Ardua sentenza

Gentile Direttore.
Angosciante apprendere venerdì prima di cena , che per un Tribunale della Repubblica tenere forzatamente in stato di sofferenza 147 persone per 19 giorni su una nave dopo un naufragio, impedendo loro di sbarcare non è un reato, credo che la decisione dei Giudici di Palermo  cozzi con i minimi principi di umanità, e rappresenti un obbrobrio giuridico, anche se le sentenze non si dovrebbero commentare.
La calda estate del '19 vedeva un Salvini tronfio al Ministero di polizia dopo sconcertanti risultati ottenuti alle elezioni europee, e la caduta libera dei consensi per Conte allora prestanome di un governicchio a trazione leghista, "taxi del mare" pontificava Giggino Di Maio, pieno consenso espresso dai Cinquestelle in merito a bloccare i migranti in mare, salvo poi pentirsi strumentalmente. 
Ebbe inizio la telenovela di ventiquattro udienze C/O il tribunale di Palermo, una richiesta di pena di sei anni dalla Procura, un vittimismo becero da parte di Salvini attraverso i social che gli permise di compattare il peggio della xenofobia mantenendosi in sella, evitando la conta all'interno della Lega in forte emorragia di consensi.
Ora il Caporal maggiore già Capitano ha perso l'alibi, ma già rilancia, vuole rioccupare il Ministero degli interni, e i Magistrati non sono più "zecche rosse" non tutti, il becerume dei fogliacci di regime canta vittoria.
Oscar  Camp fondatore di Open Arms organizzazione umanitaria della nave che salvò i naufraghi e venne lasciata  al largo per 19 giorni  ricorrerà in appello, continuerà a salvare persone in mare, La ONG Mediterranea  ha ormai una flotta di 20 navi, per salvare vite in mare, i Vescovi  e il Papa attaccati in continuazione dalla stampa di regime non faranno MAI venir meno il loro appoggio.
Con la speranza o meglio il sogno che non moriranno più persone in mare, invio a Lei Gentile Direttore , alla Redazione e ai lettori (ma solo a quelli per bene) i più sentiti Auguri di Buon Natale e Buon duemilaventicinque.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.