Calco: immobili sfitti da più di sei mesi. Aumenta l'IMU
Il comune di Calco ha approvato lo schema di bilancio di previsione finanziario 2025-2027, in cui è previsto un pareggio a poco più di 5.623.000 euro. Una cifra, ha fatto notare il sindaco Stefano Motta nel corso della riunione di consiglio di mercoledì 18 dicembre, inferiore ai 6,4 milioni di euro del bilancio 2024.
I motivi sono molteplici. In primis sono venute meno le opere realizzabili con fondi Pnrr. “Nuove assegnazioni non ne abbiamo ricevute. Né per le scuole, elementari e medie, per cui avevamo presentato un progetto antisismico, né per il dissesto idrogeologico per il rio San Carlo e la località Molinetto, con una ipotesi da 1,2 milioni di euro”. Ci si ferma così all’ordinario in termini di entrate e uscite. “È il bilancio di un’amministrazione che ha consolidato i servizi, ed è improntato al controllo della spesa”. Ha detto Motta, il cui mandato scadrà nel 2026. “Sono stati mantenuti tutti i servizi per i cittadini, e negli anni sono anche aumentati”.
Sono quindi state illustrate le voci dei capitoli di spesa, che hanno subito lievi variazioni, come l’aumento dovuto all’intenzione di ampliare gli orari dell’isola ecologica non appena saranno terminati i lavori, o la diminuzione nella capitolo ‘Istruzione’ per via della riduzione del numero di alunni previsti alla scuola dell’Infanzia Origo.
Le entrare invece registrano una diminuzione generale, anche se l’amministrazione auspica di riuscire a recuperare tributi pregressi non pagati e ha stimato un lieve aumento dei proventi per l’aliquota IMU per una determinata categoria. Nel corso del consiglio infatti sono stati approvati diversi punti propedeutici all’approvazione del bilancio, tra cui quello riguardante l’Imposta Municipale Propria.
Le aliquote sono rimaste invariate, eccetto quella per fabbricati inutilizzati per più di 6 mesi, per cui l’aliquota passa da 10,2 a 10,6 per mille. “Serve a incentivare l’utilizzo del patrimonio esistente e disincentivare il consumo di suolo. Magari questa decisione indurrà qualcuno ad affittare più velocemente” ha detto il sindaco, specificando che non si applica però alla ‘prima casa’. Da verifiche, risulterebbe che a Calco ci siano diverse seconde case e proprietà inutilizzate. Contraria a questa modifica la consigliera di minoranza Marianna Comotti, che ha detto: “Bisognerebbe fare un altro tipo di analisi e capire perché non vengono affittate, non penalizzare per cercare di incentivare”.
Nel corso del consiglio è stato approvato anche il programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027, che non presenta novità particolari rispetto allo scorso anno, anche perché, come anticipato, il mandato dell’amministrazione scadrà nel 2026. È stato però inserito per l’anno 2027 il marciapiede su via Ghislanzoni, una scelta che permetterà all’amministrazione Motta di affidare l’incarico di redazione di uno studio di fattibilità. “L’opera non sarà di competenza di questa amministrazione, ma ottenendo lo studio di fattibilità sapremo almeno quanto si spenderà per realizzarla”. Il sindaco ha ricordato che durante il mandato sono stati eseguiti due interventi di allargamento sulla strada in questione e un intervento di consolidamento.
Le opere che restano confermate nel programma sono il bar/cucina in area San Vigilio e il marciapiede su via Nazionale, che vedrà anche un intervento di Lario Reti Holding durante i lavori. La società infatti approfitterà per fare lo sdoppiamento di acque chiare e scure in quel tratto. Lo stesso avverrà in via San Giorgio e via Roma.
Altro punto propedeutico all’approvazione del bilancio che è stato affrontato è l’alienazione di immobili. Il Comune ha scelto di cedere tre piccole unità abitative in via Papa Giovanni XXIII ad Arlate, sopra l’ex ambulatorio medico, sfitte da anni e inutilizzate. “Abbiamo un numero più che sufficiente di beni immobiliare” ha detto il sindaco, spiegando che queste tre unità verranno messe all’asta.
In conclusione alla riunione sono stati approvate all’unanimità la ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche e la convenzione relativa al conferimento delle funzioni di stazione Unica Appaltante, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
I motivi sono molteplici. In primis sono venute meno le opere realizzabili con fondi Pnrr. “Nuove assegnazioni non ne abbiamo ricevute. Né per le scuole, elementari e medie, per cui avevamo presentato un progetto antisismico, né per il dissesto idrogeologico per il rio San Carlo e la località Molinetto, con una ipotesi da 1,2 milioni di euro”. Ci si ferma così all’ordinario in termini di entrate e uscite. “È il bilancio di un’amministrazione che ha consolidato i servizi, ed è improntato al controllo della spesa”. Ha detto Motta, il cui mandato scadrà nel 2026. “Sono stati mantenuti tutti i servizi per i cittadini, e negli anni sono anche aumentati”.
Sono quindi state illustrate le voci dei capitoli di spesa, che hanno subito lievi variazioni, come l’aumento dovuto all’intenzione di ampliare gli orari dell’isola ecologica non appena saranno terminati i lavori, o la diminuzione nella capitolo ‘Istruzione’ per via della riduzione del numero di alunni previsti alla scuola dell’Infanzia Origo.
Le entrare invece registrano una diminuzione generale, anche se l’amministrazione auspica di riuscire a recuperare tributi pregressi non pagati e ha stimato un lieve aumento dei proventi per l’aliquota IMU per una determinata categoria. Nel corso del consiglio infatti sono stati approvati diversi punti propedeutici all’approvazione del bilancio, tra cui quello riguardante l’Imposta Municipale Propria.
Le aliquote sono rimaste invariate, eccetto quella per fabbricati inutilizzati per più di 6 mesi, per cui l’aliquota passa da 10,2 a 10,6 per mille. “Serve a incentivare l’utilizzo del patrimonio esistente e disincentivare il consumo di suolo. Magari questa decisione indurrà qualcuno ad affittare più velocemente” ha detto il sindaco, specificando che non si applica però alla ‘prima casa’. Da verifiche, risulterebbe che a Calco ci siano diverse seconde case e proprietà inutilizzate. Contraria a questa modifica la consigliera di minoranza Marianna Comotti, che ha detto: “Bisognerebbe fare un altro tipo di analisi e capire perché non vengono affittate, non penalizzare per cercare di incentivare”.
Nel corso del consiglio è stato approvato anche il programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027, che non presenta novità particolari rispetto allo scorso anno, anche perché, come anticipato, il mandato dell’amministrazione scadrà nel 2026. È stato però inserito per l’anno 2027 il marciapiede su via Ghislanzoni, una scelta che permetterà all’amministrazione Motta di affidare l’incarico di redazione di uno studio di fattibilità. “L’opera non sarà di competenza di questa amministrazione, ma ottenendo lo studio di fattibilità sapremo almeno quanto si spenderà per realizzarla”. Il sindaco ha ricordato che durante il mandato sono stati eseguiti due interventi di allargamento sulla strada in questione e un intervento di consolidamento.
Le opere che restano confermate nel programma sono il bar/cucina in area San Vigilio e il marciapiede su via Nazionale, che vedrà anche un intervento di Lario Reti Holding durante i lavori. La società infatti approfitterà per fare lo sdoppiamento di acque chiare e scure in quel tratto. Lo stesso avverrà in via San Giorgio e via Roma.
Altro punto propedeutico all’approvazione del bilancio che è stato affrontato è l’alienazione di immobili. Il Comune ha scelto di cedere tre piccole unità abitative in via Papa Giovanni XXIII ad Arlate, sopra l’ex ambulatorio medico, sfitte da anni e inutilizzate. “Abbiamo un numero più che sufficiente di beni immobiliare” ha detto il sindaco, spiegando che queste tre unità verranno messe all’asta.
In conclusione alla riunione sono stati approvate all’unanimità la ricognizione periodica della situazione gestionale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche e la convenzione relativa al conferimento delle funzioni di stazione Unica Appaltante, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
E.Ma.