Vicenda Parco del Curone: una “delusione” evitabile

Alla fine la tanto agognata bandierina della destra è stata messa sulla poltrona più importante del Parco di Montevecchia e della Valcurone. Via i “gendarmi” e avanti con il “cambio di passo”.
Tante associazioni di volontari e le oltre 3500 firme di cittadini sulla raccolta firme lanciata in proposito, non hanno ispirato abbastanza chi dice di ascoltare i cittadini e così le amministrazioni della destra ce l’hanno fatta.
Certo che questo colpo di mano è stato reso possibile dalle altre amministrazioni comunali, quelle del “centrosinistra” che, invece, a termini di statuto (ho letto con piacere lo scritto illuminante di Mascheroni), avrebbero avuto la possibilità di spingere per una soluzione condivisa, più rispettosa dello spirito conservativo che da sempre ha animato il Parco.
Chi credeva nella determinazione ambientalista di queste Amministrazioni è stato bellamente deluso. Esse non hanno” fatto quadrato”, si sono rivelate purtroppo una compagine poco compatta dove l’assenza della necessaria convinzione e forse, qualche calcolo campanilistico, ha reso possibile la vittoria di forze che palesemente negano l’inquinamento generale, i cambiamenti climatici, ecc. Savoir faire e cortesia vanno molto bene, specialmente sotto Natale, ma quando si deve difendere l’integrità di questo storico e apprezzato Parco da interventi troppo permissivi o invasivi, il dovere di chi si dichiara ambientalista è attuare tutto quanto è possibile, con determinazione.
Tra le reazioni negative alla elezione del nuovo Presidente vedo con piacere quella dei Circoli del PD. Forse, di fronte alla pervicacia della destra e in assoluta assenza di critiche serie alla gestione rispettosa, finora attuata, avrebbero potuto muoversi prima con le loro amministrazioni di riferimento.
Raffaela Lamberti
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