fece rifiorire in Milano l’industria della gioielleria la cui fama varcò anche i confini dell’Italia.
Ci vollero anni di trattative tra il Comune e la Fondazione Confalonieri per arrivare alla cessione dell’edificio.
Dal 2008 ospita occasionalmente eventi al piano terra, matrimoni, concerti, mostre fino al “Narciso” del mese scorso. Quattro piani compreso il seminterrato utilizzato come gigantesco archivio per un totale di circa 1.600 metri quadrati.
Le consigliature che si sono susseguite dal 2009 al 2024 hanno inserito nei programmi elettorali interventi di recupero della villa. Ma di fatto nulla è stato realizzato a parte uno studio, peraltro molto approfondito, curato dalla M.S.A. + Partners srl di Merate composto dall’ingegner Alberto Meschi e dall’architetto Roberto Sacchetto tra il 2021 e il 2022 commissionato dalla Giunta Panzeri.
In Consiglio comunale, giovedì, si è tornato a sollecitare una progettazione anche a lotti per fermare il degrado soprattutto del tetto che minaccia di subire la stessa sorte dell’ex oratorio di via Bianchi.
Il sindaco Salvioni ha promesso novità nei prossimi mesi. Il capogruppo di Noi Merate Dario Perego ha puntato proprio sul recupero della Villa la base per il rilancio culturale della città.
Nelle prossime due puntate vedremo come si presenta attualmente l’edificio, quali criticità sono state individuate dai professionisti Meschi e Sacchetto, messe nero su bianco nella lunga relazione di 31 pagine consegnata alla precedente Giunta; e successivamente una bozza di progetto di recupero.
Intanto ecco come si presenta l’interno di Villa Confalonieri.
Continua/1
Villa Confalonieri non ha una sua storicità. Fu commissionata dal barone Enrico Confalonieri tra il 1912 e il 1914 su progetto degli architetti baroni Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi in stile ‘700. Fu costruita su un’area resa libera dopo la demolizione di un’altra villa più piccola nella quale dimorò il nobile cav. Giuseppe Confalonieri, veterano della battaglia del 1848, che fece rifiorire in Milano l’industria della gioielleria la cui fama varcò anche i confini dell’Italia.
Ci vollero anni di trattative tra il Comune e la Fondazione Confalonieri per arrivare alla cessione dell’edificio.
Dal 2008 ospita occasionalmente eventi al piano terra, matrimoni, concerti, mostre fino al “Narciso” del mese scorso. Quattro piani compreso il seminterrato utilizzato come gigantesco archivio per un totale di circa 1.600 metri quadrati.
Le consigliature che si sono susseguite dal 2009 al 2024 hanno inserito nei programmi elettorali interventi di recupero della villa. Ma di fatto nulla è stato realizzato a parte uno studio, peraltro molto approfondito, curato dalla M.S.A. + Partners srl di Merate composto dall’ingegner Alberto Meschi e dall’architetto Roberto Sacchetto tra il 2021 e il 2022 commissionato dalla Giunta Panzeri.
In Consiglio comunale, giovedì, si è tornato a sollecitare una progettazione anche a lotti per fermare il degrado soprattutto del tetto che minaccia di subire la stessa sorte dell’ex oratorio di via Bianchi.
Il sindaco Salvioni ha promesso novità nei prossimi mesi. Il capogruppo di Noi Merate Dario Perego ha puntato proprio sul recupero della Villa la base per il rilancio culturale della città.
Nelle prossime due puntate vedremo come si presenta attualmente l’edificio, quali criticità sono state individuate dai professionisti Meschi e Sacchetto, messe nero su bianco nella lunga relazione di 31 pagine consegnata alla precedente Giunta; e successivamente una bozza di progetto di recupero.
Intanto ecco come si presenta l’interno di Villa Confalonieri.
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